La volpe, l’uva…e il libro 2015

fronte

SABATO 30 MAGGIO E DOMENICA 31 MAGGIO 2015
FOA BOCCACCIO 003, via Rosmini 11, Monza

LA VOLPE, L’UVA…E IL LIBRO.
Critical wine – III edizione
Degustazione di vini di piccole aziende vitivinicole da tutta Italia,
spettacoli musicali e teatrali, presentazioni e banchetti di libri.

 

Video di lancio: https://vimeo.com/128720061

Volantino: http://boccaccio.noblogs.org/files/2015/05/fronte.jpg

Info complete: https://boccaccio.noblogs.org/

 

SABATO 30 MAGGIO
h.16.00 Apertura Critical Wine!
h. 17.00 Proiezione di Resistenza Naturale film documentario di J.Nossiter (Italia 2014), a seguire dibattito con alcuni organizzatori de La Terra Trema sul tema del biologico
h 18.30/20.30 Apericena con incursioni teatrali del Teatro Fornace
h.21.30 EXPO 2015/Il Lago dei Tigli. Primo studio di Zerocomma Zero Uno
h.22.00 musiche tradizionali da tutta Europa con Circo Popolare Artico

Durante tutto il pomeriggio spazio bimbi con giochi d’acqua. porta il costumino!

 

DOMENICA 31 MAGGIO

h.16.00 Apertura Critical Wine!
h.16.00 Laboratorio a cura di TeatroinScatola (per bambini dai 3 anni in su)
iscrizioni: ladamequichantes@gmail.com
h 18.30/20.30 Apericena jazz. Jazz ensemble (vibrafono, contrabbasso, trombone, sax, percussioni) present Pictures of AEOC (Art Ensamble Of Chicago)
h.21.00 Sull’Italia calavano le bombe del NudoeCrudo teatro

*L’evento si terrà anche in caso di pioggia
*Ingresso a 5 euro con bicchiere

 

Produttori presenti: Isya (www.isiyavini.it), il Cerchio (www.ilcerchiobio.it/), Vinivaldi (vinivaldi.it/), Cascina Gatasso (https://it-it.facebook.com/cascina.gatasso), Pantaleone (www.pantaleonewine.com/), Cantina Cenci (http://cantinacenci.com/vini/), il Bosseto (www.ilbosseto.it/), Cascina Sant’Ubaldo, Saccoletto, Cascina Boccaccio (www.cascinaboccaccio.com/), Agrifaber (www.parmabrut.altervista.org/), Giachino Claudio (www.giachinovini.it), Alziati Giovanni, Claudio Marconi (www.montaretto.it/claudio-marconi), Gaggiarone (www.gaggiarone.it/), Bosco del Fracasso (www.boscodelfracasso.it), Birrificio Badalà (http://www.birrificiobadala.it/).

Resistenza Naturale 

Dalle Marche alla Toscana, dall’Emilia Romagna al Piemonte, quattro storie diverse unite da un unico e profondo amore: quello per la propria terra. Dieci anni dopo “Mondovino”, Jonathan Nossiter torna a raccontare la bevanda alcolica più antica del mondo, questa volta attraverso la voce di Corrado, Giovanna, Elena e Stefano, quattro vignaioli naturali che hanno deciso di ribellarsi alle regole di un ordine economico e politico che non salvaguarda la biodiversità e la tipicità ma, anzi, appiattisce e omologa la produzione agro alimentare, talvolta mettendo paradossalmente a dura prova anche la qualità e salubrità dei prodotti. Il vino diventa così un pretesto per portare l’attenzione su tutta la catena alimentare: dalla produzione alla nostra tavola. La resistenza dei vignaioli è gioiosa e incantata, non alimentata da rabbia e rancore, ma esclusivamente dal rispetto per i propri luoghi, per il proprio passato e per il futuro che stanno costruendo per i loro figli. I vignaioli naturali, avvalendosi anche della moderna tecnologia, restituiscono il sapore autentico e genuino del vino di una volta esattamente come la Cineteca di Bologna e il suo direttore Gianluca Farinelli, riportando in sala “vecchi” film restaurati, danno allo spettatore del presente l’opportunità di assaporare il gusto di un passato sempre attuale. Attraverso la potenza del linguaggio documentario si dà voce a una realtà tanto bella quanto nascosta. Cogliendo l’ironia e l’emozione di Resistenza naturale si libera il ribelle presente in ognuno di noi.

