Sfratto a Monza

Ieri mattina a Monza in Via Toscana l’ennesimo sfratto eseguito per morosità incolpevole.

Si tratta di una famiglia composta da madre sola con due bambini rispettivamente di 3 e 5 anni, sfratto eseguito all’ottavo accesso da parte dell’ufficiale giudiziario.Si è cercato fino all’ultimo di trovare una soluzione accettabile a questo caso, attraverso una negoziazione con il comune di Monza portata avanti dall’unione inquilini. Sono state prospettate alcune soluzioni accettabili, prima fra tutte l’assegnazione in emergenza di una delle tante (troppe) case comunali sfitte, ma il comune si è reso sordo e cieco a tali proposte.

Scandalosa, durante l’esecuzione dello sfratto, l’assenza sul posto degli assistenti sociali, un obbligo quando sono coinvolti dei minori, per fornire assistenza e supporto agli stessi.

Nei momenti immediatamente successivi la donna insieme ai figli è stata accompagnata in comune da coloro che erano presenti e solidali al momento dello sfratto con un picchetto. 

All’interno del comune siamo stati ricevuti da Bertola, il quale ha confermato, oltre che l’incapacità del comune di Monza di saper gestire situazioni di emergenza abitativa, anche l’assenza di volontà di dialogo e di presa in considerazione delle alternative da noi prospettate.

Due sole le alternative secondo il comune di Monza: la prima è quella di separare i figli dalla madre mandando questi ultimi in affidamento e non offrendo alla loro madre alcun tipo di aiuto; la seconda è quella di rimpatriare tutta la famiglia presso il proprio Paese di origine.

FOA Boccaccio 003

1.04.2015

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