[Comunicato] – Bandiera Nera Fest

 
Boccaccio 003 & Shake
Edizioni Underground presentano
in collaborazione con *Basura DIY prod*
 
BANDIERA NERA
FEST – Happening di controcultura punk
hardcore
 
Dal 24 marzo al 4 aprile 2007, la FOA BOCCACCIO 003
di Monza
ospita concerti, mostre, proiezioni dedicate alla
controcultura punk hard core,
in occasione dell' uscita del libro "America Hard
Core" di Steven Blush,
edito in traduzione italiana da Shake (marzo 2007),
che verrà presentato proprio
durante la manifestazione (sabato 31, ore
21).
Per chi conosce la storia dei tre anni di
occupazione del centro sociale monzese
è facile comprendere il ruolo centrale che la
musica hc ha svolto
nella maturazione e nella crescita di questa
esperienza autogestita.
Allo stesso modo si tratta di un evento che rispecchia fedelmente la
storia
della casa editrice indipendente milanese, da sempre impegnata
nella promozione delle controculture e nell' approfondimento
delle tematiche che si sviluppano nei mondi underground.
Shake e Boccaccio collaborano dunque nella realizzazione di questa
manifestazione, insieme con tanti altri soggetti da tempo
attivi
a Milano ed in tutta Italia.
Verrà allestita una mostra di volantini hc storici provenienti dagli
USA,
locandine di concerti di Black Flag (Raymond Pettibon artwork), DOA, MDC,
Agent Orange…
un centinaio di pannelli per ripercorrere la storia di questa scena
musicale.
A lato dei concerti verranno proiettati video a tema, senza sosta.
Durante la manifestazione saranno inoltre predisposti ambiti di raccolta
fondi
a supporto delle spese legali delle tante persone che, in Italia come all'
estero
(si pensi al caso degli arrestati in seguito agli scontri di piazza a
Copenaghen),
stanno pagando con la detenzione il proprio impegno nelle lotte
sociali.
Hc è anche questo, solidarietà attiva con chi condivide la stessa
rabbia
nei confronti di chi sfrutta, reprime, sgombera.
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[Comunicato] – BK07

BK07    

BK07 è un progetto di cultura e ricerca che nasce all’interno dell’esperienza della FOA BOCCACCIO 003 di Monza. Esso si sviluppa a partire dalla maturazione di questo spazio, che negli ultimi tre anni si è impegnato costantemente nella promozione culturale sul territorio, nel tentativo di soddisfare una domanda sempre crescente da parte dei giovani di Monza e Brianza di poter avere a disposizione spazi liberi dove realizzare e fruire eventi culturali di un certo tipo.

L’attività della FOA BOCCACCIO si colloca all’ interno di un contesto di importanti cambiamenti nella città di Monza: negli ultimi anni si è potuta avvertire una lenta e graduale rinascita  dell’offerta culturale cittadina dopo decenni di provincialismo.
Un esempio significativo è rappresentato dall’apertura e dal successo dell’esperienza del teatro Binario 7, ma sono tanti altri gli elementi che stanno alla base di questo rilancio: si pensi ad alcune iniziative che hanno coinvolto giovani artisti (ad esempio i numerosi appuntamenti organizzati in occasione del “Solstizio d’inverno”, nel dicembre 2006) e al consolidarsi di manifestazioni storiche (come “Overground”, che da più di dieci anni dà visibilità alle band emergenti di Monza e Brianza) e alla nascita di nuovi appuntamenti destinati a replicarsi nel tempo (“Gattacicova Music Festival”). Sempre nel dicembre 2006, Monza ha ospitato i workshop conclusivi del progetto europeo “L’arte, i giovani, la città” (promosso dalla coop. Spazio Giovani e dall’associazione milanese Artnat).
Inoltre, nell’analisi di una rinnovata attenzione per le esigenze dei giovani (artisti e non solo), non si può dimenticare l’intento, da parte dell’amministrazione comunale, di riqualificare l’area dell’ex macello destinando una parte di essa proprio a spazi a disposizione dell’espressività giovanile.

