Martedì 29 novembre 2011 alle 21.30 è convocato il terzo appuntamento dell’assemblea pubblica di Monza e Brianza su crisi e lavoro. L’assemblea si terrà presso il presidio permanente degli operai della Yamaha (www.yamaharesistiamo66.it/) di Gerno (Lesmo) in via Tinelli.
Report secondo appuntamento:
Martedì 15 novembre, a quindici giorni dal primo incontro, presso la nuova sede della F.O.A. Boccaccio 003 (via Rosmini 11 a Monza) si è tenuto il secondo appuntamento pubblico dell’assemblea su crisi e lavoro.
In primo luogo nuove realtà lavorative si sono presentate e hanno illustrato le proprie battaglie presenti e passate: nello specifico hanno presenziato lavoratori provenienti dalla Beta di Sovico, dalla Bames di Velasca (Vimercate) e dalla Yamaha di Gerno (Lesmo).
Successivamente, in continuità con quanto discusso nel corso del primo incontro (http://boccaccio.noblogs.org/post/2011/11/09/assemblea-su-crisi-e-lavoro…) le realtà e i singoli che aderiscono al percorso si sono confrontati sulle caratteristiche e sugli obiettivi, nonché sulle pratiche che tale ambito assembleare debba e possa fare propri. Viene sottolineata nuovamente la matrice autorganizzata del percorso e la sua volontà di farsi soggetto altro rispetto agli attori che già operano sul territorio nei singoli ambiti, con l’intenzione di riportare il lavoratore, come individuo e protagonista unico della propria esperienza di vita e di lotta, al centro della scena e delle decisioni inerenti alla propria condizione. Si rinnova la volontà di interrogarsi su quali siano oggi le pratiche di lotta più efficaci, quali i linguaggi più adatti per coinvolgere le persone nelle iniziative, mettendo quindi in discussione i paradigmi attualmente in auge, giudicati spesso di scarsa efficacia.
L’assemblea proseguirà quindi nel contatto di nuovi soggetti potenzialmente interessati a confrontarsi sul contesto sociale che stiamo vivendo, nel tentativo di coinvolgere sia lavoratori provenienti da ambiti storicamente più predisposti alla mobilitazione e alla vertenzialità, sia lavoratori che operano in contesti “atipici” e vivono una condizione di isolamento che rende più complessa l’attivazione di un percorso di rivendicazione e di lotta. In questo senso si raccoglie in pieno la sfida ad intervenire nei (non)luoghi del lavoro precario, stimolando relazioni e cospirazioni. L’assemblea e le iniziative che metterà in campo sul territorio si prefigurano quindi come il frutto di una contaminazione tra le esperienze di chi ha una significativa esperienza di resistenza operaia e le più recenti e inedite competenze di cospirazione precaria.
Emerge forte l’esigenza di trovare un primo momento comune di visibilità del percorso stesso e da più parti si individua nel periodo prenatalizio, fortemente simbolico per le contraddizioni che il binomio crisi-consumi porta con sé, il momento più adatto per organizzare un’iniziativa che sia banco di prova per le potenzialità pratiche del percorso. Questa proposta sarà discussa nel dettaglio durante il prossimo incontro.
L’assemblea si propone inoltre di attivare un percorso di ricerca e analisi su altri ambiti storicamente difficili da raggiungere, ossia le piccole aziende con meno di 15 dipendenti: l’idea è di organizzare, parallelamente all’attività assembleare e alle iniziative concrete che la rete metterà in pratica, un centro di documentazione sulle aziende che sfruttano e precarizzano. In questo senso l’assemblea intende svolgere una funzione di mappatura e monitoraggio del territorio sempre aggiornata che sappia denunciare situazioni solitamente lontane dalle luci della ribalta mediatica.
Infine, rispettando il proposito di organizzare le assemblee pubbliche in maniera itinerante, toccando luoghi significativi per il percorso, si decide di riaggiornarsi il 29 novembre presso il presidio permanente dei lavoratori Yamaha di Gerno.
Si invitano le realtà lavorative e i singoli cittadini a prendere parte attiva a questo percorso.
