Secondo appuntamento del ciclo “Ottobre a fianco della Resistenza palestinese, contro il sionismo”
Giovedì 9 ottobre 2025 / h 20:30 / Sala Maddalena, Via Santa Maddalena 7, Monza (ingresso gratuito)
Presentazione di “Ritorno a Gaza. Scritti di donne italo palestinesi sul genocidio” (Edizioni Q, 2025) a cura delle autrici
Voci di donne in diaspora contribuiscono con uno sguardo personale e politico a smontare la propaganda dell’occupazione e ad elevare con orgoglio la centenaria resistenza palestinese. Laddove l’entità sionista e il dominio coloniale mirano ad annientare ogni dimensione dell’esistenza (la vita, la scuola, i costumi, la memoria, le radici) e contemporaneamente l’arroganza bianca vuole dettare un femminismo liberale strumentalizzando corpi ed esperienze, proprio questi corpi si prendono spazio e tempo per scrivere la loro storia, senza delegarla a nessuno. E lo faranno fino alla liberazione.
Al fianco della resistenza del popolo palestinese, contro il sionismo e ogni sistema di dominio, Palestina libera dal fiume fino al mare!
Sono state giornate intensissime passate insieme nelle strade: la programmazione musicale della FOA Boccaccio riprende in città per costruire spazi e contesti dove rafforzare relazioni e complicità!
Sabato 11 ottobre 2025
Circolo viale Libertà 33, Monza
Dalle ore 21.30, ingresso gratuito
VINYL TECHNO NIGHT
con
Bl♾️dino feat. Diego Coleman >>> techno acid jungle
ORA CONTINUARE 3000 persone in piazza a Monza per la Palestina
Uno sciopero generale così non lo vedevamo da anni. La compattezza delle piazze attraversate da centinaia di migliaia di persone in tutta Italia lancia un segnale chiaro: il grido di solidarietà col popolo palestinese e la sua Resistenza emerge con forza da un movimento in cui si mescolano student* e lavorator*, italian* e migranti, pratiche e linguaggi diversi.
Anche a Monza risponde con forza: 3000 persone in piazza per la Palestina sono un record di partecipazione che si commenta da solo, anche perché il tempo delle parole è finito da un pezzo e non vogliamo dilungarci nelle analisi. È tempo di CONTINUARE: la strada è ancora lunga e sappiamo che la giornata di ieri, seppur importante, è stata solo un passaggio. Nuovi appuntamenti ci attendono all’orizzonte.
CONTINUARE con la stessa reattività, lo stesso entusiasmo, unit* senza paura. Ora ci siamo noi, con le nostre azioni, con i nostri corpi, con il nostro agire politico quotidiano, sempre a fianco delle resistenze delle classi popolari di tutto il mondo, contro l’economia di guerra.
Il successo della giornata di ieri è un patrimonio collettivo su cui costruire sempre più partecipazione, consapevolezza e solidarietà, a partire dal sostegno alle 4 persone a Bologna e alle 8 persone a Milano, di cui diversi minorenni, arrestati per aver preso parte alla mobilitazione. In quelle piazze c’eravamo tutt* e non vogliamo lasciare indietro nessun*: lasciamo a politici e giornalisti i distinguo tra buoni e cattivi, continuiamo a camminare fianco a fianco!
NON UN PASSO INDIETRO – STOP AL SIONISMO!
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Prossimi appuntamenti a Monza
OTTOBRE A fianco della resistenza palestinese, contro il sionismo.
