LA MOVIDA DEL PRECARIO NON MUORE MAI

Giovedì sera, serata di negozi aperti, serata di movida per tanti. Il centro si accende di negozi scintillanti, ristoranti di lusso e bar in cui fare l’aperitivo. Chi sta dietro le quinte del divertimentificio settimanale spesso non si diverte affatto: i lavoratori che tengono in piedi questo settore sono tutti precari e molti di essi assunti in nero. Pagati pochissimo, costretti a fare il turno in qualsiasi momento della giornata, senza un giorno di malattia o giorni di riposo. Tutto ciò avviene con il benestare di alcuni consiglieri comunali e rappresentanti della Polizia Annonaria molto “amici” dei gestori.
Per denunciare questa situazione, durante la street parade per le strade del centro di Monza di giovedì 21, abbiamo fatto un salto in alcuni bar e ristoranti che alcuni precari del settore ci avevano segnalato essere tra i più all'”avanguardia nelle tecniche di sfruttamento sulla pelle dei precari”, fra questi il Bar del Centro, il ristorante Fli-Flo, il bar Moderno, il Tea Rose e la Pizzeria del Centro. Abbiamo consegnato ai lavoratori e ai clienti di questi luoghi (non senza resistenze di alcuni gestori) un volantino e un libretto, il WikiStrike (www.precaria.org/file_id=140), contenente la parole d’ordine per ogni precario che ha una gran voglia di fare un vero Sciopero.

Il Punto San Precario che da settembre aprirà a Monza presso la nuova sede della FOA Boccaccio,  vigilerà attivamente sulle situazioni di sfruttamento indiscriminato dei precari che tengono in piedi le attività commerciali del centro e da cui non traggono altro che pochi soldi e il rischio di perdere il lavoro se si ammalano.

F.O.A. Boccaccio
Punto San Precario Monza

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