Incolliamo qua di seguito alcuni dei tanti messaggi di solidarietà pervenuti in seguito all’imbrattamento dei murales esterni della F.O.A. Boccaccio, il taglio delle gomme delle auto e il tentativo di incendio messi in atto da mano neofascista nella notte tra il 10 e l’11 febbraio.
ANPI Monza
Anche da morti i partigiani ci ricordano la libertà.
Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio un gruppo di neofascisti ha pensato bene di imbrattare, con il loro peggiore repertorio di simboli, i murales che ritraggono Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa.
La domanda che corre ovvia è come, nel 2012, si possa ancora legare a simboli della distruzione dell’individuo una forma contestativa; e per contestare cosa?
Hanno Imbrattato i murales che ritraggono due figure di partigiani monzesi, con gli stessi simboli utilizzati da chi gli ha tolto la vita, pensando di fare un gesto eroico: di notte in maniera meschina senza il coraggio di manifestare le proprie idee apertamente.
A differenza di chi ha commesso l’insano atto terrorista, i giovani che collaborano con l’ANPI sviluppano idee per rendere più libera e sempre più democratica la città dove viviamo. Questo da fastidio a molti che vorrebbero la vittoria del qualunquismo e dell’indifferenza.
Non è un caso che questo gesto ignobile sia avvenuto mentre
la nostra città si prepara alle elezioni amministrative; non è un caso che sia
teso a colpire un luogo di aggregazione giovanile in cui si discute, ci si
forma e si lotta per ciò in cui si crede.
La nostra piena solidarietà va in tal senso a coloro cui
sono stati causati danni incitandoli ad andare avanti nelle loro azioni, quale
risposta concreta alla lotta per la libertà in difesa degli spazi democratici.
La nostra protesta è un richiamo alle Istituzioni affinché
si possa mantenere un clima di civile confronto, isolando chi vuole imporre le
proprie idee con la violenza.
Il nostro messaggio è un forte richiamo anche ai partiti che
si riconoscono nella Costituzione per isolare quelle frange che si rifanno
apertamente al fascismo e al nazismo smettendo, per interessi elettorali, di
foraggiare ideologie distruttive lesive della libertà e già giudicate dalla
storia.
L’ANPI continuerà la propria attività di informazione e di
testimonianza: il nazifascismo non è riuscito ad arrestare la domanda di
libertà della Monza antifascista uccidendo Enrico Bracesco e Salvatrice
Benincasa, non riuscirà ora a rendere silente il loro ricordo.
Grazie Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa, ancora una
volta ci insegnate cosa significa difendere la libertà.
Presidenza ANPI Monza
sezione Gianno Citterio
Solidarietà dell’Ambulatorio Medico Popolare al Boccaccio febbraio 2012
—-Chi non ha memoria non ha futuro—
Ci ha alleggerito il cuore sapere che i murales per Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa sono stati subito ripuliti dalle tracce dei fascisti che li avevano imbrattati: ogni piccolo segno della memoria è prezioso, ogni gesto di chi la conserva ci dà forza.L’Ambulatorio Medico Popolare di Milano sotto sfratto esprime la più completa solidarietà al FOA Boccaccio attaccato dai fascisti: teneteci al corrente degli sviluppi della vicenda, noi e molti altri siamo con voi.Perchè i diritti non si sfrattano, perchè chi non ha memoria non ha futuro
11 febbraio 2012 Ambulatorio Medico Popolare Milano.
Rete San Precario Milano
Nella notte tra venerdi e sabato un manipolo di neofascisti
ha imbrattato i graffiti che ricoprono i muri del FOA Boccaccio di Monza con
svastiche e croci celtiche,
graffiti che ricordano il partigiano Enrico Bracesco (ucciso dai nazifascisti
nei campi di concentramento nel dicembre 1944) e la partigiana Salvatrice
Benincasa (uccisa a Monza dopo notte di torture il 17 dicembre 1944).
Inoltre hanno cercato di appiccare un incendio senza riuscirci e sono state
tagliate le gomme delle auto che erano parcheggiate fuori dallo spazio.
La decennale attivita del FOA Boccaccio evidentemente da fastidio,
da fastidio la costante presenza sul territorio a fianco dell’Anpi, in tutte le
iniziative antifasciste e antirazziste,
da fastidio la crescente presenza a fianco di studenti, lavoratori e precari,
il rapporto con il quartiere, e non ultima la recente inaugurazione di un
Punto S. Precario,
da fastidio la determinazione del collettivo che in 10 anni è ormai alla
decima occupazione per conquistare uno spazio di azione sociale e politica.
La rete S. Precario Milanese eprime la sua totale solidarietà ai compagni e
alle compagne del FOA Boccaccio.
Sempre al vostro fianco.
ANPI Catania
Esprimo il mio personale sdegno per l’infame atto consumatoa a Monza in sfregio dei martiri per la Libertà Salvatrice Benincasa e Enrico Bracesco.
Salvatrice Benincasa era nata a Catania l’8 gennaio 1924. Emigrò giovanissima a Milano, assieme al padre Emanuele e la madre Blancato Lucia.
