Torino, aula bunker, carcere delle Vallette, mercoledì 17.12.2014
E’ quasi mezzogiorno quando corrono voci che dentro l’aula stanno leggendo la sentenza: cala silenzio e si forma un capannello attorno a una radio accesa sulle frequenze di Radio Blackout che in diretta sta passando la notizia.
Fuori dall’aula sono circa un centinaio i NoTav; pochi, giunti in rappresentanza da tutta Italia, perché molti altri si muoveranno più tardi verso la valle, dove è stato lanciato l’appuntamento alle 17.30 a Bussoleno.
Dentro l’aula i familiari, gli amici, i compagni e le compagne che sono riusciti ad entrare, nonostante la sostanziosa presenza di forze dell’ordine. Momenti di suspense sia dentro che fuori precedono il verdetto che arriva presto: condannati Chiara, Mattia, Claudio e Niccolò a 3 anni e 6 mesi dalla Corte d’Assise di Torino, per i capi d’imputazione di danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale e porto d’armi da guerra.
Respinta l’accusa di terrorismo!
In un attimo cambia tutto: dentro l’aula grande commozione e lacrime al grido di “Liberi Tutte”, mentre fuori un applauso sollevato, abbracci e lacrime di gioia.
Finalmente il primo scacco alla macchina diffamatoria e repressiva della procura di Paladino e Rinaudo, che da anni cercano un’occasione per spezzare il movimento NoTav, ma che anche oggi si ritrovano ad aver fallito il loro infame obiettivo.
Il movimento infatti da più di un anno dall’accusa ai 4 è riuscito a creare diverse campagne che hanno raccolto ampio consenso e aggregazione: non possiamo non ricordare le decine di migliaia di persone scese in piazza il 10 maggio a Torino e le iniziative che in tutta Italia, Monza compresa, hanno sostenuto i compagni in carcere.
E’ da più di vent’anni che il movimento, che ha oggi portata internazionale, cerca di combattere con ogni mezzo la costruzione della tratta Torino-Lione, difendendo senza distinguo chi mette a rischio la propria libertà nel farlo e sostenendo che “Terrorista è lo stato, è chi devasta i territori, chi specula e chi riproduce il sistema del capitale”.
Oggi possiamo dire con forza che con questa sentenza il movimento si porta a casa, seppur parziale (perché c’è ugualmente una pesante condanna), una vittoria, che apre scenari di maggiore ottimismo anche per gli altri tre detenuti, a cui solo pochi giorni fa è stata notificata in carcere – in cui sono detenuti da oltre 5 mesi per gli stessi capi d’imputazione – anche l’accusa di terrorismo.
La notizia della sentenza di oggi è arrivata anche a Ferrara da Graziano, a Busto da Lucio e a Cremona da Francesco: la fiamma della lotta è viva e scalda i cuori di tutti, nonostante la consapevolezza che è ancora lunga la battaglia perché tutt* i nostri compagni e le nostre compagne siano nuovamente liberi!
Le giornate di mobilitazione non si fermano con oggi, ma anzi proseguiranno a oltranza: a gennaio è fissata la sentenza del maxi processo ai 53 notav per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio 2011.
Lo Stato non è più niente. Sta a noi essere tutto.
FOA Boccaccio 003
Info e approfondimenti:
http://radioblackout.org/2014/12/cade-laccusa-di-terrorismo-per-i-quattro-compagni-no-tav/