Memorial Bracesco: una storia di antifascismo e sport popolare.
24.25 gennaio 2020 – campo sportivo “Enrico Bracesco”
c/o FOA Boccaccio 003 (via Rosmini 11, Monza)
Nona edizione
Torneo di calcio a 11, incontri e dimostrazioni di boxe, presentazioni di libri: due giorni dedicati al partigiano monzese Enrico Bracesco.
Organizzato da FOA Boccaccio 003, Trattoria Bracesco & palestra popolare “Liabeuf”
Il torneo di calcio a 11 si svolgerà nella giornata di sabato 25 gennaio (indicativamente a partire dalle ore 10).
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Come ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza del Giorno della Memoria, in Boccaccio si organizzano le iniziative dedicate al partigiano Enrico Bracesco, operaio della Breda, antifascista e partigiano impegnato nella lotta contro il Nazifascismo, deportato e ucciso presso il Castello di Hartheim.
La sua straordinaria vicenda biografica, in cui la pratica calcistica costituiva un’efficace copertura per l’attività clandestina della Resistenza monzese, ha ispirato la dedica del campo a 11 di via Rosmini e impresso, fin dai primi mesi dell’occupazione dell’ex centro sportivo Verga, un significato nuovo al concetto di sport praticato tra queste mura.
Sport popolare come mix di autorganizzazione, antifascismo, antirazzismo, antisessismo, gratuità, confronto, lotta alla spettacolarizzazione e al profitto: dieci anni di allenamenti, tornei, incontri hanno consolidato l’esperienza monzese in un contesto nazionale di fioritura dei progetti di sport popolare.
Tutto questo è oggi minacciato dal Club alpino italiano che ha acquistato l’area di via Rosmini per farne la propria sede e istallarvi una palestra di arrampicata più varie strutture connesse. Non ci stancheremo di ripetere che questa operazione troverà la nostra più ferma opposizione, per i molteplici motivi di cui abbiamo scritto nelle scorse settimane.
Anche a causa di questo rinnovato scenario, il Memorial Bracesco 2020, che quest’anno si estende anche alla boxe, sarà un’occasione importante per ribadire il significato profondo del nostro essere sportivi/e e antifascisti/e allo stesso tempo e per tracciare una riga di demarcazione netta tra chi guarda alla pratica sportiva come occasione di lucro e speculazione e chi invece la interpreta come strumento per la costruzione di una società più giusta e libera da discriminazioni.
Vi aspettiamo!