Giovedì 2 MONZA ore 20.30 Sala Maddalena Le radici storiche colonialiste e imperialiste del sionismo Presentazione opuscolo a cura del Collettivo per la Palestina
Sabato 4 ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PALESTINA
Giovedì 9 MONZA ore 20.30 Sala Maddalena Ritorno a Gaza. Scritti di donne italo palestinesi sul genocidio (Edizioni Q, 2025) Presentazione a cura delle autrici
Giovedì 23 MONZA ore 21 Circolino Libertà Palestina, il vero volto delle smart cities. Tecnologie per le guerra ai popoli Incontro pubblico
INIZIATIVE PROMOSSE DA RETE LOTTE SOCIALI MB Arci Scuotivento, CUB Confederazione Unitaria di Base, FOA Boccaccio 003, S.I. Cobas, USB Unione Sindacale di Base
Prosegue l’atroce assedio di Gaza: lavoratori e lavoratrici di tutta Europa si preparano a una nuova grande mobilitazione internazionale per denunciare il genocidio che si sta compiendo in Palestina e per alzare un grido ancor più determinato di sostegno a chi resiste contro l’oppressione sionista.
Il 22 settembre sarà quindi sciopero generale, a partire da porti e stazioni delle grandi città si prepara una grande giornata di lotta, che dia un segnale chiaro al nostro governo colluso con la politica di Israele.
A Monza saremo in piazza per dare il nostro contributo a questa mobilitazione e per dare continuità ai percorsi che hanno portato centinaia di persone ad attivarsi anche nella nostra città: student*, lavorator*, disoccupat* unit* in piazza, con la Palestina nel cuore.
Ci servono piazze sempre più piene ed azioni sempre più determinate per bloccare l’economia di guerra!
Il taglio di 25.000 metri quadri di bosco è l’ultima frontiera dell’urbanistica “a consumo di suolo negativo” della Giunta Pilotto.
Le robinie che costituiscono l’eccellente rinaturalizzazione spontanea dell’area della ex caserma IV Novembre non meritano tutela, così come le 30 mila firme raccolte a difesa del bosco non meritano ascolto: questo il punto di vista di Pilotto e dell’assessore Lamperti, che tirano dritto nella loro strada.
Sul bosco vogliono costruire uno studentato, mentre tutti si domandano, se proprio questa struttura si rivelasse necessaria, perché non sia possibile collocarla in una delle tante altre aree dismesse in città di proprietà pubblica, dove non si sia verificata la fortunata circostanza di una rinaturalizzazione spontanea.
Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni si batte contro l’ennesimo sfregio al già compromesso ecosistema monzese e convoca per sabato 20 settembre una prima mobilitazione contro l’abbattimento del bosco.
Sempre questa settimana, martedì 16 settembre alle ore 21 presso la Casa del Volontariato di via Correggio 13, il Coordinamento organizza la presentazione del libro “Contro Milano”, alla presenza dell’autore Gianni Barbacetto, utile strumento per interpretare il disastroso impatto sociale e ambientale delle scelte urbanistiche effettuate nella metropoli milanese.
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Lunedì 8 settembre è morto a Monza Toure Mamadou, operaio di 48 anni, padre di 4 figli.
Un incidente lo ha ucciso mentre lavorava al tornio in un’azienda metalmeccanica.
Nella stessa mattina, un altro operaio veniva ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Gerardo dopo una caduta in un cantiere edile di Desio.
Nella stessa giornata, altri 3 lavoratori hanno perso la vita a Torino (a 69 anni!), Roma e Catania.
Queste vicende aggiornano statistiche drammatiche, che parlano di 432 decessi certificati nei primi 7 mesi del 2025 (fonti INAIL).
Il cordoglio di comodo da parte delle istituzioni è complice di una strage le cui responsabilità risiedono esclusivamente nel sistema di sfruttamento capitalista in cui siamo tutti/e obbligati a lavorare e nell’impunità che lo Stato garantisce agli sfruttatori.
Il 20 Settembre 2024 eravamo in piazza a Monza con lo slogan “basta omicidi sul lavoro”. Ci eravamo promessi che, da lì in poi, nessuna morte sarebbe passata senza mobilitazione. Un anno dopo manteniamo fede a questa promessa: scendiamo in piazza per non lasciare che queste morti passino nel silenzio, costruiamo percorsi di solidarietà e lotta in un mondo di lavoro sempre più precario e sottopagato.