Tuttavia nell’ambito di questo clima di vivacità culturale, molte espressioni artistiche ancora non hanno possibilità di trovare spazi di agibilità: si tratta soprattutto di quella variegata gamma di linguaggi (figurativi, audiovisuali, musicali,…) appartenenti al multiforme mondo delle controculture.
Con la definizione di “controcultura” si intende originariamente identificare un insieme di valori ed idee di rottura con il sistema vigente, valori ed idee che naturalmente si traducono in espressioni artistiche distanti da un’estetica che potremmo definire “istituzionalizzata”.
E’ abbastanza frequente che siano proprio i giovani ad elaborare questi nuovi linguaggi attraverso i quali essi codificano i propri sentimenti, le proprie esigenze o, semplicemente, comunicano.
Controculture sono il punk, l’hip hop, il reggae (nella loro natura originaria) e tante altre cresciute e radicate ai margini dei riflettori dei media e dei circuiti culturali tradizionali.
Proprio per questo motivo le sedi della cultura istituzionale faticano ad assimilare i messaggi provenienti da questo mondo così distante e spesso, laddove si attuano tentativi di interazione tra una realtà e l’altra, l’esito è risultato inevitabilmente posticcio e snaturante.

E’ abbastanza complesso risolvere questa dialettica tra l’esigenza di spazi di espressione da parte di una così grande fetta della società e l’incapacità (l’impossibilità ?) da parte degli spazi istituzionali di recepire nel modo giusto gli stimoli provenienti dal basso.
E’ proprio a partire da questa specifica consapevolezza che da tre anni si è radicata sul territorio l’esperienza della FOA BOCCACCIO, che da subito ha voluto mettere a disposizione la propria ricchezza strutturale e le competenze delle persone che ne animano l’esistenza affinché le più diverse soggettività artistiche potessero trovare anche a Monza uno spazio di visibilità.
Questo è stato possibile grazie ad un lungo lavoro di recupero degli stabili abbandonati dell’ex tintoria De Simoni, nei quali sono stati ricavati saloni per concerti, spazi espositivi, atelier artistici, una sala cineteatrale. La rivendicazione forte della legittimità dell’esistenza di un centro sociale all’interno della città di Monza si è talvolta scontrata con il pregiudizio e l’opposizione di molte realtà, dai media locali ai partiti politici incapaci di intravedere il valore di questa nuova istanza: ora, dopo tre anni di intensa attività la FOA BOCCACCIO è , sotto molti aspetti, un punto di riferimento significativo per i giovani di tutta la Brianza.

BK07 è un progetto studiato per aprire ancora un volta un confronto tra il Boccaccio e la cittadinanza, attraverso la costruzione di una programmazione culturale variegata e capace di soddisfare le esigenze di chi, durante i week end, è obbligato a spostarsi a Milano alla ricerca di appuntamenti “diversi” rispetto all’offerta locale di intrattenimento puro.

BK07 è un percorso di sperimentazione, soprattutto per quanto concerne le modalità di creazione e gestione degli eventi.
Riassumendo in una formula concepita tempo fa proprio per identificare una prassi creativa autogestita, si potrebbe dire che BK07 è un progetto “D.I.Y.”, acronimo di “do it yourself” (“fallo da solo”).  
Esso è composto da una serie di appuntamenti e iniziative che abbracciano ambiti diversi (musica, teatro, cinema,…) e che forniranno un’esemplificazione di quanto è stato fatto sinora nell’area occupata di via Boccaccio 6 e di quanto si intende fare nel futuro di questa esperienza.
In secondo luogo è un percorso di sperimentazione perché per la prima volta la FOA BOCCACCIO mette in discussione la propria offerta culturale, affiancando all’attività concreta un percorso di ricerca vero e proprio.
Tutte le iniziative che saranno parte integrante del progetto verranno rendicontate in base ad indicatori di natura quantitativa e qualitativa. Al termine di questo percorso i risultati della ricerca verranno sottoposti ad una commissione di esperti in materia (selezionati per ambiti di competenza) al fine si ottenere una valutazione oggettiva sul lavoro svolto.
Questa parte del progetto è molto importante al fine di scongiurare l’autoreferenzialità del messaggio che si intende trasmettere attraverso lo sviluppo del progetto.
Da questo lavoro nascerà una pubblicazione (corredata anche da reportage fotografici inerenti le iniziative) che sia testimonianza concreta del percorso svolto ed i risultati di questa ricerca serviranno a trarre indicazioni utili per il futuro della FOA BOCCACCIO.
Il progetto coprirà un arco temporale compreso tra il mese di marzo ed il mese di giugno del 2007, periodo al termine del quale avranno luogo il seminario conclusivo e la pubblicazione dei risultati della ricerca.

