Boccaccio 003 —> aggiornamenti dall’Apollo

6 OCCUPAZIONI E NON SENTIRLE

 

Sabato 27 giugno abbiamo riaperto alla cittadinanza uno dei tanti luoghi dismessi di Monza, un cinema. Questa scelta non è stata casuale e rispecchia fedelmente l’intento di colmare un profondo vuoto culturale cittadino nell’offerta di spazi e contesti aperti ai giovani (e non solo). La prima serata di inaugurazione ci ha già dato ragione, accogliendo centinaia di ragazzi e ragazze di Monza e Brianza a festeggiare la riapertura del Boccaccio, di cui in tanti sentivano la mancanza. Uno spazio autogestito aperto con l’obiettivo di lavorare con continuità sul territorio costituisce di fatto una grande opportunità per chi sta soffocando in questa Brianza in cui si cerca di sedare ogni voce “fuori dal coro”. Promuovere cultura, socialità libera, antifascismo e antirazzismo, autogestione costituisce certamente a Monza una voce di dissenso nel panorama politico locale, sempre più connotato da chiusura mentale e da spinte repressive.

 

In primo luogo ci teniamo a ringraziare le tante realtà di Milano e di tutta la Lombardia che ci hanno fornito un aiuto fondamentale nel corso della giornata del 27: abbiamo sempre creduto nell’importanza della collaborazione tra spazi sociali e la presenza a Monza di più di cento persone ha segnato in questo senso un dato significativo.

Il 2009 è stato un anno di rilancio sul fronte dell’apertura di spazi. Conchetta, sgomberata, ha inizialmente portato in piazza migliaia di persone contro lo sgombero e successivamente è stata in grado di riprendersi lo spazio pochi giorni dopo. Telos a Saronno, dopo lo sgombero, ha rioccupato. La Fornace di Rho si è ripresa la vecchia sede. Baraonda di Segrate ha inaugurato un nuovo spazio.

Questi dati di fatto testimoniano la costante esigenza di luoghi di libera espressione e la capacità delle realtà autorganizzate di affrontare con decisione un clima politico nazionale opprimente.

 

In secondo luogo segnaliamo con piacere il rapporto che gradualmente si sta instaurando con gli abitanti del quartiere, che hanno recepito fin da subito la nostra volontà di costruire con il contesto che ci circonda un rapporto costruttivo. Non c’è stato pregiudizio nei nostri confronti e questo dato di fatto è stato ricambiato con un’estrema chiarezza da parte nostra rispetto agli intenti dello spazio: non vogliamo essere un fastidio per nessuno e abbiamo già esplicitato l’impegno ad impostare l’attività del centro essendo ben consapevoli del contesto in cui siamo calati. Un buon rapporto con il vicinato costituisce un ottimo presupposto per lo sviluppo di un progetto di aggregazione e socialità che sia considerato dalla cittadinanza come una risorsa e non come un fastidio.

 

Stiamo cercando di sviluppare una trattativa con la proprietà dell’area, affinché il completo inutilizzo dell’ex cinema resti, grazie al nostro intervento, soltanto un breve periodo di interruzione nella programmazione…dopo cinque anni di inattività abbiamo intenzione di riattivare in maniera stabile un calendario di attività differenti: cinema, teatro, musica e tanto altro per sfruttare a pieno le potenzialità di uno spazio sottratto da troppo tempo (come tanti altri) alla pubblica fruizione.

 

Insomma siamo partiti col piede giusto: come già sottolineato, un anno senza spazio ha allargato il gruppo di persone direttamente coinvolte nel collettivo, compattandole attorno ad una nuova sfida di cui oggi abbiamo raggiunto soltanto un primo obiettivo. Ora resta il passaggio più importante, ossia il consolidamento dell’esperienza nel quale investiremo tempo ed energie: otto anni di lotta per uno spazio sociale a Monza dimostrano che quest’ultima sfida non ci spaventa.

 

FOA BOCCACIO 003

Via Lecco 92 (ec cinema Apollo)

MONZA

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