UNIAMOCI E ORGANIZZIAMOCI PER NON CONTINUARE A MORIRE DI PROFITTO: A CONDIZIONI DI MORTE NON SI DEVE LAVORARE!
Promosso da Rete Lotte Sociali MB (Arci Scuotivento, CUB Confederazione Unitaria di Base, FOA Boccaccio 003, S.I. Cobas, USB Unione Sindacale di Base)
Ottobre 2023: il Boccaccio occupa temporaneamente l’area di Via Salvo D’acquisto, una TAZ realizzata in collaborazione con collettivi provenienti da altri paesi d’Europa per dare forma alla prima edizione del festival internazionale B2M, 24 ore di laboratori politici e musica in uno spazio trasformato in arena collettiva.
Da quella prima edizione del 2023, il cammino non si è fermato: oggi partecipiamo al percorso nelle nuove date di Berlino e Berna, nel segno della costruzione di legami duraturi tra collettivi e spazi liberati.
B2B cresce in maniera corale, con eventi concepiti e organizzati insieme da diversi collettivi.
B2B è un festival internazionale e itinerante, che nasce per aprire spazi di incontro, scambio e solidarietà tra collettivi autogestiti. Una rete in movimento che unisce politica, assemblee, sperimentazione artistica, concerti e feste, dando vita a nuove connessioni e infrastrutture di resistenza.
Nel 2023 i grandi temi erano occupazione e repressione, con un confronto sulle pratiche di autogestione e di resistenza nei diversi contesti nazionali. Nel 2025, invece, l’urgenza è riconoscersi e rinsaldare ciò che tiene unite le nostre esperienze: un piano comune che mette al centro l’internazionalismo del movimento antifascista, l’alfabeto condiviso delle nostre lotte e la solidarietà alla resistenza palestinese.
BERLINO
12 Settembre – Køpi Concerti & live performances, a partire dalle 16
13 Settembre – SFE Workshop & dibattiti, a partire dalle 12
“Prime suspect, Antifa Ost’?” – Aggiornamenti su come gli stati tedesco e ungherese collaborano per smantellare la resistenza militante al neo-fascismo. “Updates from the West Bank” – Proiezione del documentario “The Settlers” (Louis Theroux, 2025) e confronto su esperienze di resistenza quotidiana nei territori occupati in Cisgiordania.
Sabato 6 Settembre scenderemo in piazza contro lo sgombero del Leoncavallo per rivendicare lo strumento dell’occupazione e perché crediamo che difendere la memoria militante del Leoncavallo significhi difendere gli spazi e le lotte di oggi.
L’appuntamento delle 14 a Porta Venezia non può essere sufficiente. Come lotte vive di questa città, vogliamo puntare il dito CONTRO LA CITTÀ DEI PADRONI. Contro la loro arroganza, la loro violenza liberticida, la loro sete di potere e denaro.
Vogliamo dimostrare che Milano non è tutta come vorrebbero loro: una città grigia di cemento, acciaio e vetro, su misura di ricco. La Milano che chiamiamo in piazza è viva, colorata e moltitudinaria. La Milano degli Spazi Sociali, una Milano capace di dire a gran voce e senza timore: “Questa città di chi pensi che sia?”
Occupare spazio nella città di Milano è di vitale importanza, di fronte a un modello di città sempre più escludente, trasformata da decenni di violenza speculativa e rincaro degli affitti, di grandi eventi e ora accelerato dalle prossime Olimpiadi invernali. Di fronte all’uso delle zone rosse, dei CPR, dei rimpatri, dello sfruttamento per espellere a colpi di profilazione e classismo le persone razzializzate e marginalizzare.
Occupiamo spazio per evidenziare le responsabilità del governo Meloni, oltre che della Giunta Sala e di tutte le Giunte del Mattone, un governo che muove un attacco frontale contro le essenziali esperienze di lotta sociale e autonoma, unico soggetto reale in grado di proporre un’alternativa concreta a un mondo fatto di sopraffazione e soprusi.
