MOBILIT_AZIONI STUDENTESCHE A MONZA

Anche a Monza si accende la protesta contro i provvedimenti governativi in materia di istruzione: la FOA BOCCACCIO scende in piazza a fianco di studenti, insegnanti e genitori contro la Riforma Gelmini.

 

Lunedì 20 centinaia di persone hanno bloccato le strade fuori dal teatro Binario 7, dove il ministro Gelmini, invitato da Giunta e CL, stava tenendo un incontro di presentazione della Riforma (incontro chiuso e blindato da una forte presenza di forze dell’ordine).

Seguono i comunicati della FOA BOCCACCIO e degli studenti, con i prossimi appuntamenti della mobilitazione, rassegna stampa e foto.  

RASSEGNA STAMPA online

http://milano.repubblica.it/notizie-dal-web/dettaglio/Monza:-scuola-Gelmini-contestata/45509387
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo430674.shtml
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=33173&sez=HOME_SCUOLA

SANA E DECISA CONTESTAZIONE AL MINISTRO DELL’OSTRUZIONE


Lunedì 20 ottobre 2008 nel cuore della Brianza, a Monza, il centro sociale BOCCACCIO insieme con studenti delle scuole superiori, universitari, docenti, genitori, realtà politiche e sindacali locali, vibra un colpo dritto alla bocca dello stomaco di Mariastella.


Centinaia di persone sono scese in piazza in occasione del predidio indetto in piazza Castello, nei pressi della stazione, alle ore 20, ora in cui il Ministro Gelmini avrebbe raggiunto il teatro Binario 7 in occasione di un convegno intitolato "La scuola italiana che cambia", aperto solo su invito.
Infatti, a parte qualche rappresentante delle forze politiche che crede di dominare il territorio del capoluogo brianzolo e di qualche appartenente al gruppo di CL, il resto di Monza, quella che studia, insegna e lavora nella scuola, era là, in piazza, in piedi in mezzo al traffico del centro cittadino.
Tutti pronti ad accogliere con un "caloroso benvenuto" il Ministro dell’illusione, che crede di poter far vedere agli altri ciò che non esiste in realtà e di poter venire a propinare idiozie sul
tentativo di risanamento dell’apparato scolastico italiano.
Ma neanche i monzesi ci stanno, e come tutta Italia, non stanno a guardare…a Milano,Trieste, Pavia, Livorno, Napoli e Palermo si organizzano incontri, manifestazioni ed assemblee da nord a sud per esprimere tutto il dissenso che qualsiasi cittadino sano di mente dovrebbe esprimere di fronte ad un DL che affonderà per sempre il diritto allo studio.
Questo veniva fatto fuori dal teatro che ospitava il convegno a porte chiuse, chiuse come le menti di coloro che vi partecipavano seduti al caldo…ma in un luogo pubblico. Porte talmente chiuse da rimanere tali anche quando la piazza ha avanzato richiesta di un confronto
aperto, mediante un gruppo di rappresentanza costituito da docenti e studenti, con il giovane Ministro Burattino nelle mani di Tremonti e del suo Ministero che fa economia con i soldi nostri ed i nostri fondamentali ed inviolabili diritti.

 


In verità il Ministro non ha nemmeno offerto una risposta, ma ha preferito temporeggiare
fino alla fine del Concilio, dal quale si pensa sia fuggita come i ratti attraverso i condotti fognari che portano alle mura esterne della nostra città.
Bene Ministro, ci dica ora chi ha paura? Chi deve averne? Lei, che in una scuola ad insegnare non ci ha mai messo piede, o coloro che si meritano di poter esprimere parole sensate riguardo una realtà che conoscono da vicino e da molto più tempo di lei?
Non crediamo nemmeno che dovrebbe essere necessario rispondere. Ma ieri svariate centinaia di persone in piazza lo hanno fatto, a gran voce e con tono deciso: "Gelmini sei bocciata!". Dimettiti, hai perso ed è inutile ogni volta rispolverare la vecchia tecnica del vittimismo con la quale cercate sempre di salvarvi la faccia, dando colpa alla sinistra per le leggi che proponete. Perciò, Tu, Ministro dell’Istruzione, sai e devi sapere che non solo le bugie della sinistra hanno le gambe corte, ma anche le vostre, e come tu stessa hai dichiarato «tra qualche mese,
quando si vedrà come stanno le cose, tutte quelle falsità si ritorceranno contro chi le ha dette» e forse (si spera) verrai condannata per l’eternità ad insegnare in una scuola decadente ad una
classe di 50 alunni per un tozzo di pane e un bicchiere di latte, perchè, ormai, tanto vale il contratto precario (ammesso che tu riesca a mantenere il posto, s’intende…).
Perciò, Tu, Ministro dell’Istruzione, sei bocciata.
Sei bocciata tu, il governo e le forze politiche che rappresenti, a livello nazionale e locale. Infatti chi stava barricata dietro una porta, guardata a vista dalla scorta, dalle guardie del corpo e dai
guardiani del disordine in tenuta anti-sommossa con tanto di scudi ed elmetto, eravate voi.
Perchè avete paura. E la sentite ogni giorno. Perchè sapete bene che siete in torto. Sapete bene che siete voi la malattia e noi, un popolo di studenti e precari, siamo la cura.
Questo siamo venuti a dirvi ieri 20 ottobre 2008 a Monza, in piazza, uniti in una sana dimostrazione di forza intellettuale, senza scudi, senza manganelli e senza incidenti, ma con un impianto, un generatore, un microfono, degli striscioni, qualche fumogeno e tantissimi cittadini che hanno pacificamente hanno bloccato una delle arterie del centro urbano per dissentire contro l’ingiustizia dei sordi politicanti antidemocratici in doppio petto e tajeur convinti che il bene comune sia da dividere in pochi.

