Concluso questo 2022, pubblichiamo un breve resoconto delle attività del Boccaccio nell’anno trascorso e condividiamo un paio di considerazioni.
Abbiamo contato 68 iniziative pubbliche organizzate a cui si aggiungono, nell’ordinaria attività dello spazio sociale, gli appuntamenti fissi settimanali: le assemblee di autogestione, gli allenamenti di boxe e di arrampicata, il corso di danza contemporanea.
La prima cosa che vogliamo sottolineare è che, proiettandoci nel nostro ventesimo anno di attività, i numeri dicono chiaramente che giovani (e meno giovani) di Monza hanno ormai un legame strettissimo con il loro spazio sociale e lo percepiscono come luogo unico nel deserto culturale cittadino, dove poter organizzare o fruire di iniziative diverse. La grande varietà di linguaggi restituisce l’idea di un progetto politico, culturale e aggregativo in grado di soddisfare esigenze molto differenti, accomunate da un radicale posizionamento al di fuori delle leggi di mercato.
Nella molteplicità e diversificazione degli eventi organizzati, il 2022 conferma anche l’efficacia dell’autorecupero come strumento per riqualificare una vecchia rimessa abbandonata e trasformarla in uno spazio sociale aperto alla città e, soprattutto, alle esigenze della sua popolazione giovanile, costantemente mortificate dalla politica di palazzo. Si tratta di una riqualificazione vera, capace di rispondere a necessità reali della comunità, un tipo di riqualificazione che nulla ha da spartire col significato distorto che Giunta e palazzinari sono soliti attribuire a questa parola, in cui “riqualificazione” diventa sinonimo di speculazione e gentrificazione.
Uno sguardo attento ai numeri degli eventi musicali mette a tacere poi una volta per tutte la triste (e trita) retorica del “vicinato esasperato” e della “convivenza impossibile” che ha fatto breccia nel cuore reazionario dell’Assessore alla sicurezza Moccia e che qualcuno vorrebbe cavalcare per delegittimare le nostre attività.
Infine occorre ribadire l’importanza delle iniziative costruite fuori da via Timavo 12, a sottolineare la necessità di portare con continuità all’esterno delle mura dello spazio sociale istanze di lotta, ragionamenti e azioni politiche: probabilmente è proprio su quest’ultimo fronte che occorrerà impegnarsi con sempre maggior intensità in questo 2023.