Giovedì 30 giugno 2016, FOA Boccaccio 003, nell’ambito del ciclo I BRAVI RAGAZZI VANNO IN PARADISO, QUELLI CATTIVI DAPPERTUTTO.
Ore 20: pizzata.
Ore 21.30
Cà Lusca. Scritti e interventi di Primo Moroni.
A cura di Archivio Primo Moroni (Archivio Primo Moroni, CSOA Cox 18, Calusca City Lights, 2016)
Il volume prende nome dalla casa di appuntamenti che sorgeva a Milano proprio davanti a piazza Sant’Eustorgio, nel quartiere proletario di Porta Ticinese, luogo di traffici e commerci della vicina darsena e territorio della “ligera”. Il termine dialettale identifica la piccola malavita di inizio secolo diffusa fino al secondo dopoguerra e i successivi anni della Ricostruzione. Il vicolo Ca’ Lusca ha ospitato la famosa libreria gestita da Primo Moroni (1936/ 1998), da considerarsi uno dei più importanti pensatori della “modernità” applicata alla vita quotidiana e alle esperienze di movimento. Profondo conoscitore della realtà milanese, in gioventù abile ballerino, scrittore, detective, libraio, poliedrico esponente di quella cultura altra e studioso dei movimenti giovanili. Primo Moroni dopo alcuni trasferimenti ebbe l’intuizione e la capacità di aprire una libreria all’interno di uno spazio underground: il COX 18 Centro Sociale Occupato Autogestito di via Conchetta 18. Dal 1976 importante luogo della socialità giovanile milanese che persegue tuttora l’autogestione in tutte le sue forme. Primo Moroni, fino alla sua scomparsa, fu figura decisiva nella storia di Cox18 e a lui è dedicato l’Archivio di storia sociale meta di giovani e studiosi. Il materiale documentario dell’Archivio è frutto della sua lunga e densa attività e rappresenta una parte significativa dei saperi, nuove tendenze dell’arte e della cultura contemporanea, espressi dai movimenti rivoluzionari e alternativi degli anni Sessanta-Settanta in Italia e all’estero. Raccolta di documenti, scritti, libri, opuscoli che prosegue ancora oggi e si va sviluppando. Lo scorso anno l’artista italo-australiano Marco Fusinato ha portato la “memoria delle lotte” alla 56ma Biennale di Venezia con la sua opera From the orde to the bee. Una riproduzione in scala 1:1 di copie di testi dei movimenti autonomi, dei gruppi politici, degli anarchici, dei punks e molto altro, stampati a libro, provenienti dal copioso materiale scelto nell’Archivio Moroni.
Il Ticinese, con la sua tradizione proletaria di solidarietà e di accoglienza dei diversi, crocevia di intelligenze e tensioni di quegli anni, è stato uno degli ultimi quartieri a cedere alla trasformazione mercantile e alla speculazione prima di diventare luogo falsamente pittoresco, privilegiato dalla movida milanese.
Di questa vicenda storica, dei suoi luoghi e di alcuni dei suoi protagonisti trattano gli scritti e gli interventi di Primo Moroni raccolti in questo libro, seconda edizione riveduta e ampliata, pubblicata nel marzo di quest’anno. Il testo dialoga idealmente con il film documentario di Tonino Curagi e Anna Gorio “Malamilano”. Dalla ligera alla criminalità organizzata, il film indaga e fa luce sui fenomeni sociali legati agli anni del cambiamento, un documentario che attraverso la testimonianza d’una serie di voci di varia estrazione ricostruisce la malavita romantica che operò a Milano e di cui Primo Moroni diede la sua lungimirante lettura.