Riceviamo e diffondiamo:
MEGLIO ABITATO CHE ABBANDONATO
Siamo otto famiglie di Cinisello Balsamo, italiane e migranti, da settimane senza una casa e senza un’alternativa che non fosse la strada per noi e per i nostri bambini. Abbiamo deciso di riutilizzare questo posto abbandonato da anni perché obbligati dall’inverno stringente, dal momento che il percorso con l’Agenzia Casa del Comune non ha portato a nulla.
Non vogliamo togliere niente a nessuno e non crediamo che questa sia una soluzione permanente, lo facciamo solo per garantire il diritto ad un’infanzia felice anche ai nostri bambini. Quello che oggi può sembrare un “nostro problema” è, in realtà, un disagio crescente per una sempre più vasta parte della popolazione. In un periodo di crisi basta perdere, anche momentaneamente, il proprio lavoro per ritrovarsi a non poter più pagare l’affitto e finire dopo pochi mesi senza più un tetto sotto cui vivere.
Ogni giorno vediamo intorno a noi sempre più immobili abbandonati e lasciati all’incuria (più di 6.000 a Cinisello) e sempre più famiglie costrette a vivere l’incubo del problema casa. Ogni anno per 1.000 famiglie che richiedono un alloggio popolare le assegnazioni sono meno di 20.
E allora ci siamo chiesti: se la legalità vuol dire vivere la miseria di stare in mezzo ad una strada accanto alla contraddizione di migliaia di edifici vuoti, è davvero illegittimo rifiutare quest’ingiustizia per garantire una vita dignitosa a noi ed ai nostri figli?
Non saremo un problema per il quartiere, intendiamo invece essere una risorsa per la città e un punto di riferimento per tutte le persone bisognose. Per questo invitiamo tutti i nostri “vicini” e gli abitanti cinisellesi a partecipare domenica 29 gennaio alle ore 17.30 ad un’assemblea di discussione per conoscerci e presentarci a tutti e tutte voi.
Gli inquilini resistenti di via Filzi n.15
Cinisello Balsamo, 27/01/2017