«TRA BARBARIE E RIVOLUZIONE»
«Barbarlık ve Devrim arasında»
“Kara Günes” da Istanbul
PERCHE’
Reduci dal tour in Italia nel dicembre 2013, intitolato «Dall’Eufrate al Po», i “Kara Güneş” ritornano in Italia. L’anno scorso più di 10 concerti da Torino a Napoli, un migliaio di cd venduti tra concerti ed esibizioni estemporanee, a testimoniare il grande affetto suscitato. Se l’anno scorso era stata l’esperienza della sollevazione al parco di Gezi ad ispirare l’arte e la mobilitazione del gruppo, la tragedia della guerra civile siriana al confine orientale della Turchia quest’anno è il pensiero ricorrente dell’agire del gruppo. Ancora un valido motivo per mettersi in viaggio, per raccontare, per tramandare la tradizione musicale curda (attraverso le numerose canzoni cantate in curdo da Mübin Dünen), e non solo, per costruire insieme un patrimonio culturale comune contro le manipolazioni dei Signori della guerra. «Tra barbarie e Rivoluzione» significa questo, lo spazio in cui noi tutti ci troviamo oggi. Sta a noi lasciare un segno nella direzione giusta.
CHI SONO
I “Kara Güneş” sono uno dei gruppi più apprezzati e conosciuti della scena underground e radicale di Istanbul e della Turchia. Il progetto si è andato formando dalla fine degli anni ’90 ad Ankara, dove i fratelli Yalçın (originari di Antalya, nel sud della Turchia) si erano trasferiti. Ma è con il passaggio a Istanbul, nel 2004, che la band acquista quelle caratteristiche che l’hanno resa popolare. Innanzi tutto, il repertorio raccolto e affinato in anni di viaggi nella Turchia rurale (a cominciare dall’antica tradizione degli Aşık, sorta di musicisti-viandanti) viene a fondersi con elementi cosmopoliti creando quella miscela inconfondibile del gruppo. Negli ultimi anni il lavoro del gruppo si e’ intrecciato al percorso di altri musicisti incontrati nella cosmpolita Istanbul, dando vita a un esperimento unico il cui suono di oggi è testimonianza.
LA MUSICA
Ma è soprattutto la performance che qui a Istanbul diviene una vera e propria esibizione di arte estemporanea che dà alla musica di strada un valore universale. E’ nel microcosmo di un quartiere come Galata, attraversato storicamente da viandanti e viaggiatori provenienti sia da Oriente sia da Occidente, che la nuova identità del gruppo si forma.
Assistere ad un “concerto di strada” dei “Kara Güneş” per le vie di Galata o a Tünel o lungo via Istiklal è trovarsi di fronte ad un evento estemporaneo. Musicisti provenienti dalle più svariate aree del mondo non di rado si cimentano in “session” unendosi al gruppo e arricchendo il repertorio e le sensibilità musicali.
Decine e decine sono i pezzi musicali che i “Kara Güneş” hanno raccolto e rispolverato nei loro viaggi nella Turchia profonda e molti altri sono stati composti negli ultimi anni. Pertanto il repertorio così ampio e le molteplici combinazioni che la strada offre, creano miscele sempre diverse e chimiche inaspettate ogni giorno, base di partenza per nuovi esperimenti musicali.
LA FILOSOFIA
L’esperienza di “musica di strada” ha permesso al gruppo di raggiungere ormai stabilmente da anni un importante successo, quello dell’indipendenza economica in quanto artisti, senza passare necessariamente per il cappio delle etichette discografiche e delle dinamiche di mercato di mercificazione della musica. I “Kara Güneş” negli anni si sono allestiti uno studio di registrazione (che è anche casa e dimora) all’interno del quale ogni giorno registrare e stampare le proprie musiche. Questo ha reso il percorso del gruppo assolutamente libero, sia sul piano musicale che sul piano politico (si può dire siano migliaia ogni settimana le persone che assistono alle performance di strada, magari solo per un paio di pezzi e dopo aver acquistato il cd-bootleg).
