IL BOCCACCIO ADERISCE ALLE INIZIATIVE PROMOSSE DALLA CASCINA TORCHIERA, CONTRO LA SVENDITA DEGLI SPAZI PUBBLICI VARATA DAL COMUNE DI MILANO.
info: http://torchiera.noblogs.org/
Il comune ha messo all’asta 64 stabili di proprietà pubblica, molti dei quali abitazioni e sedi di progetti di aggregazione sociale e politica, al fine di fare cassa per buchi di bilancio e investimenti speculativi in vista delle trasformazioni territoriali legate all’Expo e al nuovo piano di governo delterritorio(PGT).Per organizzare una risposta condivisa invitiamo tutte le realtà sensibilia partecipare giovedì 3 dicembre alle ore 17 al presidio davanti a Palazzo Marino durante il consiglio comunale.
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TUTTI STRALCIATI…TRANNE UNA.
SOLIDARIETA’ ALLA CASCINA TORCHIERA
A Milano è in corso da tempo un processo molto complesso di svendita del patrimonio pubblico, un gioco di scatole cinesi difficile da descrivere in poche righe, un affare da decine di milioni di euro in cui sono coinvolti alcuni dei gruppi di banche più importanti d’Europa. Qualcuno ne avrà certamente sentito parlare dagli organi di stampa, ma le informazioni che circolano sono spesso imprecise. Quel che di certo sappiamo è che questo processo sta vivendo in questi giorni una fase decisiva.Martedì il Consiglio Comunale di Milano ha votato lo stralcio di alcuni spazi dall’insieme di edifici pubblici che verranno svenduti. Questo significa che fortunatamente alcuni spazi sociali inseriti inizialmente nella lista (ad esempio il Cox 18) non verranno affidati alla gestione delle banche in attesa di una prossima asta.Da certi punti di vista questo fatto costituisce un riconoscimento del valore sociale e culturale di alcune esperienze autogestite storiche e pertanto si può considerare la votazione di ieri un risvolto positivo nella vicenda, con tutte le perplessità relative alle reali intenzioni del Comune di Milano nel rapporto con queste realtà e relative alle reali motivazioni che hanno spinto il Consiglio Comunale ad escluderle dal passaggio di proprietà (avrebbero forse implicato il deprezzamento delle altre?).
Tutti gli spazi sociali sono stati stralciati dalla vendita, tutti tranne uno, la Cascina Torchiera, che sorge dinanzi al Cimitero Maggiore, in fondo a viale Certosa. Questo fatto si può spiegare sottolineando la posizione strategica di questo spazio in quella che sarà la geografia dell’EXPO 2015: Torchiera si trova infatti sulla direttrice che porta dal centro di Milano alle zone più direttamente coinvolte nei faraonici investimenti previsti per l’EXPO e pertanto fa certamente gola a tanti. Ovvio che in questo momento non è possibile prevedere chi (e quando) proverà a comperare la Cascina, tuttavia, per il ruolo fondamentale che da anni questo spazio ricopre nella città di Milano e nel quartiere Certosa, esprimiamo piena solidarietà al collettivo di Torchiera di fronte a questa situazione che potrebbe minacciarne l’esistenza.Da molti punti di vista questo spazio costituisce un punto di riferimento politico, sociale e culturale non solo per la città di Milano, ma anche per chi, come il Boccaccio, ha avuto modo di conoscerne le qualità e le risorse, provenendo da città vicine.
Nella Milano che troppo spesso lascia spazio a derive razziste e, proprio in questi giorni, vuole premiare chi lavora sui bus-lager, Torchiera da anni attiva corsi di italiano per stranieri, operando concretamente e dal basso in direzione dell’integrazione tra persone.
Nella Milano che lascia spazio ad ambiti di aggregazione neofascista come Cuore Nero, Torchiera diventa nel 2008 promotrice della rete "Partigiani in Ogni Quartiere", che attraverso la collaborazione di tante realtà diverse ha attivato un capillare lavoro culturale, soprattutto nei quartieri perifererici, per mantenere salda la memoria storica antifascista della città di Milano.
Nella Milano della cementificazione selvaggia, Torchiera ha recuperato in maniera del tutto autonoma una cascina diroccata che, senza il lavoro gratuito di tante persone solidali, sarebbe semplicemente un rudere, mentre oggi costituisce uno degli esempi più validi di aggregazione autogestita.
Nella Milano degli sgomberi degli spazi sociali, Torchiera ha frequentemente messo a disposizione le proprie strutture ed è diventata un punto di riferimento per i tanti collettivi rimasti senza spazio, sia per assemblee che per serate di autofinanziamento.
Nella Milano della cultura ad alto costo, Torchiera ha saputo sviluppare e consolidare una tradizione artistica esemplare, destinando spazi per prove musicali e teatrali, organizzando serate e rassegne diventate nel tempo appuntamenti molto frequentati e apprezzati, tutte accessibili a chiunque.
Crediamo che questi siano soltanto alcuni dei motivi per cui oggi sia giusto difendere Torchiera da qualsiasi minaccia di sgombero, sono i motivi che abbiamo conosciuto meglio nelle tante occasioni che ci hanno visti collaborare con questo spazio e con il suo collettivo, ma di certo ne esistono molti altri. Crediamo pertanto si fondamentale che gli spazi sociali ed i collettivi facciano fronte comune di fronte a questa situazione, ma soprattutto la cittadinanza si sappia mobilitare in solidarietà di questa realtà, così come è successo, ad esempio, a febbraio in occasione delle vicende dello sgombero e della rioccupazione di Conchetta.
Ogni spazio sociale deve essere difeso, ciascuno per la sua storia ed il ruolo che riveste nel tessuto sociale cittadino. Abbiamo provato sulla nostra pelle l’ondata di sgomberi degli ultimi anni, ma allo stesso tempo abbiamo anche visto più volte attivarsi reti di solidarietà forti, in grado di saper rispondere a chi intende ridisegnare la metropoli a proprio uso e consumo.
Invitiamo pertanto tutt* a partecipare alle iniziative che verranno promosse nei prossimi tempi, seguendo da vicino l’evolversi della situazione sul blog http://torchiera.noblogs.org/
IN SOLIDARIETA’ CON LA CASCINA TORCHIERA E CON TUTTI GLI SPAZI SOCIALI SOTTO SGOMBERO.
FOA BOCCACCIO 003