FREE PALESTINE! Presidio a Monza

Venerdì 20 ottobre 2023
MONZA, Largo Mazzini

STOP OCCUPATION!
STOP BOMBING GAZA!
FREE PALESTINE!

A partire dalle ore 18.00 presidio in solidarietà con il popolo
palestinese con testimonianze, interventi dei Giovani Palestinesi
d’Italia e presentazione del fumetto “Tracciato Palestina. Racconto di
viaggio in Palestina” (Autoproduzioni FOA Boccaccio 003, anno 2023).

“L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace”

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B2M / Grazie e alla prossima!

Il B2M Festival si è concluso con un successo di partecipazione, con oltre 600 persone presenti alla giornata organizzata insieme ai collettivi di Berna e Berlino, a cui vanno i nostri sentiti ringraziamenti per l’impegno e la collaborazione nella costruzione dell’iniziativa.
L’occupazione temporanea di via Salvo D’Acquisto si è inserita nella mobilitazione permanente per tornare presto ad avere una sede fisica per la FOA Boccaccio, un percorso di lotta che si alimenta di momenti di condivisione significativi come quelli di sabato scorso e che si rilancerà nelle prossime settimane con nuove importanti iniziative pubbliche.

Qui di seguito il volantino distribuito all’ingresso del Festival.

B2M FESTIVAL / Un nuovo passo per riprenderci il Boccaccio insieme!

La nostra voglia di aggregazione e autogestione non è stata spenta dagli sgomberi di Via Timavo 12 e Via Val d’Ossola 4. Fin da subito avevamo dichiarato che, anche in assenza di un posto fisso, avremmo rispettato la nostra programmazione, a costo di occupare vie, piazze, parchi. E così è stato.

B2M FESTIVAL da semplice happening culturale è diventato una t.a.z. – “Temporary Autonomous Zone”, un potente atto politico, un momento di riappropriazione collettiva di una fetta di città, un’occasione per creare nuove alleanze e rafforzare la nostra comunità: in questa lunga giornata ci confronteremo sul significato della pratica dell’occupazione e sulle politiche repressive che subiamo sia a livello locale (sgomberi e polizia ovunque) che nazionale (decreto anti-rave), daremo voce a forme artistiche diverse, balleremo in uno spazio liberato dalle logiche del consumo.

B2M è quindi un pezzo del percorso di lotta per riconquistare presto il Boccaccio, in continuità con le ultime occupazioni, l’assemblea e il corteo di mercoledì 27 settembre, in cui abbiamo ribadito che è urgentissimo battersi per uno spazio sociale autogestito in un territorio che non offre possibilità di socialità libera, di espressione artistica e culturale, luoghi sicuri per le soggettività LGBTQ+ e razzializzate.

B2M è un ulteriore messaggio a chi governa questa città, per ribadire il nostro rifiuto al modello di città esclusiva, securitaria e votata al profitto che il Sindaco Pilotto sta adottando in continuità con le amministrazioni precedenti. Questa città ricalcata sulle esigenze di ricchi imprenditori, palazzinari, forze dell’ordine ci fa schifo: da vent’anni lottiamo perché Monza abbia i suoi spazi di libertà e, oltre a questo, un luogo in cui costruire insieme il nostro punto di vista su ciò che ci circonda. Non siamo “soltanto” uno spazio, siamo un progetto politico aperto a tuttə, un’ampia comunità solidale in cui ogni persona porta il proprio contributo per cambiare lo stato delle cose, perché non esistono soggetti passivi nella lotta.

B2M è allora un’ulteriore occasione per chi partecipa di prendere una posizione e di entrare a fare parte di questo progetto: verranno presto nuove mobilitazioni e avremo bisogno di tuttə voi, ma già ora puoi decidere da quale parte stare.

Se nel deserto o dove c’è vita.

