Il 12 Ottobre a Monza più di 400 studenti si sono dati appuntamento in Arengario in occasione della prima mobilitazione nazionale studentesca di quest’autunno. Più di 400 studenti hanno deciso di scendere per le vie della nostra città per urlare un forte no al Progetto Di Legge Aprea, perché siamo stufi che l’edilizia nelle nostre scuole viva una situazione sempre più precaria, perché non possiamo affrontare le spese del caro-trasposti e del caro-libri, perché vogliamo che la regione Lombardia smetta di finanziare le scuole private ed inizi a costruire un vero welfare per la scuola pubblica e perché non possiamo accettare lo spreco di soldi pubblici usati per le grande opere mentre le casse della scuola sono sempre più povere.Siamo andati tutti insieme a Milano per arrivare sotto il Pirellone e chiedere le immediate dimissioni di Aprea e Formigoni. Non abbiamo avuto paura dei cordoni di polizia, non abbiamo avuto paura delle zone rosse imposte dalla questura; abbiamo continuato la nostra strada determinati e coraggiosi come sono le idee che portiamo avanti.
Molti di noi hanno scavalcato quel cancello che ci separa da coloro che ci dovrebbero rappresentare, hanno superato quel cancello in piazza Duca d’Aosta perché crediamo che sia giunto il momento di non fermarsi solo a chiedere i nostri diritti ma di iniziare a riappropriarci di essi.Dal nostro rifiuto cresce la lotta: questa frase citava il nostro striscione perchè i nostri “no” sono qualcosa di più di semplici rifiuti, sono idee di una scuola diversa, una scuola che sia pubblica ma anche laica, ricca e solidale.
Dal nostro rifiuto cresce la lotta.
Collettivo Compost