Sono passati 14 anni dalla scomparsa di Dax, compagno ucciso durante un
agguato fascista, e dagli scontri all’ospedale San Paolo di Milano.
In una fase storica in cui assistiamo a un progressivo diffondersi di
politiche di esclusione a danno di profughi ed immigrati, e il
proliferare di rigurgiti razzisti che ne giustificano l’applicazione,
questo anniversario lo dedichiamo a due migranti uccisi dal servilismo
fascista e dall’arroganza del capitalismo. Si tratta di Abd El Salam,
ucciso nel settembre scorso a Piacenza davanti ai cancelli del suo posto
di lavoro, mentre lottava per i propri diritti, e di Emmanuel Chidi
Nnamdi, ammazzato nel luglio 2016 a Fermo per aver risposto agli insulti
di un esponente di Casa Pound. Entrambi hanno versato il loro sangue
perché non hanno accettato il sopruso e il razzismo, reagendo con
fierezza e determinazione alle ingiustizie. Storie che ci appartengono
come quella di Dax, che entrano a far parte delle nostre lotte e della
nostra memoria, esempi importanti per chi non abbassa la testa e non si
arrende.
L’assemblea allargata delle compagne e compagni di Dax ha voluto dare,
come ogni anno, questo significato antifascista e anticapitalista alla
giornata del 16 marzo. Nel presidio in via Brioschi e durante il corteo
nel quartiere Ticinese, porteremo tematiche alle quali Dax ha dedicato
la propria esistenza: la lotta per il diritto alla casa, l’antifascismo
e l’antirazzismo, l’internazionalismo, la lotta contro lo sfruttamento
dell’uomo sull’uomo, sulla donna e sulla natura.
Contro fascismo e razzismo Dax vive nelle lotte!