Occupiamo spazio, allora, per fermare la violenza della Destra, della Guerra, del Colonialismo, del liberismo estrattivista che in tutto il mondo incontrano fronti di Resistenza.
Occupiamo spazio per lottare per il diritto alla casa, davanti ad affitti insostenibili e abitazioni prive di dignità. Per denunciare chi ha svenduto le case popolari, dall’alto della sua poltrona a Regione Lombardia o in MM, e non ha intenzione di assegnare quelle esistenti.
Occupiamo spazio contro il “Modello Milano” della giunta Sala e delle giunte precedenti, che porta avanti la speculazione e la rendita trainato da tangenti e bustarelle.
Occupiamo spazio contro la militarizzazione delle nostre città, e contro un governo che vuole gestire i bisogni sociali con la repressione ed il DL Sicurezza, criminalizzando chi rivendica diritti e lotta per una vita degna per tutt3.
Occupiamo spazio per socializzare stare insieme e praticare sport, senza dover sempre spendere soldi, senza essere serviti e servire, ma costruendo comunità autogestite, dove chiunque si possa mettere in gioco, dare una mano o ricevere aiuto.
Occupiamo per sottrarre spazio e soldi ai padroni della Città, che lucrano sugli affitti brevi e privatizzano la Città Pubblica, contribuendo alla metropoli vetrina del turismo di lusso e della rendita.
Occupiamo spazio autonomo da partiti e da poteri che, invece di combattere, lo sfruttamento, il razzismo, la violenza di genere e la trasformazione dei nostri territori in merce da cui escluderci.
Occupiamo spazio per parlare di lotta anticoloniale, in tutte le lingue in cui vogliamo farlo.
Occupiamo spazio per organizzare la solidarietà attiva alle resistenze del mondo, a partire dalle lotte per la liberazione della Palestina: finche la Palestina non sarà libera, nessun@ lo sarà.
Occupiamo spazio per ballare, ma sopratutto vivere ed esistere senza essere molestat3, drogat3, stuprat3.
Occupiamo il presente che ci vogliono sottrarre, per determinare il nostro futuro nel segno della solidarietà e dell’accoglienza, del mutuo aiuto e della comunità.
Occupiamo contro la città dei padroni.
Occupiamo per costruire una città diversa, una alternativa reale; occupiamo affinché tutt3 possano vivere bene.
Qui siamo e qui restiamo.
Spazi sociali occupati e di alternativa culturale
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MONZA – Giardini pubblici di San Rocco (in caso di maltempo l’iniziativa si terrà presso il Circolo di viale Libertà 33)
PALESTINA – Resistenza & solidarietà
Dalle ore 18.30 APERITIVO a sostegno dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane TESTIMONIANZE dalla carovana solidale di West Climbing Bank (aprile 2025) COLLEGAMENTO VIDEO con la Global Sumud Flotilla
La politica sionista mette in mostra giorno dopo giorno il proprio volto programmaticamente spietato: immagini e statistiche sempre più drammatiche ridefiniscono quotidianamente il limite raggiunto dall’arroganza sionista, tanto che il lessico a nostra disposizione sembra aver esaurito le possibilità per raccontare ciò che sta accadendo a Gaza, in Cisgiordania e nei territori occupati.
In questo contesto diritto e istituzioni internazionali hanno fallito miseramente nel tentativo di arginare le scelte del governo israeliano, ma ovunque si moltiplicano iniziative autorganizzate a sostegno del popolo palestinese, esorcizzando il sentimento di impotenza di fronte alla catastrofe in atto.
Riteniamo importante condividere anche sul nostro territorio questo genere di esperienze come antidoto alla rassegnazione e all’abitudine, ribadendo l’urgenza di sostenere con il medesimo impegno sia le prospettive di carattere umanitario sia l’azione politica a sostegno dell’organizzazione della Resistenza palestinese, per una Palestina libera dal fiume fino al mare.
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