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Intifada fino alla vittoria

INTIFADA FINO ALLA VITTORIA
Al fianco del popolo palestinese, contro l’oppressione di Israele

Martedì 10.10.23 ore 17.30 / Piazza dei Mercanti PRESIDIO
Sabato 14.10.23 ore 14.30 / San Babila CORTEO

Uccisioni, rapimenti, carcerazioni, soprusi e vessazioni arbitrarie da parte di coloni ed esercito israeliano costituiscono da decenni la quotidianità del popolo palestinesi: questi episodi si consumano nel silenzio dei media e dei governi occidentali, oggi complici di Benjamin Netanyahu, sionista insediatosi per l’ennesima volta a capo dell’esecutivo israeliano nel dicembre 2022.
Fra le prime decisioni dell’esecutivo di Netanyahu ci sono state la legalizzazione di nove colonie israeliane in Cisgiordania e l’approvazione della costruzione di nuove colonie, palesando così la propria matrice sionista. Oltre a questo è doveroso ricordare che nel 2023 si registra il record di vittime palestinesi nei territori occupati, con oltre 200 uccisioni da gennaio a settembre. A tutto questo si somma la gravissima crisi economica della Striscia di Gaza, in cui le politiche vessatorie di Israele incidono drammaticamente sull’approvvigionamento di viveri, medicinali ed utenze, rendendo impossibile la vita a più di 2 milioni di palestinesi.
Una sterminata letteratura di inchieste giornalistiche, testimonianze, report di ONG (ma anche di osservatori ONU) costituisce un imprescindibile riferimento nell’interpretare quanto sta accadendo in queste ore, per non cedere alla vergognosa narrazione mainstream, in cui l’esibizione della sofferenza dei “civili israeliani” e la retorica delle “vittime innocenti” celano 70 anni di verità storica e, cosa ancor più grave, preparano il terreno alla devastante operazione militare con cui Israele si prepara a vendicare l’accaduto.
Inquadrato in questo contesto, l’attacco delle milizie palestinesi non si può in alcun modo configurare come atto “terroristico”, bensì rappresenta un disperato atto di resistenza nella lotta di liberazione e decolonizzazione della Palestina dall’oppressione israeliana.
A noi quindi il compito di chiamare le cose con il proprio nome e proseguire, ora più che mai, nel percorso che da vent’anni ci vede legati a progetti di solidarietà internazionalista con il popolo palestinese.
Invitiamo tuttə a prendere parte alle mobilitazioni di Milano, in attesa settimana prossima di costruire un momento di piazza anche nella nostra città.

#FreePalestine #StopOccupation

FOA Boccaccio 003

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Assemblea pubblica su urbanistica a Monza

Giovedì 12 ottobre 2023 il Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati di Monza organizza un’assemblea pubblica per fare il punto sulla grave situazione urbanistica monzese, con particolare riferimento alle numerose vertenze aperte sul territorio. Interverremo anche noi, portando nuovamente all’attenzione l’inadeguatezza dell’attuale Giunta a far fronte alle sfide per una città meno inquinata ed escludente, a partire proprio dall’accanimento repressivo nei confronti della FOA Boccaccio, i cui progetti di autorecupero di aree dismesse costituiscono un modello vincente di lotta alla speculazione.

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A molto presto

Dopo lo sgombero di martedì 26, mercoledì sera abbiamo portato i nostri corpi e le nostre voci nel centro di Monzafuori dal palazzo del ComuneCon rabbia e determinazione un’assemblea di quasi 150 persone si è espressa sull’impronta repressiva che Giunta e Polizia hanno dato al governo del territorio, sulle esigenze e i desideri di chi vive realmente questa città e sulla volontà di cambiare radicalmente lo stato di cose presente.

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NUOVO SGOMBERO DELLA FOA BOCCACCIO, SI TORNA IN PIAZZA!

Alle 6 di questa mattina la Questura di Monza ha sgomberato gli stabili di via Val d’Ossola 4, occupati giovedì scorso dal collettivo della FOA Boccaccio: camionette, Digos e un’autoscala dei pompieri hanno raggiunto l’area mentre un gruppo di compagn* era presente sul posto ai fini di presidiare la nuova occupazione. 

È stato possibile appurare ancora una volta lo strumentale utilizzo della scusa del cosiddetto “ammaloramento” degli edifici e della presenza di amianto per procedere allo sgombero, assistendo quindi a una sorta di replica di quanto avvenuto in via Timavo 12.

