TIFIAMO NOEXPO!
Dopo qualche giorno passato a recuperare le energie e riordinare le idee, proponiamo qualche riflessione in merito al corteo NoExpoMayday del 1 maggio e, in generale, sulle mobilitazioni NoExpo, passate, presenti, future.
Fin dal suo esordio, la MayDay ha sempre rappresentato per il Boccaccio un momento particolare. Fin dalle prime edizioni della parade, abbiamo contribuito sia ad alimentare i percorsi politici che la riempivano anno dopo anno di senso, sia, in termini concreti, costruendo carri e spezzoni, prendendo parte ad azioni lungo il corteo, spillando birre ed essendo solitamente tra gli ultimi ad abbandonare piazza Castello la sera.
Noi siamo tra quelli che hanno sempre voluto bene alla MayDay, anche nei suoi momenti di difficoltà e reflusso di partecipazione. In questo senso, l’idea e la necessità di costruire l’opposizione sociale ad EXPO 2015 è stata negli ultimi anni determinante per risollevare l’orgoglio e la voglia di riscatto della MayDay.
Da megafono per le lotte del precariato metropolitano a momento in cui connettere le resistenze dei territori investiti dalle nocività di EXPO immaginandosi una città fondata su un nuovo orizzonte di diritti, antagonista di un modello – quello di Expo – che non rappresenta solo la violenza della precarietà, i saccheggi delle rendite immobiliari e le devastazioni della speculazione sui territori, ma è uno strumento concreto per drenare ricchezze e risorse dal corpo sociale stremato dalla crisi e dal welfare e trasferirle alla grossa imprenditoria italiana.
Contro questo enorme meccanismo di riappropriazione indebita, ci siamo da tempo attivati nell’ambito della rete Attitudine NoExpo (ci piace ricordare la mobilitazione monzese del 7 luglio 2013) e con le realtà di questa rete abbiamo contribuito alla costruzione della giornata dell’1 maggio 2015, rispetto alla quale sottolineiamo che il più importante dato è la vastissima partecipazione: più di 50 mila persone in piazza per un corteo che già alla vigilia non è stato certamente descritto come una “normale” street-parade.
Il corteo è stato, come si è visto, composito e variegato nella sua partecipazione, ovunque fortemente attraversato da contenuti politici, dal contributo della rete Attitudine, a cui abbiamo preso parte attivamente, passando per la lotta contro il lavoro volontario dentro EXPO, fino ad arrivare ai comitati di occupanti delle case popolari che lottano contro sgomberi e speculazione immobiliare, solo per citarne alcuni.
A fronte di tutto ciò ci sentiamo di rispedire al mittente lo stillicidio mediatico creato attorno ad alcuni momenti di rabbia, la quale sarà anche stata in parte scomposta, ma sicuramente non ipocrita e violenta quanto la criminalizzazione messa in atto nei giorni successivi, con tanto di trattamento da serial killer con test del DNA e annunci di decreti-legge per limitare il diritto a manifestare.
Indubbiamente dobbiamo essere consapevoli del fatto che, quando gli obbiettivi politici si alzano ed escono dai recinti particolari dei singoli collettivi, quando le lotte si mescolano e si contaminano, quando la complessità stravolge i soliti steccati, da una parte ci si rafforza incredibilmente, ma dall’altra aumentano anche le contraddizioni e queste ultime vengono usate in tutti i modi possibili da chi gestisce il potere per depotenziarci.
Ma proprio per questi motivi crediamo che non sia il momento di mollare, anzi questo è il momento di rilanciare sulle parole d’ordine che da sempre hanno caratterizzato il percorso NoExpo e che, oltre al corteo dell’1, hanno animato anche il campeggio allestito presso il parco di Trenno, creando un punto di riferimento e visibilità europea per questa battaglia. Ora è il momento di far sapere agli arrestati che non sono soli. Ora è il momento di rimanere uniti e attivarsi per questi sei mesi di EXPO.
La violenza è quella della precarietà, il saccheggio è quello del debito, la devastazione è quella dei territori.
FOA Boccaccio 003
Co.M.P.O.St.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
16 maggio: MANIFESTAZIONE NO TEM
23 maggio: MANIFESTAZIONE NO TERZO VALICO
20 giugno: NOEXPO PRIDE