Volantino distribuito in piazza a Monza 18.10.2014

CHI AMA LA LIBERTA’ ODIA IL RAZZISMO

…nei testi di scuola si leggerà che negli anni duemila morirono a migliaia nei mari d’Italia e a migliaia vennero arrestati e deportati dalle nostre città. Mentre tutti fingevano di non vedere.   http://fortresseurope.blogspot.it/

Sabato 18 Ottobre la Lega Nord ha convocato a Milano un’adunata nazionale contro i flussi migratori verso l’Italia. A questa data hanno aderito una serie di organizzazioni appartenenti alla galassia dell’estrema destra (da CasaPound a Lealtà Azione) che cercano un po’ di visibilità sotto le ali leghiste, intervenendo con la maschera di bravi italiani difensori dei diritti dei connazionali, ma in verità intrisi di ignorante populismo, razzismo e odio del diverso. Ancora una volta assistiamo al triste riproporsi di legami storici fra neofascisti e razzisti istituzionalizzati, in piazza insieme per indicare alla gente stanca della crisi un colpevole facile da colpire.


La campagna leghista che mira a incriminare chi viaggia disperato sui barconi, rischiando la morte e pagando cifre enormi ad aguzzini, deve essere distrutta dalle fondamenta. Se è vero che nell’ultimo anno i migranti sbarcati sulle coste italiane sono arrivati a 197.000, l’analisi del dato non può ignorare la drammatica situazione geopolitica di tanti stati mediterranei (Libia, Siria ed Egitto su tutti). La maggior parte delle persone che sbarca in Italia non è composta da semplici migranti, ma da profughi richiedenti asilo che scappano da guerre civili o regimi dittatoriali o carestie (e spesso non ci vogliono nemmeno rimanere in Italia). Si tratta di emergenze umanitarie, non di un’invasione: incriminare chi fugge da queste emergenze è un atto vile e codardo oltre che una violazione dei diritti umani.

La causa della crisi economica italiana non è da attribuire ai migranti, ma a chi per decenni ha gestito il Paese secondo i propri interessi di partito o azienda e che ora aumentando il malcontento sociale cerca di scaricare il barile. Parlando di Lega Nord, si può ricordare il cerchio magico, l’appropriazione di fondi pubblici, le lauree comprate del Trota, i dirigenti collusi ora in carcere, i diamanti, gli investimenti in Tanzania, ma soprattutto la legge Bossi-Fini, che ha riempito carceri e CIE di persone solo perché prive di un pezzo di carta. E anche Salvini, che sbandiera la propria amicizia con Putin, dovrebbe sapere che proprio la Russia è tra i primi finanziatori del conflitto in Siria, Paese dal quale provengono molti dei profughi che giungono in Italia.

Quello che la Lega non ha il coraggio di dire è che l’immigrazione e l’accoglienza sono in realtà un vero business, a partire dai lavoratori regolari che contribuiscono al 3% del PIL con il contributo delle loro tasse, passando per i lavoratori in nero che arricchiscono le aziende di chi specula sul capitale umano, per arrivare alle strutture private che danno ospitalità ai richiedenti asilo e per questo servizio percepiscono significativi finanziamenti.

Storicamente le forze di destra hanno strumentalizzato i disagi sociali operando per l’identificazione di un soggetto capro espiatorio di tutte le questioni riguardanti la gestione del pubblico.
Nascondersi dietro i migranti sperando che qualcuno si arrabbi. Ecco la loro strategia, fornire un pretesto alla gente esausta per distrarla e mescolare tutte le proprie malefatte nell’intolleranza generalizzata.

Fortunatamente nelle nostre città è presente una solida componente meticcia, antirazzista e antifascista che è stanca di prese in giro e oggi è in piazza per smascherare il modello politico leghista che vuole dividere la società su basi razziali ed etniche, instillare paura per il diverso cercando consenso attraverso contenuti d’odio e ignoranza.  Al contrario noi chiediamo l’abolizione del reato di clandestinità e della Legge Bossi-Fini, chiediamo l’estensione dei diritti di cittadinanza, promuoviamo una cultura basata su criteri di giustizia sociale e parità tra persone provenienti da Paesi diversi.

Oggi come nel prossimo futuro contrasteremo qualsiasi deriva razzista nelle piazze, nelle strade, nelle scuole e nelle istituzioni, insieme con i nostri fratelli e sorelle migranti.  Non è il momento di farsi intortare dalla propaganda di Salvini, ma di costruire un’imponente opposizione sociale che sappia far fronte ai periodi di crisi acuta e instabilità politica che ci attendono.

FOA BOCCACCIO 003

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