Chi nelle strade, chi nei palazzi

CHI NELLE STRADE, CHI NEI PALAZZI
Riflessioni verso l’assemblea pubblica di domenica 14
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URAGANO STREET PARADE è arrivato anche in consiglio comunale e lunedì sera ha creato scompiglio. Se non fosse noiosissimo, suggeriremmo di andarsi a rivedere gli sproloqui di Giunta e consiglieri, in un tragicomico “confronto” tra maggioranza e opposizione durato oltre 90 minuti (!!!). 

Mentre la città soffoca nell’inquinamento, mentre si consuma ogni centimetro di verde, mentre abbiamo guerre alle porte e carovita che morde, sembra che i problemi più grossi di Monza siano proprio il centro sociale e le baby gang (!!!).
Da una parte il consueto parterre di fascisti e postfascisti guidato dall’ex sindaco Allevi, che da vent’anni abbaia contro ogni nostra iniziativa e, come sempre, è pronto a chiedere più polizia e repressione contro i giovani della città. E va bene, questi fascisti erano e fascisti rimangono, quindi nulla di nuovo sotto il sole.
Dall’altra il Sindaco e la sua Giunta, completamente distaccata dalla realtà, totalmente inadempiente sul tema degli spazi di socialità e da due anni appesa alla linea dell’ex magistrato Moccia, assessore alla Legalità e alla Sicurezza. Si continua a blaterare di disagio giovanile e di baby gang, mentre la drammatica assenza di spazi e di iniziative per i giovani non trova neanche spazio nel dibattito. E poi, come un mantra vuoto, come rifugio di fronte alla propria incapacità politica, si resta disperatamente aggrappati al concetto di legalità, quel “valore assoluto” che svuota la politica di senso e salda, in fin dei conti, il punto di vista della “sinistra” a quello dell’opposizione di Allevi & co. 
Insomma tutti uguali. Sono roba vecchia: le loro poltrone, le loro giacche e cravatte, i loro intrallazzi non rappresentano più nessuno. Il grande astensionismo con cui è stato eletto Pilotto dice chiaramente che la cittadinanza monzese non si sente minimamente rappresentata da questa casta, espressione di un sistema di partiti ormai completamente asservito al potere economico e alle lobby di immobiliaristi.
Meno male che ci odiano, che parlano male di noi, che soffrono ogni volta che siamo in strada. Ma è chiaro che non ci attaccano per la scritta sul muro, per la musica ad alto volume, perché “mettiamo a ferro e fuoco” la città, perché siamo come “guerrieri della notte”. No. Da vent’anni siamo la loro spina nel fianco, siamo tra i/le pochə che gli ricordano senza peli sulla lingua quanto siano ipocriti e falsi. Ma soprattutto gli rode vedere che siamo tantə, che URAGANO ha portato in piazza mille persone e che LA VOLPE E L’UVA sarà un’altra occasione per far arrivare centinaia di persone a supportarci.
E che queste iniziative sono solo un esempio di quel modello di città radicalmente diverso che insieme a tuttə voi stiamo provando a costruire da vent’anni con la lotta. Ci vediamo quindi domenica, per proseguire nel nostro percorso comune di confronto e azione dentro alla nostra città.
Vi aspettiamo al NEI domenica 14 aprile: IL RITMO DI MONZA LO CAMBIAMO NOI!
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