Ieri, mercoledì 2 novembre, una decina di ragazze e ragazzi della FOA Boccaccio e alcuni cittadini hanno deciso di partecipare all’incontro organizzato dal Collegio dei Geometri di Monza e Brianza dove l’assessore Clerici era invitato a parlare della variante al PGT.
Appena entrati abbiamo distribuito un volantino in cui spiegavamo le ragioni della nostra presenza e ci siamo seduti per ascoltare quello che aveva da dire l’assessore.
Dopo un paio di minuti ci hanno però chiesto di andarcene perchè “l’incontro era privato e non pubblico”.
Crediamo che l’amministrazione abbia già discusso troppo in privato e che ora siano i cittadini a dover dire la loro, non accettiamo che vengano estromessi da queste decisioni.
RIcordiamo che stiamo raccogliendo dai cittadini tutte le osservazioni possibili per fermare questo scempio.
Questo PGT sta distruggendo la città e d’ora in avanti ad ogni iniziativa pubblica o privata che sia faremo sentire la nostra voce!
F.O.A. Boccaccio 003
di seguito il testo del volantino:
E’ ormai diffusa in città la coscienza di cosa significherà una cementificazione di oltre 4 milioni di metri cubi sul territorio monzese. La minaccia di vedere inglobato il nostro contesto urbano in un’immensa periferia della metropoli milanese, il timore di una città congestionata, invivibile, impensabile, ha riacceso l’attenzione e la passione dei nostri concittadini per il futuro del nostro territorio. Chi non vuole piegare il senso della politica alle esigenze e agli intrallazzi di chi ci governa, ha ritrovato una concezione di politica fatta dal basso e uno spirito di partecipazione civica che ha fatto rinascere i comitati di quartiere. Ha riscoperto la forza di tornare in piazza con ormai diverse manifestazioni. Ha messo insieme delle idee per una nuova progettualità urbanistica e agricola all’interno degli spazi di elaborazione offerti da Memento Urbis. Zero consumo di suolo, parco di cintura urbana, riconversione della produzione agricola alla filiera corta sono solo esempi delle idee emerse dalla cittadinanza per un rilancio economico e ambientale di Monza.
Ma per la giunta Mariani, la posta in giuoco è troppo alta, per permettersi di ascoltare la voce dei centinaia di monzesi, che- una volta tanto – hanno deciso di alzare la testa e avere voce in capitolo. Gli affari, gli accordi personali coi grandi costruttori e proprietari terrieri su tutti i terreni monzesi ancora liberi dal cemento, gli interessi della famiglia Berlusconi sulla Cascinazza…noi non siamo nulla.
L’adozione del Piano è proceduta come un treno in Consiglio Comunale, con sprezzo non solo della diffusa contrarietà dei cittadini e delle controproposte cresciute in città, ma anche delle più elementari regole della democrazia rappresentativa, quale il numero legale nelle sedute. Procedono parallele queste iniziative di scarso valore politico, incontri con gruppi ristretti, addetti e interessati ai lavori. Ma non con i geometri dovrete fare i conti!
Vi aspettiamo per le vie del centro e delle periferie, nei mercati in cui abbiamo conosciuto i nostri concittadini, nelle assemblee tramite cui con loro abbiamo ragionato, nella città che vi ostinate a ignorare, pretendo di essere in diritto a governarla!