Il carnevale, in opposizione alla festa ufficiale, era il trionfo di una sorta di liberazione temporanea dalla verità dominante e dal regime esistente, l’abolizione provvisoria di tutti i rapporti gerarchici, dei privilegi, delle regole e dei tabù. Era l’autentica festa del tempo, del divenire, degli avvicendamenti e del rinnovamento. Si opponeva a ogni perpetuazione, a ogni carattere definitivo e a ogni fine. Volgeva il suo sguardo all’avvenire incompiuto.
Michail Bachtin
Sabato 17 febbraio 2018, concentramento ore 14.30 p.zza Castello – Stazione FS (Monza)
SCORPIO. Street parade di Carnevale inDASPOnente
A carnevale ogni scherzo vale: così ci siamo sempre sentiti ripetere fin dall’infanzia, quest’anno però sarebbe forse più corretto dire che a carnevale a Monza non c’è un cazzo da scherzare! Barriere antibivacco, ordinanze antidegrado, controllo di vicinato, daspo e mini-daspo urbani, fino alla fantomatica operazione Scorpione: il vocabolario di governo cittadino si è arricchito negli ultimi mesi di una vasta gamma di “innovazioni” liberticide di orwelliana memoria. Insieme a queste, tornano alla ribalta altri grandi classici securitari: sgomberi, minacce di sgomberi, telecamere ovunque, pattugliamenti, presidi e l’immancabile richiesta di avere i militari in strada a garanzia della nostra incolumità. Sembrerebbe quindi breve il passo per il reintegro della forca, della gogna o forse anche della gabbia sospesa, in uno scenario degno del peggior oscurantismo medievale. E’ questa la città disegnata dalla giunta Allevi per soddisfare quell’ossessione paranoica di sicurezza, costruita ad arte in periodo di campagna elettorale. E’ questa per noi una città invivibile, lugubre, triste, specchio di una società che si infila in un vicolo cieco fatto di paure, piccoli orticelli, esclusione sociale, divieti, grate e cancelli.
Il tentativo degli Stati europei di gestire l’attuale “crisi migratoria” al fine di proteggere i secolari privilegi della Fortezza Europa sta generando mostri, con torture e stragi soprattutto in Libia e nel Mediterraneo. In Italia ci si attrezza intanto per l’ennesimo upgrade del sistema di detenzione per immigrati, un tempo CPT, poi CIE e ora CPR.
Su scala locale la crescita delle presenze di migranti sul territorio è diventata invece il pretesto per declinare univocamente politiche in direzione securitaria, di “lotta al degrado” e di controllo sociale. La nuova giunta fascio-leghista sta mettendo a frutto infatti il potentissimo strumento repressivo fornitogli dal Ministero degli Interni (Partito Democratico), il famigerato decreto Minniti-Orlando, con le sue “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”. In base a questo provvedimento, la città è stata suddivisa in “zone daspabili”, dalle quali è consentito alle forze dell’ordine allontanare per periodi più o meno lunghi i soggetti indesiderati e ritenuti (arbitrariamente) indecorosi attraverso la somministrazione di daspo e mini-daspo.
Per fare ciò sempre maggiori poteri (e sempre più armi) vengono conferiti alla Polizia Locale. Negli ultimi mesi a Monza il Comando di via Marsala si è dotato di manganelli, spray al peperoncino, giubbotti antiproiettili fino a una cella di sicurezza e una bella armeria. Per la gioia del giovane giullare di corte Federico Arena, assessore alla sicurezza e acerrimo sgomberatore di poveri e oppressi.
Legittimato da una campagna mediatica costruita ad hoc per creare un clima di paura, raffigurando nella mente dei cittadini un’immagine di Monza in stile Bronx anni ’80, il nuovo comandante della Polizia Locale Piero Vergante ha poi ideato la famigerata operazione Scorpione. Tra blitz e presidi, utilizzando centinaia di pattuglie ed agenti, ha messo a segno imponenti rastrellamenti che, dopo aver controllato migliaia di persone, hanno portato al sequesto di qualche grammo di marijuana e all’arresto o all’allontanamento di decine di migranti rei di passare del tempo in zone pubbliche ormai per loro off-limits. Nello stesso modo chi fosse sorpreso a dissetarsi con una birra fresca subirebbe lo stesso trattamento: daspo temporaneo più 500 euro di multa.
In questo scenario urbano di ossessione per la sicurezza e repressione brulica tuttavia un tessuto sociale che vuole vivere le strade, abitare piazze e quartieri, riempire gli spazi vuoti, costruire momenti e luoghi di ritrovo informali, socializzare, occupare e autorganizzarsi, vivere bene e dare forma ai propri desideri, alla faccia dell’arroganza e della tristezza di chi sta al potere e di tutti i suoi servi. Rifiutando il paradigma della paura, nonché delle norme che vorrebbero uomini e donne “indesiderabili” solo perché prive di un permesso di soggiorno, noi viviamo la città come sistema aperto di relazioni sociali da consumare alla luce del sole (o al chiaro di luna) e non come carcere a cielo aperto, rinchiusi ciascuno nella propria abitazione-cella, ridotti a interagire col mondo attraverso il social network di turno. E’ questa da sempre la nostra ricetta per combattere l’unico degrado che ci preoccupa davvero, ossia il degrado culturale costituito dall’indifferenza e dall’ignoranza, dal populismo e dalle molteplici forme di razzismo e fascismo che, anche a Monza, si ritagliano pericolosi spazi di visibilità e agibilità, tutelati da istituzioni e forze di polizia.
E’ quindi nel coinvolgimento di questo tessuto sociale vivo e variegato che SCORPIO vuole riappropriarsi del significato più profondo della festa popolare del Carnevale, proponendo un ribaltamento dell’esistente, lo smascheramento del volto meschino del potere, una messa in discussione radicale dell’ordine costituito. SCORPIO è un’occasione di riscatto popolare di tutti quei soggetti, gruppi, individui subalterni invisi a chi ci governa.
Con la nostra SCORPIO ci opponiamo quindi alla perpetuazione di questo delirio securitario, ribellandoci alla gerarchia, all’ineguaglianza, alla norma, al potere. Volgiamo lo sguardo a quell’avvenire incompiuto di cui parla Bachtin e cominciamo a disegnarlo insieme a partire da questa parade carnevalesca in cui irrideremo senza pietà alcuna il monarca e tutti i suoi servi, giullari e vassalli.
Gli insetti danzeranno sulle ceneri dello scorpione, brulicando inDASPOnenti nelle strade e nelle piazze che il Re vorrebbe disinfestare.
FOA Boccaccio 003
Sabato 10 e Domenica 11, dalle ore 10.30 alle ore 17.00 workshop di allestimenti scenografici e confezionamento dei costumi allegorici.