Oggi a Monza un’altra famiglia si è aggiunta alle decine di migliaia che ogni anno vengono sfrattate per morosità incolpevole. La soluzione del Comune di Monza a questa emergenza da un anno a questa parte è quella di collocare le famiglie sfrattate in residence o strutture d’accoglienza private. Avendo già speso 400 mila euro in un anno per soluzioni di questo tipo ed essendo già pieni tutti gli alloggi d’emergenza a Monza, questa famiglia con figli piccoli che vanno a scuola e in gravi difficoltà economiche è stata mandata in un residence privato a Carnate.
Di fronte al ricatto di essere sbattuti per strada e davanti all’impossibilità di trovare un affitto abbordabile o ancor meno di poter aver assegnata una casa popolare la famiglia ha dovuto accettare la soluzione proposta con le conseguenti difficoltà a mandare i figlia a scuola a Monza e a spostarsi per lavorare. Come abbiamo raccontato più volte situazioni di questo tipo si ripetono almeno una volta alla settimana nella nostra città e in tutte le città d’Italia colpite dall’emergenza abitativa. Per soluzioni di questo tipo ricordiamo che il comune spende quasi mille euro a mese per ogni famiglia, più o meno la cifra che abbiamo speso per autorecuperare K2O.
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Nel frattempo al caldo del sontuoso HOTEL DE LA VILLE Sindaco e Prefetto chiedono ai “benefattori” del Lions Club (che già l’anno scorso hanno versato l’esorbitante cifra di CINQUEMILA euro per l’emergenza freddo) di versare, se lo ritengono giusto, un po’ di soldini per i poveretti che hanno la sfortuna di non riuscire a pagare l’affitto. Sembra di leggere Candide e che gli sfratti per morosità avvengano per una tragica fatalità.
Quella “MONZA BENE” a cui fa appello Scanagatti non sono forse i banchieri responsabili della finanza d’assalto che ha prodotto la crisi? I bottegai del centro Monza che dietro le loro scintillanti vetrine precarizzano con stipendi da fame e fanno lavorare in nero i dipendenti? Gli sciagurati imprenditori brianzoli che senza pensarci due volte delocalizzano le loro aziende in paesi in cui è più facile sfruttare i lavoratori? I petrolieri che a cuor leggero sversano tonnellate di petrolio nei nostri fiumi? I palazzinari che hanno devastato il nostro territorio a suon di cemento costruendo migliaia di case che preferiscono lasciare vuote e invendute? Questo non è il “migliore dei mondi possibili”, non crediamo che si possa uscire dalla crisi chiedendo l’elemosina ai padroni che questa crisi l’hanno creata e che da questa crisi traggono ancora più ricchezza e potere mentre calpestano i nostri diritti. Casa e reddito sono diritti fondamentali e noi continueremo a lottare per conquistarli!