Sull’occupazione di via della Villora

All’inizio di agosto una famiglia con tre figli piccoli, che da alcuni mesi viveva senza fissa dimora dopo aver subito uno sfratto per morosità in un comune brianzolo, decide di occupare una casa popolare a Monza.

La scelta ricade su un appartamento di via della Villora che il comune lascia vuoto da almeno due anni.

La pigrizia e la lentezza delle istituzioni però viene meno appena si accorgono dell’occupazione probabilmente avvertiti da una qualche telefonata delatoria. Ci ritroviamo fuori dall’appartamento con due fabbri, qualche impiegato comunale e un numero di forze dell’ordine spudoratamente sproporzionato rispetto alla situazione.

La famiglia decide quindi di rilasciare spontaneamente l’appartamento per evitare una denuncia e perdere il diritto all’assegnazione di un alloggio popolare.

Dopo aver passato un paio di giorni in via Rosmini, ora stanno bene e hanno temporaneamente trovato ospitalità in casa di amici fuori da Monza.

 

Quello che è successo deve suonare come un forte campanello d’allarme per chi si occupa di garantire il diritto alla casa sul nostro territorio: in una situazione di forte emergenza abitativa lasciare vuoti gli appartamenti pubblici è un insulto a chi da mesi o anni aspetta una casa popolare, a chi è sotto sfratto, a chi da mesi vive in strutture d’emergenza pubbliche o private creando un costo enorme per la collettività.

E’ un insulto sprecare 1.000.000 (un milione di euro non ci sono errori) per installare le telecamere per il traffico in centro.

La naturale risposta a questi sprechi e agli appartamenti lasciati vuoti saranno altre occupazioni dato che, come abbiamo modo di constatare ogni giorno, di certo non mancano nè persone senza casa nè case senza persone.

Nello specifico per quanto riguarda l’appartamento di via della Villora ora nessuno può dire di non sapere.  A un primo sguardo la casa non presenta danni strutturali né particolari carenze. Ora vogliamo sapere quali lavori andranno eseguiti per rendere assegnabile l’appartamento e quando verrà effettivamente assegnato.

Non dovessero esserci risposte a breve provvederemo a sistemare l’alloggio assieme al Comitato per il Diritto alla Casa attraverso la pratica dell’autorecupero e ad “assegnarlo” ad una famiglia bisognosa attraverso la pratica dell’occupazione.

 

 

Comitato Monzese per il Diritto alla Casa

FOA Boccaccio 003

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