Questo ritornello suona ormai ridicolo: in vent’anni di storia abbiamo sempre dimostrato la capacità politica e organizzativa necessaria a trasformare spazi dismessi in luoghi sicuri e, allo stesso tempo, pulsanti di attività, mettendo in campo competenze ed energie per prenderci cura degli spazi occupati: via Val d’Ossola è stato solo l’ultimo esempio di questo percorso, con i primi giorni di occupazione che hanno visto decine di monzesi sporcarsi le mani per innescare il processo di autorecupero.

L’intervento della Polizia, guidato da Marco Ordorisio, un Questore dalle comprovate manie di protagonismo, non è rivolto “a tutelare la salute pubblica”, bensì punta a risolvere militarmente la questione dell’esigenza di spazi di libertà sul territorio, in sintonia con le recenti disposizioni del primo ministro Piantedosi su sgomberi e occupazioni.

Tutto si consuma nel silenzio assordante di una Giunta Comunale completamente scollegata dalle esigenze del tessuto sociale cittadino, in primis della sua componente giovanile, continuamente repressa e controllata attraverso le politiche iper-securitarie adottate sul territorio. Una Giunta Comunale incapace di esprimere un pensiero sugli sgomberi avvenuti questi mesi e che nasconde le proprie responsabilità dietro una delega “tecnica” alla Questura.

Analisi più approfondite sull’accaduto saranno condivise prossimamente, ma ora è importante ribadire la nostra intenzione di proseguire nelle iniziative, forti dell’entusiasmo catalizzato in questi giorni, rilanciando per domani, MERCOLEDI 27 SETTEMBRE 2023, una grande assemblea pubblica in Piazza Trento e Trieste, alle ore 18.30, sotto il Comune.

Portiamo in piazza le nostre istanze e costruiamo insieme risposte adeguate al grave clima repressivo in atto.

Monza, martedì 26 settembre 2023

FOA Boccaccio 003

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Assemblea pubblica in via Val d’Ossola

Mercoledì 27 settembre 2023 ore 18.30
FOA BOCCACCIO 003
via Val d’Ossola 4

IDEE E PROGETTI X VIA VAL D’OSSOLA 4
Assemblea pubblica

I primi giorni di una nuova occupazione sono un’occasione
straordinaria per toccare con mano il valore dell’autogestione: si
percepisce il fermento delle idee, mentre mani e braccia si danno da
fare, si colgono entusiasmo e curiosità negli sguardi di tanti
volti nuovi.
Anche in via Val d’Ossola stiamo assistendo al naturale processo di
coinvolgimento che la nascita di un nuovo spazio sociale è in grado di
innescare, soprattutto in una città avara di possibilità aggregative
come Monza.
Giunge ora il momento di sedersi insieme e prendersi il
tempo giusto per scambiare punti di vista, idee progettuali e
considerazioni su quello che vogliamo costruire in questo luogo.
Per questo motivo vi invitiamo mercoledì 27 settembre a un primo
momento di confronto sul futuro della nuova occupazione monzese: vi
aspettiamo!

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Il Boccaccio rioccupa!

Un’altra spina nel fianco.

Oggi ci siamo presə una nuova casa!

Dopo lo sgombero di Via Timavo 12, abbiamo scelto di non soccombere alla rassegnazione né di cedere alle logiche del profitto di una città sempre più simile a una vetrina a uso e consumo di turisti e ricchi, inaccessibile quindi a moltissime persone che la abitano e attraversano.

Pensiamo sia indispensabile, a Monza come ovunque, avere spazi in cui le relazioni non siano mediate dalla speculazione, dal consumo e dalla competizione e non solo luoghi in cui è netta la divisione tra chi vi può accedere “liberamente” e chi invece ne è esclusə.

È ormai squarciato il velo di ipocrisia di una giunta cosiddetta progressista che si dice attenta ai bisogni giovanili ma nella realtà continua a reprimere e controlla aree chi semplicemente passa il tempo nelle strade, nelle piazze o nei parchetti con chi desidera.

