Questa mattina, 23 Febbraio, abbiamo impedito un tentativo di sgombero di un appartamento nelle case ALER via Debussy 4 a Monza.
Questa mattina, 23 Febbraio, abbiamo impedito un tentativo di sgombero di un appartamento nelle case ALER via Debussy 4 a Monza.
LA F.O.A. Boccaccio partecipa alla settimana NOTAV milanese, chiedendo con forza la scarcerazione di tutti gli arrestati del movimento NOTAV.
Venerdì 17 concerto gratuito in piazza XXIV maggio a Milano, dalle h 19
Sabato 18, CORTEO con concentramento ore 14 Stazione Centrale Milano
(e preconcentramento brianzolo in stazione FS a Monza alle 13, lato Binario 7)
Hanno avuto grande eco le azioni giudiziarie che hanno coinvolto politici locali e regionali di ogni
colore, accusati di corruzione, bancarotta, falso in bilancio e quant’altro.
Come spesso accade, a queste seguono campagne mediatiche che durano il tempo di una notte e che
canalizzano l’attenzione sul politico di turno, con l’effetto di sbattere il “mostro” in prima pagina,
magari a seguito di qualche arresto eclatante.
Continuano a sopraggiungere messaggi di solidarietà per quanto avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 febbraio. Ringraziando tutt* (compagn*, centri sociali, associazioni, partiti e sindacati) per la vicinanza, proseguiamo nella pubblicazione dei testi sul nostro blog.
Ex lavoratori Yamaha Lesmo
Carissimi amici e compagni del Foa Boccaccio,
abbiamo saputo del vile ed ignobile atto vandalico e squadristico subito in questi giorni.
Questo vile gesto colpisce non solo voi, in prima persona, ma tutte le persone CIVILI e con radicati valori antifascisti, sociali e morali.
Chi Vi ha colpito non ha fatto altro che risvegliare ulteriormente
la volontà di NON ACCETTARE intimidazioni e soprusi.
La libertà di pensiero e di parola, così duramente e faticosamente conquistata con la Resistenza partigiana, va difesa e tutelata e non zittita con gesti vergognosamente “anonimi”.
Solidali con voi e con quello che fate per la “nostra” Brianza. Un abbraccio.
Gli ex-lavoratori e lavoratrici della Yamaha Motor Italia
SOS Fornace
Tra venerdì e sabato scorso, al calar delle tenebre, come usano fare i vigliacchi che non hanno il coraggio o la possibilità di rivendicare pubblicamente le proprie azioni agendo alla luce del sole, un gruppo di neofascisti ha deturpato le mura esterne della FOA Boccaccio di Monza con svastiche, crochi celtiche e scritte ingiuriose verso la memoria dei due valorosi antifascisti monzesi ritratti: Enrico Bracesco (a cui è intitolato il campo di calcio del Boccaccio), operaio della Breda deporato dai nazisti per la sua attività antifascista e ucciso in un campo di concentramento in Germania, e Salvatrice Benincasa, coraggiosa partigiana uccisa dai fascisti a Monza dopo una notte di torture. Continua a leggere
Lunedì 13 febbraio 2012, ore 17, presso la lapide commemorativa dedicata a Gianni Citterio (piazza Citterio, Monza), ANPI di Monza e F.O.A. Boccaccio 003 inaugurano, nell’ambito del progetto STORIE E VOLTI RIBELLI. MONZA 1943-1945 il pannello informativo dedicato a Gianni Citterio, figura centrale della Resistenza monzese.
Incolliamo qua di seguito alcuni dei tanti messaggi di solidarietà pervenuti in seguito all’imbrattamento dei murales esterni della F.O.A. Boccaccio, il taglio delle gomme delle auto e il tentativo di incendio messi in atto da mano neofascista nella notte tra il 10 e l’11 febbraio.
ANPI Monza
Anche da morti i partigiani ci ricordano la libertà. Continua a leggere
Sabato 18 a Milano si svolgerà un corteo cittadino in solidarietà con i
26 attivisti No Tav arrestati il 26 Gennaio. Non vogliamo entrare nello
specifico dei reati contestati e non saremo di certo noi a reiterare il
meccanismo di condanna preventiva che ci è stato proposto dalla stampa
in questi giorni. Crediamo che questa operazione della magistratura sia
invece mirata a reprimere la possibilità di esprimere dissenso ed
opposizione ai progetti che quotidianamente devastano e saccheggiano i
nostri territori. Continua a leggere
Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio sono stati imbrattati con svastiche, croci celtiche e scritte ingiuriose i murales dedicati al deportato Enrico Bracesco (ucciso dai nazifascisti nei campi di concentramento nel dicembre 1944) e alla partigiana Salvatrice Benincasa (uccisa a Monza dopo notte di torture il 17 dicembre 1944). Oltre a questo sono state tagliate le gomme a tutte le autovetture presenti fuori dallo spazio di via Rosmini, autovetture di proprietà sia degli occupanti che degli abitanti del palazzo antistante.
