ECSTASY
Appartiene alla famiglia delle metamfetamine.
Il principio attivo è l’MDMA.
Data però l’estrema facilità di produzione è possibile trovare
pastiglie con principio attivo differente, pur rimanendo identiche
nell’aspetto. Non si sa mai, quindi, quello che c’è dentro, sostanze di
taglio comprese.
Si consuma ingerita sottoforma di pastiglie, capsule e cristalli, sciolta in bevande o sniffata.
EFFETTI RICERCATI
Permette una maggiore prestazione fisica (non si sente la stanchezza), lievi allucinazioni, sintonia con le altre persone
EFFETTI INDESIDERATI
Di alcuni te ne accorgi subito: difficoltà di controllo muscolare (per esempio lo smascellamento), crollo psicofisico (down), appena passato l’effetto desiderato, tendenza a riassumere la sostanza; tachicardia, nausea.
Di altri non te ne accorgi: disidratazione e innalzamento della temperatura corporea (rischio di colpo di calore).
L’ecstasy altera l’equilibrio di alcune funzioni psicofisiche (concentrazione, ritmo sonno-veglia, percezione della fame, tono dell’umore, ecc.).
L’uso continuativo può portare all’irreversibilità di queste alterazioni: questo momento è definito cut off (punto di non ritorno…si rimane fulminati!)
Più di altre sostanze, l’abuso può facilitare lo sviluppo di malattie psichiatriche (paranoie, ossessioni, psicosi, nevrosi, schizofrenia, ecc.).
Tutti questi rischi sono difficilissimi da prevedere a causa dell’enorme varietà in commercio di principi attivi, oltre all’MDMA.
La produzione, il possesso e lo scambio sono puniti da leggi che prevedono sanzioni amministrative e/o penali.