Aggiornamento di oggi, 16 marzo, dai cancelli della Innse
Nono giorno di sciopero consecutivo.
L’azienda oggi ha dimostrato ancora una volta la sua prepotenza ma contemporaneamente ha rivelato quanto il presidio davanti cancelli sia un effettivo fastidio e rappresenti un problema reale per la Camozzi.
La vigliaccata che il padrone oggi hanno messo in campo è questa: la direzione della Camozzi ha chiesto al direttore della palazzina dell’Enel (posta dall’altro lato della strada) di non farci più entrare nella stessa palazzina vietandoci l’uso del cortile interno per mettere le attrezzature necessarie al presidio.
Il direttore del centro ricerche dell’Enel ha messo in pratica la richiesta vietandoci l’ingresso.
Di conseguenza abbiamo dovuto trovare un’ altra sistemazione che naturalmente abbiamo trovato dai compagni solidali che ci stanno dando concretamente una mano al presidio.
Al presidio è venuto Basilio Rizzo (consigliere di opposizione del Comune di Milano) a cui abbiamo chiesto di intervenire per richiedere un incontro al sindaco di Milano Sala.
Nella realtà il sindaco non lo abbiamo visto e ci siamo incontrati solo con il suo capo gabinetto.
A lui abbiamo spiegato che il Comune di Milano è parte in causa nella nostra vicenda avendo firmato, nel 2009, gli accordi con cui Camozzi diventava padrone effettivo di tutta l’area su cui sorge il capannone.
Area avuta al prezzo di 1 euro tramite uno scambio d’aree d’uso con la Aedes di cui il Comune era, ed è, parte garante di tutta l’operazione.
Per questo motivo è necessario che il sindaco Sala intervenga per far rispettare gli accordi sottoscritti di quel piano.
Il capo di gabinetto ha detto che avrebbe sentito sia l’assessore Tajani che il prefetto di Milano e ci avrebbe fatto sapere in tempi brevi.
Vediamo che succederà dopo questo incontro, ma continueremo comunque a fare pressione sul comune e sui suoi rappresentanti al di la delle risposte che verranno dal capo di gabinetto.
Anche oggi lo spiegamento della polizia all’esterno della fabbrica era composto da un cellulare più i soliti funzionari della digos.
Il presidio della portineria continuerà come sempre anche domani. malgrado il tentativo del padrone di metterci i bastoni tra le ruote con le sue infami trovate.
Nonostante tutto questo i loro piani falliscono miseramente, ed è sempre nostra intenzione proseguire con il blocco della portineria fino al ritiro dei licenziamenti.
Invitiamo tutti i solidali e tutti i compagni che sostengono la nostra battaglia a venire la presidio per garantire un sostegno effettivo alla nostra lotta.
La partecipazione al presidio dei compagni e solidali è in questo momento più che mai essenziale e necessaria, perciò, ancora una volta ,lanciamo un appello per Invitare tutti quelli che ci sostengono ad essere presenti, oggi più che mai, in modo massiccio al nostro presidio.
L’appuntamento come al solito è per domani mattina dalle ore 7.00 davanti ai cancelli della Innse.