Oggi Bahar Kimyongur sarebbe dovuto intervenire a Monza presso la FOA Boccaccio 003 per discutere con le compagne e i compagni presenti della repressione poliziesca che ha subito negli anni, della strategia turca in Medioriente, di quanto sta accadendo in Siria e della sua esperienza di esule. Non appena toccato il suolo dell’aereoporto di Orio al Serio (BG) è stato invece prelevato e portato in Questura a Bergamo, da cui poi è stato trasferito al carcere cittadino. Esprimiamo lui tutta la nostra solidarietà e vicinanza, mentre a chi si è mosso per zittire un importante voce del dissenso turco in Europa va il nostro biasimo e la nostra rabbia.
Le conseguenze non tarderanno a venire. In Italia e in Europa già voci di condanna si stanno sollevando, chiedendo una mobilitazione quotidiana fino a che Bahar non torni libero -di viaggiare, di parlare, di abbracciare famiglia e compagni- indirizzata ai mandanti e agli esecutori di questo rapimento: il clerofascista stato turco che ha fatto pressioni politiche, la NATO che ha monitorato e lo stato italiano che ha eseguito l’ordine di cattura.
Proprio verso questi soggetti si chiede di indirizzare le forme della mobilitazione e lo faremo con determinazione già questo sabato a Milano alle 15.00 in via Larga 19, presso il consolato turco, nonché Ente del turismo e sede della Turkish Airlines

Appello alla mobilitaziopne per la libertà immediata di BAHAR Continua a leggere→