Nella Milano che rivendica la libertà di espressione le porte dell’Università statale rimangono chiuse a studenti, docenti, lavoratori e la città intera.
Nella Milano dove Expo patrocina iniziative omofobe perché “Expo lascia spazio a posizioni diverse e a volte antitetiche tra di loro”, si chiude un luogo di cultura per impedire dibattito e confronto.
Nella città di Expo le direttive sono chiare: impedire lo sviluppo di discorsi critici e lo scambio di saperi in relazione al grande evento e cristallizzare un modello di società in cui non c’è spazio per l’autodeterminazione di sé, del proprio corpo, del proprio diritto alla città.
Oggi l’Università Statale di Milano è stata blindata per “motivi di sicurezza”. Serrata, chiusa fino lunedì per ostacolare la realizzazione di un’assemblea nazionale di confronto su Expo, la corruzione e speculazione che lo caratterizza, le conseguenze che il grande evento avrà e che sta già avendo sul territorio nazionale in tema di diritti, reddito e lavoro.
Non vogliamo cadere nella trappola di chi vuole costruire un “nemico pubblico” e un clima di tensione, perché condividere con la città di Milano temi, contenuti e opinioni è la cosa più importante.
La due giorni si svolgerà nello spazio di via Mascagni 6, luogo simbolo delle politiche che caratterizzano la città di Expo: svendita del patrimonio pubblico e PGT.
Invitiamo tutte e tutti a sostenere la libertà di espressione e a partecipare a questo ricco programma:
Venerdì 16 gennaio
dalle 19.30: teatro contadino, aperitivo bio, serata hiphop, balkan e reggae vs expo e omofobia!
Sabato 17 gennaio
h11-12.30
“Expo e genere”
“Riappropriazioni debite”
“Atenei contro Expo2015″
h12.30-13 pausa pranzo
h13-14.30
“ExpoxXChi? Casa, reddito, saperi”
“I tentacoli di Expo”
“Destituire la metropoli”
Approfondimenti workshop: http://www.noexpo.org/2015/01/13/assemblea-nazionale-noexpo-17g-programma-e-workshop/