TEKART2012 URBAN PREVIEW:
Occupare piazze e strade è meglio che lasciarle vuote
Oggi il centro sociale Boccaccio “collauda” piazza Bonatti: a sei mesi di distanza dell’inaugurazione farsa dell’ex Sindaco Mariani (aprile 2012) la piazza prende vita e diventa spazio pubblico, fruibile dalla cittadinanza.
Il modo in cui vengono pensate, costruite, risistemate le piazze della nostra città costituisce un fattore determinante che influisce sulle abitudini dei cittadini. Disegnare una piazza significa disegnarne il suo utilizzo e la sua funzione.
Piazza vuote, prive di panchine e di alberi, sorvegliate da telecamere, magari recintate da un cancello costituiscono indubbiamente un modello di spazio pubblico pensato per rimanere vuoto, non fruito dalle persone se non come mero spazio di attraversamento quotidiano.
A Monza nel corso di questi ultimi anni abbiamo visto moltiplicarsi luoghi di questo tipo, dove si ostacolano in ogni modo la costruzione di relazioni interpersonali, la libera aggregazione, la fruizione del tempo libero in strada. Le piazze del centro storico prevedono quasi esclusivamente posti a sedere “a pagamento” con tavolini e seggiole appaltati ai vari locali, mentre le piazze periferiche, salvo rare eccezioni, sono state desertificate. Piazza Bonatti è un esempio lampante.
Piazze e strade vuote sono simbolo di una società che punta all’individualismo, alla frammentazione delle relazioni e all’egoismo sociale: le persone sono spinte a rimanere nelle proprie abitazioni oppure a ritrovarsi in ambiti strutturati (locali, etc…) sottraendo la comunità cittadina di una delle condizioni fondamentali perché si sviluppino coesione sociale e attitudine alla vita collettiva.
In questa ottica oggi la FOA Boccaccio003 ha“portato in piazza”, donandola alla cittadinanza, una serie di installazioni artistiche e alcuni elementi di arredo urbano autoprodotti con materiale di recupero: oltre a questi elementi fisici, vorremmo contaminare la città portando fuori dalle mura del centro sociale anche una modalità di aggregazione libera, gratuita, capace di valorizzare le spinte creative dei giovani monzesi, troppo spesso frustrate e recluse in spazi limitati o inappropriati.
Si tratta quindi di un atto finalizzato alla trasformazione di questa NON piazza in luogo capace di ospitare cittadini di ogni età, favorendone aggregazione, stazionamento, confronto.
La giornata di oggi è un’anteprima urbana del festival TEKART2012 (5 e 6 ottobre) quando decine di artisti si ritroveranno in Boccaccio per animare con musica, performance e installazioni l’ex campo sportivo di via Rosmini 11.
FOA Boccaccio 003
Via Rosmini 11
boccaccio.noblogs.org
NUOVO REGOLAMENTO DI PIAZZA BONATTI
Monza, 22 Settembre 2012
Oggetto: collaudo e trasformazione della NON Piazza Walter Bonatti
Nel pomeriggio di oggi tecnici del Comune saranno impegnati nelle operazioni di collaudo e trasformazione della NON Piazza Walter Bonatti.
In data odierna si provvede all’istallazione di opere d’arte ed elementi di arredo urbano prodotti con materiale di recupero: attraverso questi interventi il Comune di Monza intende sperimentare nuove modalità di fruizione e utilizzo degli spazi pubblici, ispirate alla storica natura degli spazi pubblici aperti. Vengono in tal modo accantonate le normative e le abitudini vigenti negli ultimi anni:
VECCHIA NORMATIVA
Comma 1) vietato stazionamento nella NON Piazza di gruppi di più di 5 persone;
Comma 2) vietato uso non idoneo delle panchine – laddove presenti – (nelle vecchie piazze capitava di vedere: palpeggiamenti tra coppie non regolarmente sposate o peggio tra coppie di persone dello stesso sesso, consumo di sostanze proibite quali marijuana, pratica di giochi non commercializzabili come “celai” o “unduetrestella” e, soprattutto, del giuoco del pallone);
Comma 3) vietata presenza nella NON Piazza di quadrupedi di specie canina;
Comma 4) vietata la lettura di libri e opuscoli non autorizzati.
NUOVA NORMATIVA VIGENTE A PARTIRE DA SABATO 22 SETTEMBRE 2012
Comma 1) abrogazione dei quattro commi soprascritti;
Comma 2) installazione permanente di opere artistiche di giovani artisti locali in cerca di spazi di libera espressione;
Comma 3) installazione di elementi di arredo urbano finalizzati alla libera socializzazione e aggregazione;
Comma 4) depenalizzazione dello schiamazzo notturno.
hei!!! ma è stata una iniziativa riuscitissima! bravi bravissimi