Pochi giorni di occupazione in via Durini 19 sono bastati per rimettere a pieno regime i progetti attivati in via Aspromonte.
La rioccupazione ha motivato ulteriormente il collettivo della F.O.A. Boccaccio e il calendario delle iniziative prosegue in linea con i nostri intenti.
Martedì 10 maggio 2011 F.O.A. Boccaccio 003, via Durini 19 Monza
ore 19
APERITIVO DI AUTOFINANZIAMENTO PER IL PROGETTO DI CICLOFFICINA
ore 21.30 incontro pubblico
RESISTENZA INDIGENA NEL CAUCA COLOMBIANO.
http://boccaccio.noblogs.org/post/2011/05/08/storie-indigene-colombiane-in-boccaccio/
Spunti per la liberazione della madre terra e la solidarietà internazionale.
Video e presentazione della realtà indigena del Cauca e del suo processo di autonomia nel mezzo del conflitto.
Presentazione del progetto di condivisione e permanenza nel municipio di Caldono.
info: www.nasaacin.org
Mercoledì 11 maggio 2011 giardinetti di via Azzone Visconti
ore 17 laboratorio per bambini
http://boccaccio.noblogs.org/post/2011/04/28/laboratorio-per-bambini-in-boccaccio/
Giovedì 12 maggio 2011 F.O.A. Boccaccio 003, via Durini 19 Monza
ore 21.30 cineforum in cortile
Bullet ballet
Regia: Shinya Tsukamoto
Giappone, 1998
Cast: Hisashi Igawa, Kirina Mano, Takahiro Murase, Tatsuya Nakamura, Kyoka Suzuki, Shinya Tsukamoto
*Bullet ballet è il racconto di una discesa agli inferi, di una parabola di dolore, ossessione e morte. Il quarantenne pubblicitario Goda, in seguito al suicidio della sua donna con una pistola, cerca in tutti i modi di entrare in possesso di un’arma uguale. Con questo morboso desiderio ha inizio per lui un viaggio notturno in cui si intrecciano violenza e strazio esistenziale, desiderio di vendetta ed autodistruzione. Teatro del dramma è la Tokyo sotterranea delle gang, metropoli disumana e brutale, smisurato e soffocante labirinto di alienazione ed emarginazione. Sono infatti un dolore profondo ed una furiosa determinazione ad accompagnare il protagonista lungo una strada segnata da una solitudine assoluta. L’incontro con la ragazza punk Chisato non ha nulla di romantico, e non può essere altro che il reciproco riconoscersi di due cupe, fragili marionette con la morte nell’anima. Nessuna consolazione, nessuna speranza: il tormento dei protagonisti assume una dimensione pienamente tragica in cui è impossibile scorgere una luce. Un film coerente, duro, che non concede nulla al sentimentalismo ma riesce a mantenere alta la tensione dal primo all’ultimo fotogramma. Estremamente suggestivo il bianco e nero, in cui luci abbaglianti e oscurità profonde creano un’atmosfera insieme noir ed allucinata. Nei panni di Goda lo stesso Tsukamoto, già autore di Tetsuo, che riprende in chiave meno estrema/fantastica. Memorabile la scena in cui Chisato corteggia la morte sfiorando la metropolitana in corsa.
Venerdì 13 maggio 2011 FOA Boccaccio 003, via Durini 19 Monza
ore 19 aperitivo studentesco
ore 21.30 concerto studentesco con Dirty Dynamite