Aggiornamenti processo di via Timavo

Venerdì 21 marzo c’è stata la prima udienza del processo in cui tre nostri compagni sono stati indagati per l’occupazione di via Timavo. Dopo mesi di identificazioni di massa nei confronti di chiunque frequentasse le iniziative organizzate nello spazio, e di appostamenti strategici di DIGOS e Polizia Locale nei pressi dell’ingresso del posto che avevamo liberato e sottratto alla speculazione, i tre sono stati indicati come responsabili di aver occupato l’area perché casualmente fotografati mentre aprivano o chiudevano la porta di ingresso di via Timavo 12. Oltre che di invasione di terreni o edifici, i compagni sono stati accusati anche di furto di corrente: questi reati, sommati, possono prevedere fino a 10 anni di reclusione. Pene quindi altissime, a dispetto di una indagine condotta in modo sbrigativo e conclusa in tempi record con la scelta randomica di 3 persone da dare in pasto ai tribunali per placare le pressioni del vicinato e della ex proprietà dell’area, ansiosa di cominciare l’ennesima speculazione edilizia in una città che soffoca e avvelena ogni giorno i suoi abitanti.

Mentre la giudice ha richiesto che i nostri compagni estinguano i reati con 7 mesi di messa alla prova, l’area di Via Timavo 12, dopo essere stata svenduta ad altri palazzinari, risulta ancora abbandonata da quando ci hanno sgomberato il 1 agosto 2023, nonostante le dichiarazioni della Giunta Pilotto.

La prossima udienza del processo è prevista per l’11 luglio, giorno in cui verrà formalizzata la condanna.

Monza non ha bisogno di altro cemento ma di spazi accessibili per tutt3.

Solidarietà a chi resiste ai progetti mortiferi delle città in cui viviamo!

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