E’ stata rinvenuta in prossimità dell’ingresso del centro sociale una bottiglia incendiaria che per fortuna, usata maldestramente, non ha provocato danni.
La coincidenza di questo atto con il Giorno del Ricordo non è assolutamente casuale: da anni a Monza la celebrazione dei martiri delle Foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia è una delle poche occasioni in cui rigurgiti neofascisti trovano modo e legittimazione istituzionale nel palesarsi in città. Ricordiamo in particolare la parata nazifascista del 10 febbraio 2007 e diverse altre iniziative messe in campo da fantomatiche associazioni culturali che strumentalizzano la ricorrenza per legittimare la diffusione di un pensiero revisionista. La coincidenza non è dunque casuale e l’episodio si somma ad altri avvenuti in questi giorni, come ad esempio l’aggressione da parte di Forza Nuova nell’ambito della mostra sulle Foibe organizzata dal Consiglio di Zona6 a Milano.
L’episodio di stanotte è frutto di una pesante frustrazione politica, infamia umana e codardia, elementi che accomunano da dieci anni a questa parte i gruppuscoli di neofascisti che si sono formati, sciolti, rinominati, rimpastati, ricollocati nel panorama politico monzese alla disperata ricerca di un’agibilità che non sono riusciti a ritagliarsi neanche con i significativi appoggi politici (presidenza della provincia su tutti). In dieci anni ne abbiamo visti passare tanti: Progetto Zero, Compagnia Militante, Ass. Lorien, Forza Nuova, oggi Lealtà Azione, Leone Crociato, etc…una galassia di sigle che hanno fatto della xenofobia e del revisionismo storico i propri valori fondanti e della nostalgia del Fascismo la “musa” ispiratrice del proprio operato.
E’ chiaro che tali soggetti identifichino nel Boccaccio una realtà nemica e ostile, non soltanto per il costante lavoro di inchiesta sulla strumentalizzazione della ricorrenza (vedi dossier del febbraio 2008, Quando il Giorno del Ricordo si trasforma nel Giorno dell’orgoglio fascista): la nostra esperienza si costruisce in dieci anni di attività politica e sociale che fa dell’antifascismo e dell’antirazzismo due capisaldi; lo spazio di via Rosmini 11 è oggi più che mai operativo nel recupero della memoria storica cittadina, uno spazio che vive ed è punto di riferimento per migliaia di giovani del territorio. Il successo e il radicamento di questa esperienza, dovuto alla crescente collaborazione con il quartiere e con tanti altri soggetti cittadini (studenti, comitati, comunità migranti, lavoratori), alimenta la frustrazione citata precedentemente.
Senza alcun vittimismo denunciamo quanto avvenuto stanotte perché sia evidente a tutti la matrice dell’atto e lo stretto collegamento con la strumentalizzazione che l’estrema destra mette costantemente in atto sul Giorno del Ricordo. Non sono tuttavia queste operazioni in grado di intimidirci, anzi, alimentano la determinazione con cui quotidianamente combattiamo contro ogni rigurgito fascista. Già da lunedì 13, ore 17, in piazza Citterio, saremo di nuovo in piazza insieme all’A.N.P.I. in un’iniziativa pubblica per commemorare il partigiano Gianni Citterio (medaglia d’oro al valor militare), morto in combattimento a Megolo il 13 febbraio 1944: l’iniziativa prevede l’inaugurazione di un pannello informativo sull’esperienza di una delle figure centrali della Resistenza monzese. Questa provocazione trova quindi una risposta immediata nel naturale operato quotidiano del collettivo, ma in futuro altri atti simili potranno generare risposte differenti, mirate a sottolineare direttamente le responsabilità politiche degli esecutori materiali o dei loro mandanti.
Un’ultima cosa importante: i murales dedicati a Bracesco e Benincasa sono stati immediatamente ripristinati e chiudiamo questo comunicato con le parole che gli artisti hanno voluto dedicare alla giornata di oggi:
FASCI INFAMI, I NOSTRI COLORI CONTRO IL VOSTRO CUORE NERO.
11 FEBBRAIO 2012
F.O.A. Boccaccio 003
Via Rosmini 11
Monza
boccaccio.noblogs.org