Era un presidio, è diventata un’assemblea, vera. Report dall’azione dei lavoratori contro la Cesed

PARTECIPAZIONE IN MASSA DEI LAVORATORI DELLA COOPERATIVA CESED ALLA CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA SOCI DI OGGI

Centocinquanta educatori della cooperativa cesed, convocati per l’assemblea dei soci della stessa indetta dal CDA per votare lo scioglimento della cooperativa e i liquidatori, sono riusciti ad entrare nella sala dell’Istituto Maria Consolatrice di Milano.Le avvisaglie che la cesed avesse dei problemi finanziari sono iniziate un paio di anni fa con la richiesta da parte dell’amministrazione del versamento di euro 1000 (quota associativa) per aumentare il capitale sociale al fine di ricevere i finanziamenti dalle banche e poter così pagare mensilmente e con regolarità gli stipendi.Nonostante tutti i soci lavoratori abbiano versato tale quota con il passare del tempo i ritardi nel pagamento degli stipendi sono diventati la consuetudine per arrivare al non versamento dei mesi di luglio, agosto, settembre,novembre, dicembre con tredicesima.Ad oggi gli stipendi sono stati versati direttamente dai comuni ai lavoratori, dopo una serie di mobilitazioni e di vertenze legali tramite gli avvocati della rete San Precario.Ciò ha dimostrato quanto i problemi fossero da imputarsi alla cattiva gestione della cooperativa e non agli enti.Oggi gli educatori chiedono garanzie rispetto alla liquidazione, alla quota associativa, alle differenze retributive e agli stipendia arretrati di alcuni.La risposta del CDA è stata un totale rifiuto di voler ascoltare i soci e dare loro spiegazioni lasciando l’aula avvalendosi del presunto diritto di non poter continuare l’assemblea mancando i presupposti legali.Avendo il numero legale per potersi riunire, gli educatori (soci) hanno deciso di proseguire l’assemblea votando un presidente e il segretario per poter iniziare l’assemblea.

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