Sabato 25 febbraio 2012, pomeriggio: un centinaio di biciclette hanno invaso le strade di Monza, partecipando ad una Critical MasK, colorata e festosa, contro l’invivibilità della nostra città, contro cemento e macchinoni. Ci siamo travestiti per rivendicare una città diversa e respirabile, in continuità con le tante altre iniziative promosse su questi temi dal Boccaccio.
Storicamente la tradizione carnevalesca prevede il sovvertimento delle convenzioni sociali, un giocoso ribaltamento dei ruoli tra classi subalterne e governanti… è con questo spirito dissacratorio che la biciclettata ha fatto tappa nei pressi dell’abitazione di Mariani e il colorato corteo ha preso parola su alcune questioni che ci stanno particolarmente a cuore.
Mentre la biciclettata transitava in via Raiberti, continuando a scandire slogan contro il PGT e le sue varianti, contro le privatizzazioni selvagge, contro i deliri securitari e razzisti della nostra amministrazione, si è presentato davanti a noi il sindaco Mariani in compagnia di suo figlio. Col fare minaccioso e intimidatorio tipico della cultura politica di cui il sindaco è espressione, padre e figlio si sono scagliati immediatamente contro i manifestanti riempiendoli di insulti e dando più volte della “puttana” (testuali parole) a una ragazza. Alla risposta indignata della nostra compagna, il pargoletto del sindaco l’ha aggredita fisicamente, arrivando a tirarle uno schiaffo.
Tale padre tale figlio: qualcosa ne sa la consigliera comunale Mancuso, aggredita dal sindaco a lato di un consiglio comunale sul pgt nel maggio 2011.
Questa è solo l’ultima delle provocazioni a cui il Boccaccio è stato sottoposto in questi due mesi: siamo in campagna elettorale ed è evidente come una destra ormai allo stremo delle forze che ha dimostrato tutta la sua incapacità nel governo di questa città, che si è coperta di ridicolo portando Monza all’onore delle cronache nazionali per episodi quali i famigerati Ministeri in Villa reale e i 18 milioni rifiutati da Mariani per il quartiere Cantalupo, ricorra ai soliti strumenti violenti e intimidatori per recuperare un minimo di consenso. Abbiamo l’intelligenza e la maturità politica per non cadere nelle provocazioni; abbiamo la giusta rabbia e determinazione per continuare le nostre lotte in città, senza farci intimidire.
F.O.A. Boccaccio 003