FOA BOCCACCIO 003 …a spasso…ancora per poco…

 ————–

Anche Monza si aggiunge all’elenco delle  città che hanno tributato un’accoglienza speciale al Ministro dell’ Istruzione Mariastella Gelmini. Eh sì, il viaggetto di piacere organizzato nella ridente Brianza, nella roccaforte storica della destra ciellina lombarda (Carate-Giussano-Monza-Concorezzo) si è trasformato in un vero e proprio percorso a ostacoli, tra spostamenti in gran segreto e misure di sicurezza degne dei tempi di guerra. La nostra instancabile Ministra ha infatti dichiarato di non volere rinchiudersi al Ministero, ma di volere visitare le scuole di tutt’ Italia per capirne bisogni e necessità e per raccontare le incredibili meraviglie previste dal decreto che porta il suo nome. Il problema di un tanto nobile intento è che da settimane non ci sono luoghi dove il Ministro non tema di ricevere contestazioni. Niente Milano per ben tre volte, niente Palermo e chissà quanti altri incontri e celebrazioni in programma.

Vistala triste e rassegnata, i suoi fedelissimi decidono di farle passare la vigilia dell’inizio delle discussioni parlamentari sul suo decreto legge tra gli amici, quelli veri, quelli che non tradiscono mai, quelli che sapranno darle motivazioni e forza per andare avanti: i ciellini della Brianza.

E così in maniera a dir poco paradossale per un ministro dell’Istruzione Pubblica, qualcuno le organizza uno specialissimo tour che prevede solo tappe in scuole private/parificate, saluti ai giovini militanti dei partiti di maggioranza ed eventi di gala tra i notabili e gli affaristi del Popolo della libertà. Proprio a Monza ieri sera doveva terminare la giornata made in Brianza, in occasione di una tavola rotonda sulla Riforma della Scuola, che, udite udite , era aperta non al pubblico interessato di cotanto evento, ma solo ad alcuni selezionatissimi fortunati invitati. Un po’ come se l’incontro tra un  ministro e i cittadini  fosse come un compleanno privato in Corso Como, una festa  a bordo di uno yacht o un rinfresco lussuoso aperto solo ai possessori del biglietto di tribuna vip. 

“Sei uno studente, un professore o un genitore delle scuole private? Un membro della Compagnia delle Opere che finanzierà le future fondazioni universitarie?Ecco il pass, sarai bravo ad applaudire!

Sei un precario? Un lavoratore ATA in scadenza di contratto? Una facinorosa  maestra delle elementari ?  Un professore comunista  o un immorale studente della scuola pubblica ? Un ricercatore fannullone? Un genitore  che non ha abbastanza soldi per pagare le rette degli istituti privati? Per te niente pass, siamo spiacenti: potresti avere qualcosa da dire e rovinare la festa!!!”

Ma il popolo della scuola pubblica, quello che tutti giorni lavora e la fa funzionare dignitosamente, quello che decide di fare ricerca per uno stipendio da fame, quello che frequenta gli istituti  superiori ed i corsi  universitari statali, e che crede ancora che l’istruzione pubblica debba essere eccellente e garantita, ha deciso  comunque di partecipare al Gran Galà in programma ieri sera.

 

 

 

Quasi mille persone hanno salutato La Gelmini e i suoi commensali prendendosi la piazza antistante al Binario 7, contestando, a suon di cori e racconti al microfono, una riforma scandalosa pensata apposta per distruggere e umiliare ulteriormente tutto il sistema italiano di Istruzione Pubblica.

Chissà cosa avrà pensato la nostra cara Mariastella, quando è dovuta arrivare di nascosto, come un ladro, scortata da un spropositato schieramento di forze dell’ ordine: “forse mi hanno detto una cazzata quei cretini della giunta Mariani, mi avevano garantito che Monza era una città di soli commercianti, leghisti, bigotti ciellini e borghesotti pieni di soldi. E invece guarda quanti estremisti, tutti arrabbiati con me! Chissà che cosa vogliono!”

E quando tra un pasticcino, strette di mano ed applausi ad orologeria qualcuno le ha detto che una delegazione rappresentativa di tutte le componenti del mondo della scuola desiderava entrare al Gran Galà e partecipare alla Tavola Rotonda, si deve essere spaventata e quindi tirata indietro convinta nel profondo del suo cuoricino che  un  ministro della Scuola Privata  debba occuparsi solo dei suoi amici, debba confrontarsi con quel luminare di Renato Farina e non dare retta ai fannulloni, altrimenti Brunetta e Tremonti la sgridano.

E invece la realtà è un’altra caro Ministro, in piazza è la gente comune che ti sta assediando ovunque decidi di andare. Sono milioni di studenti e lavoratori  che decidono spontaneamente di contestare il tuo decreto legge proprio perché posseggono una capacità: quella di saperlo leggere e  capire perfettamente! Che sia proprio questa capacità quello che Berlusconi ti ha chiesto di tagliare dal bilancio del tuo Ministero?

E così, cara Mariastella, giovedì 23 ottobre scenderemo nuovamente in
piazza, armati del nostro spirito critico, che tanto vi spaventa, in
difesa della nostra scuola pubblica !

 

STUDENTI MONZESI

 

Questa voce è stata pubblicata in Comunicati. Contrassegna il permalink.