Negli ultimi anni tuttavia la notorietà dei “Kara Güneş” ha toccato il grande pubblico in Turchia. Diversi reportage di giornali ed emittenti televisive hanno raccontato l’esperienza musicale nelcuore di Istanbul. Tra questi il documentario televisivo sulla band realizzato per la trasmissione «Kulaktan kulağa», trasmesso dal canale della televisione pubblica turca TRT nel gennaio 2014.
Ugualmente l’anno prima, la nota etichetta indipendente turca «Kalan Müzik» ha pubblicato il primo album ufficiale della band, “Mevsimler geçti”, decidendo di sposarne i principi e conferire al gruppo il giusto riconoscimento.
LE BATTAGLIE
I “Kara Güneş” sono stati tra i primi gruppi in Turchia a cantare in curdo durante le esibizioni in strada. Fino a poco tempo fa infatti, era impensabile poter cantare liberamente in curdo per le strade di Istanbul. Il valore politico di questa scelta va accostato al valore artistico, inestimabile, di questo repertorio. Le prime esibizioni, a rischio di arresto, sono avvenute verso la meta’ degli anni 2000 a Istanbul. Da alcuni anni, grazie alla partecipazione di Mübin Dünen, vengono invece regolarmente proposte nel repertorio canzoni della tradizione curda.
Nel settembre 2014 i “Kara Güneş” hanno realizzato un tour di solidarietà nel Kurdistan turco, prendendo parte ad un concerto ad Hasan Keyf, nel Kurdistan turco, contro l’apertura di una diga sull’Eufrate che sommergerà per sempre l’antichissima località.
I musicisti che fanno parte del progetto sono stati infatti in prima linea da sempre nelle principali battaglie civili in Turchia (dall’obiezione di coscienza alla leva militare, ai diritti civili delle minoranze, alla libertà di espressione). Lo stesso è avvenuto durante le proteste contro l’abbattimento del parco di Gezi nel giugno 2013. Infatti gli stessi “Kara Güneş” sono stati tra i promotori di quella piattaforma di band musicali chiamata “Gezici Müzisyenler” (“i musicisti di Gezi”) che si è da subito attivata producendo documenti pubblici di condanna della repressione e di solidarietà con i manifestanti e allestendo concerti per raccogliere fondi a favore dei ragazzi colpiti dalla brutale repressione della polizia turca.
I COMPONENTI del “Tra barbarie e Rivoluzione” tour.
Mübin Dünen, voce, ney e santur (salterio).
Mehmet Mert Baycan, percussioni (cajon, bendir, def, darabuka) e voce.
Üner Demir, violino e voce.
Ceyhun Soso Kaya, clarinetto, sax soprano, tromba e voce.
Michelangelo Severgnini, contrabbasso e voce.
Özgür Yalçın, chitarra 12 corde e voce.
Repertorio audio-visivo:
http://www.youtube.com/watch?v=2qf0lGLt25o “Eman dilo”, brano tradizionale curdo, clip tratta dal documentario televisivo sul gruppo realizzato dalla TRT (tv pubblica turca).
http://www.youtube.com/watch?v=b_Sl3P8TrUk video estratto dal concerto realizzato al T.R.A. di Pisa il 10 dicembre 2013.
http://www.youtube.com/watch?v=nZz4mU9lB9o videoclip ufficiale di “Koyma Beni“ con la regia di Michelangelo Severgnini.
http://www.youtube.com/watch?v=c50dc-Tk1Y8 showreel dell’album “Mevsimler geçti”.
http://www.youtube.com/watch?v=A4htV11JdXQ il documentario sulla band per la trasmissione «Kulaktan kulağa» in onda nel gennaio 2014 sulla tv pubblica turca TRT (44, in Turco).
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