05.02.2022
L’anno scorso la polizia ci impedì di festeggiare con il Falò di Sant’Antonio, blindando per tutto il pomeriggio il quartiere della Foa Boccaccio. Oggi a poco più di 365 giorni di distanza e qualche metro più avanti, le guardie stanno bloccando dalle 14 gli accessi alla nuova occupazione di via Timavo. Questa volta il dispiegamento di forze dell’ordine è dovuto al concerto #giornineri che avrebbe dovuto aver luogo stasera. Ci interroghiamo sulle effettive ragioni di questa reazione: l’imminente campagna elettorale e l’insediamento del nuovo questore Marco Odorisio, dentro la cornice delle disposizioni anti-covid (obbligo di greenpass per accedere a tutti i luoghi), ci mettono di fronte a un complicato sistema di concause su cui nei prossimi giorni continueremo a riflettere per agire e reagire. Dall’inizio di questa pandemia ci siamo impegnate a far coesistere nelle nostre attività e riflessioni il bisogno di coniugare il desiderio di socialità senza profitto, una capacità di critica politica e un’attenzione non escludente né istituzionale alla cura nostra e di chi ci sta vicino. Siamo consapevoli che le aperture non possono dipendere solo dalle esigenze di economia e finanza: per stare bene abbiamo bisogno di vivere anche fuori dai luoghi di lavoro e di consumo, di continuare a pensare, organizzarci e agire insieme.
Le disposizioni governative non salvano vite, gli sbirri sono guastafeste e noi ci vediamo stasera in Brakaleone con #giornineri.