Ed è proprio il desiderio che ci anima, quello di lottare e allearci con altri corpi per costruire la città che vogliamo, quella di cui abbiamo bisogno. Per riuscire a respirare in una città soffocante.

Non scenderemo a patti con questa città e ancor di più con questo governo che non ci ritiene decorosə, che partorisce politiche securitarie e discriminatorie.

Ci prendiamo insieme i nostri spazi e tempi per autorganizzarci, condividendo necessità e sogni.

Come da vent’anni, saremo la loro fastidiosa spina nel fianco. Aspettiamo da subito in via Val D’Ossola 4 chi vuole supportarci e affondare con noi nuove radici in questa occupazione.

 

Prossimi appuntamenti:

 

– Venerdì 22 dalle 10:30 inizio giornata di lavori collettivi per prenderci cura dello spazio e scambiare due chiacchiere.

 

– Sabato 23 dalle 18: Aperitivo a sostegno di prigionierə politichə palestinesi. A seguire presentazione del progetto West Climbing Bank e di Tracciato Plaestina, racconto di viaggio in Cisgiordania con Elena Mistrello.

 

 

Foa Boccaccio 003

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B2M FESTIVAL

Occupata l’area di via Salvo d’Acquisto 4 a Monza: parte il B2M festival, vi aspettiamo!

* SAVE THE DATE – 7/8 Ottobre 2023*

L’estate sta finendo, ma non finisce la nostra voglia di aggregazione e autogestione. Ci prepariamo ai mesi autunnali con il secondo evento della serie B2M, insieme al Tripity Kollektiv di Berna e ad alcuni collettivi di Berlino.
Ad Agosto ci siamo trovati insieme nella capitale svizzera per la prima data del festival: lì abbiamo scambiato idee, opinioni ed esperienze, e abbiamo festeggiato con arte, musica e performance teatrali.
Ci troviamo ora al secondo momento di incontro culturale e politico che si terrà a Monza il 7-8 Ottobre 2023.
Questo evento vuole essere un’occasione di scambio e connessione internazionali per tutte le realtà e le individualità politiche monzesi che attraversano e sostengono la FOA Boccaccio e gli spazi occupati. I proventi dell’evento verrano utilizzati per fronteggiare la forte repressione che colpisce i movimenti politici.
Vi aspettiamo da Sabato 7 a Domenica 8 Ottobre per dibattiti politici, graffiti jam, concerti, dj set, sport popolare ed esposizioni artistiche.

Stay tuned…

LEGGI E PARTECIPA ALLA CALL FOR ARTIST

CAN’T BE, WILL BE

Call for Artists

“Io che nulla amo più dello scontento per le cose mutabili,
così nulla odio più del profondo scontento per le cose che non possono cambiare.”– Bertolt Brecht.
Dove si trova il confine tra le cose mutabili e le cose che non possono essere cambiate? Non è forse questo confine esso stesso mutevole? Le nostre vite sono ampie distese di desiderio, oscillano tra fantasmi e minacce di ciò che non può essere e promesse di ciò che può essere sognato, creato e conquistato. Ma fino a che punto il desiderio è una forma di potere? Come lo attuiamo? Chi sono i suoi soggetti?
Il nostro desiderio
rifiuta,
è cosmico,
getta ombre,
è errore,
sono corpi affamati,
è pelle,
è virus,
mobilizza,
è comunità,
contiene molteplicità,
è remix,
è orizzonte,
lega,
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Monza 1943-1945

Inauguriamo oggi, con le parole di Gibi Stucchi, storica figura della Resistenza monzese, un progetto narrativo dedicato ai fatti che, a partire dall’8 settembre di ottant’anni fa, condussero l’Italia e anche la nostra città nel pieno della lotta contro Fascismo e Nazismo.

Protagonista di questo racconto sarà Monza e la sua popolazione: cosa è stata la Resistenza qui, nelle nostre strade e nei luoghi anche lontani in cui donne e uomini monzesi decisero di dare forma alla propria attività partigiana?