www.luckyred.it/resistenza-naturale

 

*Sull’Italia calavano le bombe

Spettacolo di NUDOECRUDOTEATRO liberamente tratto da “Bandiera rossa e borsa nera” di Gloria Chilanti.

Scrittura scenica, canti e regia di Alessandra Pasi.

Con Loredana Mazzona, Alessandra Pasi e Silvia Salamini. La guerra. La Resistenza. Una ragazzina di 13 anni. La voglia di libertà, un incontenibile bisogno di riscatto, una rocambolesca vitalità, forse un po’ di incoscienza, ma sincera ed umana. Gloria. Una come tante altre, più fortunata forse, ma anche lei bambina cresciuta in un paese in guerra.

 

*Circo Popolare Artico

La musica del Circo Popolare Artico è uno sturm und drang emozionale di musica popolare, sonorità gipsy, irish, balkan, ska più meno che più e per certi versi manouche, il tutto con arrangiamenti rigorosamente folk.

Una band in cui musica e circo si combinano, portando alla ribalta picchiatori di pugni e di tamburi, funamboli che suonano la fisarmonica di una vecchia zia nomade, donne lupo che ipnotizzano animali col canto (ma nelle notti di luna piena li divorano), matematici illusionisti per cui due + due fa cinque perché al suono languido del violino ogni conto torna e giganti che suonano infuocati pezzi gitani su chitarre piccolissime.

Un circo di musica folk insomma,  una carovana viandante, che attraversa il sud Italia e parte alla volta dell’Irlanda dei pub, passando sulle strade sterrate della Macedonia, le colline bosniache, salutando i caravan gitani a un unico grido: Folk All Over the World!

Carola Dessena: voce

Carlo Amori: violino

Giuseppe Stanganello: fisarmonica

Flavio Dell’Aversana: percussioni

Andrea Martino: chitarra

 

*EXPO 2015/ il Lago dei Tigli

Primo studio di Zerocomma Zero Uno

con Federica D’Angelo, Daniele Pennati, Daniela Arrigoni, Eleonora Leporini.

 

Se credi e stringi i denti forte, se ami farti lunghe nuotate a stile libero,

se blocchi i piedi e fissi l’acqua, se impari il silenzio delle attese più grandi allora puoi quasi trasformarti in una trota.

 

Del lago dei Tigli, al civico 240 di via Triboniana, è rimasta solo una pozza d’acqua melmosa.

Attraverso gli occhi di una trota, la voce tuonante di Marisa

la nuvola di fumo disegnata dal Luigi con la sua ultima sigaretta MS

Si racconta la storia del lago dei Tigli e dei suoi abitanti.

A gestirlo è Marisa, insieme al suo compagno Luigi vivono nella piccola casa di legno prefabbricata a fianco del lago.

Il loro ambizioso progetto era quello di creare uno spazio fuori dal tempo un’oasi verde, dentro Milano, dove fosse possibile dimenticare lo stress della vita quotidiana.

Pian piano intorno alla loro casa cresce un cantiere Expo 2015. Le ruspe, i sorrisi di chi bussa alla porta,le mille promesse dell’evento si sviscereranno negli umori dei personaggi che dovranno prendere scelte importanti, fino a condurre le trote e gli abitanti del Lago dei Tigli ad una morte lenta e taciuta.

 

Zerocomma Zero Uno è un contenitore di arte e sperimentazione dissidente perchè se ne fotte di essere Zero e cerca di raccontare con strumenti nuovi la bellezza che vede intorno a sé quella vomitata senza lustrini che nessuno osserva.

In Zerocomma Zero Uno si mischiano senza regole realtà e visioni.

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