CHE CA…CCIA C’ENTRA?
Nel fine settimana del 21 e 22 settembre è stata organizzata dal Comune di Monza l’iniziativa “Sport City Day – Festa dello Sport”.
Come dichiarato sul sito ufficiale, “lo SportCity Day è l’evento cittadino organizzato annualmente da Fondazione SportCity per incentivare il benessere stimolando la felicità e il movimento fisico. Una rivoluzione dolce attenta alle città e al cittadino. Le città, con i propri spazi verdi e centri di aggregazione, svolgono un ruolo centrale nel processo di sportivizzazione del territorio, rendendo tutti i cittadini protagonisti del cambiamento”. Tralasciamo la trita propaganda sul verde cittadino e su questi fantomatici centri di aggregazione, e tralasciamo pure i livelli di inquinamento dell’aria che limitano di fatto la possibilità di svolgere sport all’aperto in spazi salubri.
Parliamo invece del vero colpo di teatro: sotto l’Arengario ha fatto bella mostra un caccia militare su cui i partecipanti alla manifestazione hanno potuto provare “l’ebrezza di salire su un mezzo del genere”.
Forse non è inutile evidenziare che “mezzi del genere” servono a sganciare bombe potentissime e a uccidere innocenti: proprio venerdì 20 un aereo simile, appartenente alle forze di occupazione israeliane, ha distrutto un palazzo a Beirut, uccidendo 45 persone, tra le quali 3 bambini. Ci vuole un bel coraggio per provare “ebrezza a salire su un mezzo del genere”.
Riteniamo inaccettabile che si sfrutti un evento, oltretutto rivolto principalmente ai giovani e alle giovani monzesi, per fare una bieca propaganda bellica. Tra l’altro mentre a pochi passi, su uno striscione appeso dal Consiglio Comunale stesso, si dice “Cessate il fuoco”.
Il caccia in questione, l’F-35, è oltretutto al centro di varie polemiche che ne sottolineano da anni i costi gonfiati, per un totale stimato di 120 milioni di euro a esemplare: proprio i soldi che non ci sono mai quando si parla di sanità, educazione o infrastrutture.
Crediamo che in questo clima di guerra e di crescente repressione delle lotte sociali sia ancora più importante organizzarsi e far sentire la nostra voce.
Per questo invitiamo tutte le realtà e i singoli che ancora pensano che sia doveroso opporsi alla guerra imperialista, che sta causando vittime innocenti in tutto il mondo, a partecipare alle prossime iniziative promosse dalla rete.