Mercoledì 18 novembre, ore 21.00 a Cascina Torchiera
L’esplosiva criticità dell’estate da poco conclusa ha dato nuovo slancio
ai movimenti che guardano all’arrivo di migliaia di persone in Europa
nei termini non tanto di emergenza umanitaria, quanto di lotta per la
libertà di circolazione, contro lo sfruttamento dei flussi migratori, le
frontiere e gli spazi di privilegio da esse delimitati.
Pensiamo che il presidio alla frontiera di Ventimiglia, nato dalla
protesta determinata e spontanea di un gruppo di migranti che intendeva
oltrepassare il confine con la Francia, sia stato uno dei passaggi
essenziali di questo processo.
Le forme di resistenza autorganizzata poste in essere al presidio hanno
portato alla costituzione di un fronte comune tra migranti e attivisti
noborders, per opporsi fermamente ai meccanismi di
contenimento/espulsione dettati dalla logica dei confini, attraverso una
instancabile contaminazione di pratiche e letture politiche.
Dopo lo sgombero, la carica dirompente del presidio è tutto fuorché
esaurita: la Bolla è esplosa, tanti attivisti si sono riorganizzati sia
vicino alle frontiere sia nelle città di provenienza, reinventando
l’esperienza di Ventimiglia a partire dalle specificità dei propri
territori e percorsi di riferimento.
In quest’ottica, uno dei primi, evidenti riscontri è la presenza, oltre
al gran numero di persone che attraversa l’Europa, di altrettanti
migranti decisi o costretti a restare in Italia. Generalmente vengono
trattenuti in centri detentivi o semi-detentivi, relegati nelle zone
d’ombra delle nostre città nell’interminabile attesa che venga stabilito
se hanno o meno la possibilità di accedere ai limitati diritti di un
permesso di soggiorno.
Molte realtà di Milano e hinterland negli ultimi mesi hanno iniziato ad
affrontare la questione, portando supporto e organizzandosi assieme ai
migranti che vivono nei vari centri di accoglienza del territorio.
Dopo la prima fase di mobilitazione, emerge ora da più parti l’esigenza
di un confronto allargato su questi temi, allo scopo di condividere i
percorsi intrapresi, mettere a confronto ragionamenti e competenze,
intrecciare prospettive.
Vogliamo consolidare i momenti di autoformazione e analisi, sforzandoci
di ricollocare il fenomeno all’interno del più vasto panorama europeo e
mondiale, con attenzione ai mutamenti attualmente in corso. Desideriamo
costruire percorsi di lotta “con i migranti” e non “per i migranti”, che
evidenzino l’inadeguatezza e le contraddizioni degli attuali modelli di
accoglienza istituzionali e dei dispositivi di controllo che erigono i
bastioni della Fortezza Europa, per dare corpo a saperi e pratiche che
ci rendano capaci di spingerci oltre.
Sentiamo la necessità di una rete che permetta alle realtà milanesi di
coordinarsi, scambiarsi agevolmente informazioni e guadagnare di
incisività sul piano politico.
Invitiamo tutte le realtà e i singoli interessati a discuterne insieme
mercoledì 18 novembre
ore 21.00 a Cascina Torchiera
Compagne e compagni NoBorders