Chi erano Giovanni Battisti Stucchi, Elisa Sala, Gianni Citterio, Enrico Bracesco e quelle numerose altre decine di persone che nella nostra città, ciascuna a suo modo, si organizzarono clandestinamente nel percorso di lotta che portò alla Liberazione?

Fino al 25 aprile 2025 avremo tempo e modo di scoprire vicende e personaggi, seguendo passo a passo lo sviluppo del movimento antifascista dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.

Sentiamo oggi più che mai, nel grave clima di revisionismo storico e nell’ormai naturale assenza della testimonianza diretta di chi ha vissuto l’esperienza resistenziale, l’urgenza di costruire un modello narrativo efficace e politicamente valido, basato su documenti ufficiali, materiali d’archivio, ricerche storiche e testimonianze dirette (inedite e non), ma anche iniziative e momenti di incontro nei luoghi simbolo della lotta partigiana.

Questo progetto non ha ancora un nome e un’identità precisa, tutto prenderà forma gradualmente nel corso dei prossimi mesi, aprendosi anche a suggerimenti, integrazioni e collaborazioni con altri soggetti che sul territorio, da sempre, sono impegnati nella valorizzazione della memoria resistenziale.

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8 settembre 1943

Dopo anni di guerra fascista che avevano messo in ginocchio il Paese, Pietro Badoglio, diventato primo ministro il 25 luglio in seguito alla deposizione di Mussolini, firma l’armistizio con gli Alleati. Si prepara l’invasione da parte delle truppe naziste, ex alleate: l’Italia vive ore di stasi drammatica, in attesa degli eventi, con l’esercito privo di ordini. Il re Vittorio Emanuele III fugge codardamente con la propria famiglia a Brindisi. Il movimento antifascista comprende che è il momento di passare rapidamente all’azione, prima che la situazione precipitasse.

“A Monza il gruppo storico dell’antifascismo cittadino sta guidando il primo tentativo di ribellione. Dal Palazzo municipale, dal versante di piazza Carducci, Gianni Citterio, comunista, affiancato dai socialisti Fortunato e Carletto Casanova, sta arringando la popolazione invitandola a non recepire passivamente gli eventi, ma a schierarsi contro l’eventuale ritorno fascista e il sicuro occupante nazista. Davanti al Motta intanto, un altro vecchi antifascista, Antonio Gambacorti Passerini, seduto ad un tavolino, raccoglie adesioni per la Guardia Nazionale. Terminato il comizio, Citterio si reca a chiedere armi ed aiuto al comandante della caserma Pastrengo di via Lecco. Costui però oppone un netto rifiuto, con un atteggiamento in linea con i suoi colleghi del resto d’Italia. Tuttavia lascia caricare su un automezzo qualche fucile modello 91 e qualche cassa di munizioni. I patrioti col carico d’armi decidono di lasciare Monza, ormai i tedeschi sono alle porte. Ci si avvia verso Valmadrera e poi al Resegone, alla Capanna Stoppani, su in montagna, la prima culla della Resistenza”.

da Pietro Arienti “La Resistenza in Brianza 1943-1945” (Bellavite Editore)

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Occupazione nazista di Monza

Il 14 settembre 1943 Monza è completamente occupata dai nazisti: coprifuoco, divieto di assembramenti, minacciosi proclami affissi ai muri della città chiariscono  rapidamente alla popolazione quale sarà il contesto dopo l’armistizio dell’8 settembre.
La presenza di soldati della Wermacht e di uomini delle SS si fa poi sempre più massiccia: proprio a Monza, in via Verdi, in una delle ville requisite dai nazisti, si installò il capo delle SS di tutto il settore occidentale (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) Willy Tensfeld, insieme a circa trecento uomini, con funzione specifica di repressione antipartigiana.

“Tensfeld era il tipo prodotto dell’ideologia nazista. Uomo dai gesti e dai modi aspri e imperiosi, convinto di rappresentare il mito della razza ariana, cristallina e superiore. Aveva già portato il terrore nelle pianure dell’Unione Sovietica e l’alto incarico era il frutto della grande considerazione di cui godeva presso gli alti comandi delle SS”.

Pietro Arienti “La Resistenza in Brianza 1943-1945” Bellavite Editore

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