IL TREDICI PORTA FORTUNA!
MAYDAY MAYDAY 2013 PER TUTTE E TUTTI UNA SOLA
GRANDE OPERA: REDDITO
Noi precari e precarie, in 30.000 abbiamo sfilato per le vie di Milano
per chiedere Reddito, Diritti e Cittadinanza per tutti e tutte.
Il centro destra e centro sinistra varano un Governo di unità nazionale
con il chiaro scopo di salvare i profitti e le rendite delle imprese,
riproponendo la formula dei sacrifici come unica via di uscita.
I sindacati confederali nel mentre tacciono, o peggio ancora,
continuano a ripetere frasi di rito, formule vuote che richiamano un
passato ormai così lontano da risultare offensive alle orecchie di chi
si vive questa realtà giorno dopo giorno.
Noi precari e precarie, lavoratori e lavoratrici nativi e migranti
siamo la vera opposizione sociale in Italia, e lo abbiamo gridato con
forza e chiarezza: bisogna cancellare le grandi opere, partendo dalla
TAV valsusina fino arrivare all’Expo milanese pochè rappresentano un’
idea di sviluppo nociva, non sostenibile, che avvantaggia le rendite e i
profitti di pochi danneggiando tutti/e gli altri/e!
Pretendiamo, inoltre, che le risorse liberate “dal taglio” delle
grandi opere vengano reinvestite per la riforma complessiva del welfare,
per la creazione di nuovi diritti, e l’introduzione di un reddito di
base incondizionato, che unisca gli delle vecchie e delle nuove
generazioni, entrambe oramai completamente precarizzate.
La mayday che ha sfilato oggi per le strade di Milano ha mostrato la
faccia nascosta dell’Italia precaria e ha dimostrato che un altro mondo
è necessario e possibile. Un mondo completamente diverso da quello
auspicato dalle politiche del governo di “emergenza” nazionale.
Tra questi due mondi non c’è e non ci sarà mediazione possibile!
L’unica grande opera in Italia è il reddito di base incondizionato.
Non vogliamo l’Expo!
Siamo solidali con i lavoratori della Maflow che si sono ripresi la
produzione, la RiMaflow fabbrica Recuperata e con i lavoratori della
sanità che subiscono le politiche scellerate dei tagli, in particolare
con i lavoratori e le lavoratrici dell’ospedale San Raffaele.
www.euromayday.org