BK07 è senza dubbio un progetto politico, nel significato estensivo di questa definizione, ossia restando lontani da logiche di partito e pienamente autonomi nelle scelte effettuate.
Nella sperimentazione dei linguaggi e delle modalità di gestione degli eventi si intende suggerire una valida ipotesi di alternativa ai circuiti culturali istituzionali, grazie alla quale il fruitore e l’artista, indistintamente, siano coinvolti in momenti di forte scambio di esperienze e sensibilità.
Un altro elemento di connotazione specifica è dato dalla natura no profit del progetto che, in sintonia con tutte la altre attività promosse dalla FOA BOCCACCIO, è basato sul lavoro gratuito e volontario di tutti gli attori coinvolti nella sua realizzazione.
E’ nostro obiettivo dimostrare che anche (e soprattutto) dalla sopravvivenza degli spazi sociali dipende la vitalità dell’espressività giovanile, intesa nel suo ruolo destabilizzante, nella sua massima potenzialità innovatrice.
In questo senso intendiamo dimostrare con forza la legittimità della presenza di un centro sociale autogestito nella nostra città.

FOA BOCCACCIO 003

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[Comunicato] – Corteo Fascista A Monza

10 febbraio 2007 – CORTEO FASCISTA A MONZA

Sabato 10 febbraio associazioni e realtà di estrema destra scendono in piazza a Monza, in occasione del Giorno del Ricordo, ricorrenza dedicata alla memoria delle vittime delle Foibe. Tra i promotori dell’ iniziativa e gli aderenti alla mobilitazione figurano tutte le sigle appartenenti alla destra xenofoba ed intollerante monzese e brianzola.
Vogliamo togliere la maschera “di normalità” che questi soggetti hanno indossato in occasione del 10 febbraio e svelare la vera identità di associazioni che, dietro a nomi di derivazione tolkieniana, nascondono, chiara e inaccettabile, la propria matrice neofascista , così come emerge da una semplice visita ai rispettivi siti web.
Risulta fin troppo evidente il tentativo di strumentalizzare la ricorrenza che questi soggetti stanno attuando al fine di conquistare agibilità politica nella nostra città.
Già negli ultimi mesi questi soggetti hanno provato a rendersi visibili con iniziative sul territorio, come la presentazione dell’ AGENDA  della “MUSICA ALTERNATIVA”, ovvero xenofoba e razzista, promossa dall’associazione Lorien, o  i  presidi di Forza Nuova in centro a tutela dei diritti dei commercianti contro i venditori di strada (espediente che sottolinea ancora una volta la loro matrice razzista).
Nel delicato contesto della campagna elettorale qualcuno sta dunque provocando le coscienze democratiche di una città antifascista come Monza, con il solo scopo di sfruttare reazioni di opposizione alle loro iniziative, intrise di razzismo e populismo.
Qualcuno ricorderà la manifestazione milanese dei neonazisti della Fiamma Tricolore, che a Milano sfilarono inneggiando al regime e al Duce lo scorso 11 marzo: a quella provocazione il mondo antagonista rispose in modo chiaro.
A Monza scelgono di sfilare senza bandiere di partito, ma come già detto, che si tratti di Progetto Zero o Forza Nuova, la sostanza non cambia.
Monza non raccoglie la provocazione di piazza dei fascisti, ma risponde denunciandone l’inaccettabile tentativo di riemergere sulla scena socio-politica monzese.
Il periodo di campagna elettorale si presta a questo tipo di manovre;  serve un maggior livello di consapevolezza e di attenzione sia da parte delle forze democratiche cittadine sia della società civile monzese.
Nessuno spazio, nessuna agibilità per i nuovi fascisti.

MONZA ANTIFASCISTA

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[Comunicato] – “L’Arte, I Giovani, La Città”

RESOCONTO SUL PROGETTO “L’ ARTE, I GIOVANI, LA CITTA’”

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