Durante la Lotta di Liberazione si aggregò alle Brigate Matteotti.
Fu assassinata dai fascisti il 17 dicembre 1944. Aveva 20 anni.
Il corpo, straziato dalle torture, fu rinvenuto il giorno dopo abbandonato nel cimitero di Monza. Il cadavere, rimasto sconosciuto per diversi mesi, fu riconosciuto dalla madre il 14 aprile 1945.
Sorpresa dai fascisti durante una missione, fu arrestata e portata nei locali della Gil ( Gioventù Italiana Littorio) di Monza. Pur sottoposta a torture, non fornì nessuna informazione sui suoi compagni di lotta…..poi la morte.
Una giovane vita, piena di speranze, di gioia di vita e di libertà, spezzata dai nazifascisti.
Rifondazione Comunista Monza
Venerdì 10 gennaio 2011 (cosiddetto “giorno del ricordo” delle Foibe) i fascisti hanno preso di mira il Centro sociale F.O.A. Boccaccio di MONZA. Sono state tagliate le gomme delle auto parcheggiate. Sono stati imbrattati i due splendidi MURALES dedicati a Salvatrice BENINCASA (partigiana ventenne torturata a morte e gettata nel Lambro il 17 dicembre 1944) e a Enrico BRACESCO (operaio della Breda, organizzatore degli scioperi marzo 1944, partigiano, deportato a Mauthausen e morto il 15 dicembre 1944). Evidentemente il Boccaccio dà fastidio per la sua azione politica capillare e continua e per il suo antifascismo coerente e intransigente.
Rifondazione Comunista di Monza in un suo comunicato esprime la sua solidarietà al Boccaccio, denuncia la presenza dei neofascisti in città, con l’apertura di “Lealtà e azione” e i banchetti in centro da alcuni sabati, “chiede l’immediata chiusura della sede di ‘Lealtà e Azione’, “l’interdizione del suolo pubblico per le farneticanti attività di ‘Forza Nuova’ e ‘Casapound’”, lamenta che “l’amministrazione comunale, la Prefettura e le forze dell’ordine” continuano a sottovalutare “il pericolo” rappresentato da queste organizzazione e “invita alla vigilanza antifascista”.
Noi speriamo che non ci siano più persone e organizzazioni, magari “democratiche”, che dicono di non parlare troppo dei gruppi neofascisti per non fare loro pubblicità. Questo vorrebbe dire tapparsi gli occhi per non voler vedere… Noi ricordiamo che in un momento di crisi economica e sociale i gruppi neofascisti trovano spazio per intervenire, usando un linguaggio “antisistema”: a Monza, in Lombardia e in tutta Italia. Bisogna combatterli apertamente, fare controinformazione, chiarire alla popolazione il loro ruolo storico di servi dei padroni e organizzare vere iniziative di lotta e di opposizione sociale.
SOLIDARIETA’ a chi questa azione la svolge coraggiosamente e intelligentemente, come il CENTRO SOCIALE F.O.A BOCCACCIO.
USB Monza e Brianza
LA FEDERAZIONE PROVINCIALE USB Monza e Brianza ESPRIME TUTTA LA PROPRIA INDIGNAZIONE E RIPROVAZIONE PER IL VIGLIACCO E IGNOBILE ATTACCO SQUADRISTA AL CENTRO SOCIALE F.O.A. BOCCACCIO DI VIA ROSMINI A MONZA.
E’ ORMAI DA TROPPO TEMPO CHE IN CITTA’ ASSISTIAMO AD UNA GIRANDOLA DI LOSCHI FIGURI,PROVENIENTI ANCHE DA ALTRE CITTA’ (VARESE, COMO), CHE CON LA CONNIVENZA DELLE ISTITUZIONI LOCALI E LA SOTTOVALUTAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE HANNO FATTO, DEL REVISIONISMO STORICO, DELLA LOTTA AL DIVERSO E DEL FASCISMO I LORO VALORI FONDANTI.
E’ EVIDENTE CHE IN CITTA’,L’AFFERMARSI D’ ESPERIENZE D’ ANTAGONISMO SOCIALE DANNO FASTIDIO.
DA QUI, LA NOSTRA SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DELLA F.O.A. BOCCACCIO, COMPAGNI CHE ABBIAMO SEMPRE TROVATO AL NOSTRO FIANCO QUANDO SI E’ TRATTATO DI RIVENDICARE I DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI CONTRO UNA POLITICA LOCALE E NAZIONALE SEMPRE PIU’ OSCURANTISTA CHE COLPISCE SEMPRE E SOLTANTO LE CLASSI SUBALTERNE.
USB Monza Brianza
Zona 3 per la Costituzione, Milano
Zona 3 per la Costituzione, indignata per questo ennesimo attacco, esprime la sua ferma condanna contro il vergognoso oltraggio a due eroi della Resistenza e piena solidarietà al Boccaccio di Monza.
Zona 3 per la Costituzione
Telefono viola
Il coll.telefonoviola di milano-T28 E il coll.OSS-igenati precari ambulanze esprime maxima solidarieta al vile attakko FASCISTA ai Compagni-e del FOA BOCCACCIO