Nel 2015 ricorre il settantesimo anniversario della Liberazione dal regime nazifascista (25 aprile 1945): molte sono le iniziative che nelle nostre città si organizzano per ricordare i valori, i personaggi e gli episodi che hanno contraddistinto l’esperienza della Resistenza antifascista in Brianza.
A settant’anni di distanza, crediamo necessario che il ricordo dei partigiani e delle partigiane che combatterono la guerra di Liberazione si trasformi in un’attualizzazione dei valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo perché, oggi come ieri, nelle nostre città ci si opponga con fermezza a ogni tentativo di rinascita di movimenti neofascisti e xenofobi.
A causa del disagio generato dalla crisi economica, un partito razzista come la Lega Nord prova a raccogliere consensi lavorando a una operazione di saldatura con le forze neofasciste quali Forza Nuova e Casapound. In questo senso vanno lette manifestazioni di piazza e intimidazioni contro immigrati e richiedenti asilo e mozioni nei consigli comunali di chiaro carattere discriminatorio.
I segnali di questo nuovo attivismo non si limitano a questo. A Monza è aperta da tempo in via Dante 3 una sede di LealtàAzione che, dietro l’etichetta di associazione culturale, promuove iniziative di stampo revisionista e costituisce un punto di ritrovo per i più pericolosi esponenti dell’estrema destra. Nei comuni intorno a Milano sempre più spesso si ospitano raduni internazionali di neonazisti e concerti di band che inneggiano alla supremazia della razza ariana; in alcuni dei nostri comuni è già successo di vedere la presenza omofoba delle Sentinelle in piedi.
Questa pericolosa deriva ha spinto una rete di realtà nata dal basso a strutturare una campagna di sensibilizzazione popolare antifascista e antirazzista che attraverserà per tutto l’anno i comuni della nostra provincia con iniziative politiche e culturali, coinvolgendo scuole, luoghi di aggregazione, spazi culturali e sociali perché tutti si sentano coinvolti e stimolati a prendere coscienza dell’importanza di schierarsi contro coloro che guardano con nostalgia al Ventennio. Restare indifferenti di fronte al tentativo di riorganizzazione da parte di forze dichiaratamente razziste e fasciste costituirebbe un errore gravissimo, aprendo scenari politici e sociali molto preoccupanti e di difficile gestione (ciò che è avvenuto in Grecia con Alba Dorata e in Francia con il Front National ne sono testimonianza).
Il nostro essere antifasciste e antifascisti passa attraverso un rifiuto categorico di qualsiasi comportamento razzista o omofobo, ma soprattutto attraverso la piena adesione agli ideali che hanno animato la Resistenza: primi fra tutti libertà, uguaglianza e giustizia sociale, principi ispiratori della Costituzione per i quali occorre spendersi ancora oggi quotidianamente affinché trovino applicazione in una società diffusamente attraversata da ingiustizie e discriminazioni.
ORA E SEMPRE RESISTENZA