I FATTI DEL 1 LUGLIO 2009
Il 1 luglio a Monza si è creato un precedente importante nel rapporto tra il collettivo della FOA BOCCACCIO, la Questura e le forze politiche.
Mentre mai prima d’ora si erano verificati problemi di ordine pubblico durante le iniziative della FOA BOCCACCIO, l’intervento maldestro e violento della Questura di Milano ha creato un clima cittadino di tensione. A farne le spese è stato soprattutto un ragazzo della FOA BOCCACCIO, finito in ospedale con codice di urgenza giallo (assegnato ai pazienti in potenziale pericolo di vita) in seguito a una manganellata sulla testa e un altro ragazzo che ha riportato una frattura ad un dito della mano.
I FATTI
Prima di esporre valutazioni sui fatti del 1 luglio 2009, è necessario ripercorrere con lucidità gli accadimenti.
Lo sgombero dell’ex Cinema Apollo, occupato da pochi giorni dal collettivo della FOA BOCCACCIO, è iniziato alle ore 6:00 del mattino. Una settantina di attivisti (tra cui anche alcune realtà milanesi e metropolitane che da tempo lavorano con il Boccaccio) ha fronteggiato con determinazione l’intervento coatto delle forze dell’ordine, ponendo in campo una resistenza passiva assolutamente pacifica: senza travisamenti, oggetti di offesa né di difesa. Gli attivisti sono stati accerchiati, chiusi in un angolo di fronte all’ex cinema, e schiacciati dagli scudi di polizia e carabinieri, mentre altri agenti hanno provveduto all’ingresso nello stabile. Subito dopo, un piccolo corteo si è diretto verso il Comune di Monza, per chiedere udienza alle forze politiche. Durante il percorso che ha attraversato i punti nevralgici del traffico cittadino, ci sono stati diversi momenti di tensione con la Polizia di Stato che ha accompagnato il corteo. In diverse occasioni alcuni agenti hanno perso il controllo della situazione di fronte a questo corteo spontaneo non autorizzato, facendosi largo a manganellate per tentare di prendere la testa dello spezzone con l’intento di impedire lo svolgimento della dimostrazione.
Una volta arrivati di fronte al Comune di Monza, verso le ore 9.00, si è verificata la situazione di maggior tensione. Mentre l’ingresso principale del Comune, verso il quale si dirigeva il corteo, era chiuso da un cordone di agenti, la squadra di poliziotti che ha seguito il corteo ha cercato un varco tra i manifestanti per raggiungere per prima l’ingresso (già presidiato), creando una situazione di confusione nella quale un compagno della FOA BOCCACCIO è rimasto ferito alla testa in maniera grave. Questo ennesimo intervento violento della Polizia ha impedito definitivamente qualsiasi potenziale mediazione politica, facendo diventare la piazza un terreno di scontro fisico e impedendo la dimostrazione pacifica delle istanze poste dagli attivisti.
L’ATTEGGIAMENTO DELLA QUESTURA
Le vicende di mercoledì 1 luglio dimostrano come la Questura agisca non come organo tecnico, ma eseguendo una chiara volontà di tipo politico, volta a impedire qualsiasi mediazione dei conflitti ma
lavorando per estremizzarli. In primo luogo è chiaramente politica la decisione stessa di intervenire con la forza su un’occupazione appena avvenuta nell’area dell’ex Cinema Apollo, non solo inutilizzata ma priva di progetti di sviluppo, mentre il clima politico interlocutorio dei giorni precedenti aveva spinto il Sindaco di Monza a parlare pubblicamente di un incontro con il collettivo della FOA BOCCACCIO per ragionare sulle istanze che sono state poste dal gruppo attraverso il suo lavoro sul territorio. Mentre la scelta di concedere qualche giorno in più di tempo avrebbe dato la possibilità che i frutti della mediazione politica maturassero, al fine di risolvere il conflitto senza tensioni né scontri, la Questura di Milano è intervenuta unilateralmente decidendo di sgomberare senza preavviso l’esperienza dell’ex Cinema Apollo.
In secondo luogo le immagini mostrano chiaramente come la gestione della piazza da parte della Questura di Milano sia stata di una violenza spropositata rispetto alla resistenza pacifica che gli attivisti stavano mettendo in atto. Mentre gli attivisti si sono presentati a volto scoperto, privi sia di oggetti d’offesa che si strumenti di difesa, gli agenti non hanno esitato a estrarre e utilizzare i manganelli, finendo con il ferire gravemente un ragazzo del collettivo della FOA BOCCACCIO.
Anche questo atteggiamento di dimostra l’intenzione della Questura di impedire qualsiasi sorta di mediazione politica, radicalizzando conflitti altrimenti risolvibili con un atteggiamento maggiormente interlocutorio.
I PROGETTI PER IL FUTURO
Queste intimidazioni non fermeranno il lavoro della FOA BOCCACCIO sul territorio di Monza e Brianza, che ribadisce la volontà di lavorare nel quartiere in cui si trova l’ex Cinema Apollo. Un quartiere che ha accolto con inaspettato interesse la proposta del BOCCACCIO di restituire alla vecchia destinazione d’uso l’ennesimo spazio abbandonato, in balia di operazioni di speculazione edilizia dannose per il vicinato.
Mentre l’immobiliare proprietaria dello stabile sponsorizza la vendita dell’area vantando la possibilità di edificare le volumetrie sotterranee del cinema in verticale, costruendo l’ennesimo palazzo di fronte alle mura del parco, il quartiere chiede cultura, spazi di aggregazione, migliori servizi sociali. Nei pochi giorni di permanenza sull’area sono stati presi i contatti con i comitati di quartiere che hanno aperto una vertenza contro questo tentativo di speculazione edilizia; si sono aperte relazioni con le vicine scuole per organizzare laboratori e proiezioni dedicate ai ragazzi; si sono avvicinati i ragazzi del quartiere, che hanno accolto con curiosità ed entusiasmo l’apertura di questo nuovo spazio. È con questo quartiere che vogliamo continuare a lavorare, lavorando sulle vertenze che da anni caratterizzano il nostro lavoro.
CORTEO CONTRO LO SGOMBERO DEL BOCCACCIO
concentramento ore 15 a Monza (luogo da definirsi)
Lo sgombero di mercoledì 1 non ferma il nostro percorso.
Per questo motivo rilanciamo da subito una mobilitazione per sabato 11,
per riportare nel cuore della città le istanze che ci hanno portato ad occupare l’ex cinema Apollo.
FOA BOCCACCIO 003 – Monza
per adesioni boccaccio@autistici.org