Comunicato occupazione aprile 2004

COMUNICATO STAMPA DELLA F.O.A. BOCCACCIO 003

26/04/04

 

Il Collettivo Monzese è tornato in via Boccaccio

 

Dopo lo sgombero della F.O.A. Boccaccio 003, avvenuto il 2 dicembre dello scorso anno, denunciammo che l’esigenza di spazi sociali non sarebbe stata cancellata con la repressione.

I “tutori dell’ordine cittadino” avevano innalzato barricate in difesa della legalità, salutando con sollievo lo sgombero del Centro Sociale, dove centinaia di giovani si stavano organizzando per dare vita ai propri progetti.

Da allora, nessuno più si è interessato al futuro della fabbrica di via Boccaccio, subito abbandonata al degrado. Lo spazio che per tre settimane è stato protagonista di vitalità, socialità ed aggregazione giovanile è subito tornato ad essere un buco nero della città, riconquistato da spacciatori ed eroina: tutto ciò non ha destato alcuna polemica, evidentemente la cosa importante era far tacere i ragazzi.

 

-PROGETTI PER IL FUTURO

In primo luogo la F.O.A. Boccaccio è un luogo di aggregazione liberamente accessibile a chiunque, senza obblighi alcuni, con spazi a disposizione di realtà associative che faticano a trovare luoghi in cui riunirsi e svolgere le proprie attività. Inoltre gli spazi della F.O.A. saranno a disposizione gratuitamente di chiunque (singolo o gruppo) venga a proporre dei progetti in linea con i nostri principi, contenuti nel manifesto politico del Collettivo Monzese.

Vi saranno sicuramente organizzati concerti, valorizzando soprattutto la scena underground brianzola, che fatica a trovare spazio per esprimersi. Nel settembre degli anni passati e in occasione del 25 Aprile abbiamo dimostrato di sapere organizzare manifestazioni musicali gratuite per il pubblico e siamo in contatto con moltissimi gruppi che ci chiedono di poter suonare alle nostre iniziative. Inoltre collaboriamo da tempo con associazioni che lavorano nel campo della musica, come “Mamaalma” , “M.I.A.O.” e “Mezzanima”, che useranno gli spazi del Centro Sociale per portare i loro gruppi.

Si organizzeranno mostre di giovani artisti che non hanno spazio per esporre: il Collettivo ha più volte occupato Piazza Roma con l’esposizione di opere d’arte, cercando di testimoniare la mancanza di spazi e dimostrando di condividere con i giovani artisti questo problema.

Sono in allestimento spazi per manifestazioni teatrali, che verranno usati sia dalle compagnie con cui siamo in contatto sia da dilettanti in cerca di spazio.

Il Collettivo Monzese ha inoltre dimostrato di saper gestire situazioni di rivendicazione politica, ricoprendo anche un ruolo centrale nell’organizzazione di diverse manifestazioni, sia a Monza (ricordiamo il corteo contro la guerra dello scorso 15 febbraio, ad esempio, o il concerto itinerante con che si è svolto per le vie di Monza a dicembre) che a Milano (come la prossima MAY DAY del 1° maggio).

 

-MANIFESTO POLITICO DEL COLLETTIVO MONZESE

1.a favore della libertà di espressione delle idee e contro

ogni forma di repressione del dissenso;

2.per una solida salvaguardia della nostra memoria storica, contro i

movimenti neofascisti, e contro ogni forma di regime

antidemocratico, violento e reazionario;

3.a favore di una società multietnica e di una integrazione

tra le diverse culture; contro l’ondata di intolleranza e xenofobia che

sta travolgendo l’Europa e l’intero mondo occidentale;

4.a favore di una informazione libera e indipendente; contro il tentativo

di manipolazione delle coscienze e delle opinioni attuato dai media,

5.a favore della tutela dei diritti e dell’emancipazione dei lavoratori e

del precariato sociale;

6.contro il neoliberismo e l’esasperazione della logica del profitto;

7.contro ogni forma di guerra imperialista, contro il terrorismo e le condizioni

politiche, ideologiche e militari che costringono ad utilizzarlo come unica

soluzione per la salvaguardia e l’affermazione dei propri diritti;

8.contro la globalizzazione, intesa come processo di estensione

su scala mondiale del modello economico neoliberista promosso

dalle potenze occidentali e dalla politica delle multinazionali.

 

-RAPPORTI CON PROPRIETA’ / AMMINISTRAZIONE COMUNALE
I rapporti con la nuova proprietà dello stabile di via Boccaccio e con
l’amministrazione comunale sono buoni: stiamo cercando un accordo che ci
permetta di costruire un’esperienza stabile, duratura e costruttiva per
l’intera città all’interno di queste mura.
Al momento esistono tutti i presupposti affinchè l’accordo abbia luogo:
noi siamo disposti ad assumerci tutte le responsabilità del caso ed a
portare avanti con serietà gli impegni presi. Confidiamo che anche le altre
parti coinvolte siano in grado offrire alla città una tal prova di maturità.

-SOSTEGNO AL BOCCACCIO
Esistono diverse realtà che sostengono il progetto Boccaccio 003.

Rifondazione Comunista si sta spendendo come intermediario tra noi e le istituzioni, lavorando dall’esterno affinché l’esperienza del Boccaccio non sia vista come un problema, ma come una risorsa per la città di Monza, in modo da garantire una permanenza stabile e continuativa all’interno dell’area.
Da tempo abbiamo allacciato relazioni con la CUB Monza, il sindacato
di base di via Piave, con cui stiamo preparando la creazione di uno
sportello informativo per i lavoratori precari all’interno del Centro
Sociale. Sempre con la CUB ci stiamo avviando verso una grande tappa di
rivendicazione: la MAY DAY del 1° maggio. Parade nazionale ed europea (che
quest’anno vedrà oltre 100mila persone) che abbiamo contribuito attivamente
ad organizzare in questi ultimi mesi. Anche grazie a noi quindi la precarietà monzese sfilerà in questo importante corteo.

Insieme al Gruppo d’Acquisto “Le perle ai porci” abbiamo portato avanti diversi percorsi. Sia la collaborazione nelle spese autogestite (che continueranno, anche all’interno del progetto Boccaccio 003), sia nelle campagne di appoggio e sostegno alle lotte dei Bananeros del Nicaragua.
Ci sono poi i gruppi teatrali, come la “Compagnia Stabile Monzese” e la “Compagnia degli Stracci”, a cui intendiamo mettere a disposizione spazi per prove e spettacoli. Con loro, come con tutte le altre realtà che faticano a trovare spazi adeguati per svolgere le proprie attività, abbiamo avviato una collaborazione che si salderà all’interno della FOA Boccaccio.

Con la “Fabbrica degli anticorpi” continueremo a lavorare su tematiche, quali la pace, l’immigrazione, la repressione, il nuovo ordine globale e tutto quanto concerne l’attualità.

Un ruolo importante nella vita del centro avranno anche gli studenti, già entusiasti della precedente esperienza: lo spazio sarà aperto alla loro esigenza di ritrovarsi in spazi autonomi e autogestiti.

 

 

Sarà quindi arte, musica, cultura, socialità e politica: non sono mai stati i contenuti a mancarci, e finalmente da oggi siamo di nuovo qui a rivendicare i nostri spazi.

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