sentenza del processo ai 25

qui sotto la sintesi della sentenza e il comunicato stampa di SUPPORTO LEGALE, noi siamo senza parole.

SINTESI UDIENZA SENTENZA PROCESSO AI 25


Il tribunale composto da Devoto, Gatti e Realini ha emesso oggi la
sentenza per il processo contro 25 manifestanti per i fatti del g8.


Di 25 manifestanti, una sola è l’assoluzione.
14 manifestanti sono stati condannati per danneggiamento per i fatti di
via tolemaide: le pene partono da 5 mesi e arrivano a 2 anni e 6 mesi
(solo uno è stato condannato a 5 anni per lesioni all’autista del
defender Filippo Cavataio). Per loro il reato di devastazione e
saccheggio è stato derubricato, e la resistenza alla carica dei
carabinieri è stata scriminata come reazione ad atto arbitrario e di
conseguenza non costituisce reato (in pratica la reazione alla carica
dei carabinieri è stata considerata legittima, ma non i danneggiamenti
successivi).
10 manifestanti sono stati condannati per devastazione e saccheggio per
i fatti del cosiddetto blocco nero: le pene vanno da 6 anni a 11 anni.
Per 4 di loro sono stati chiesti anche 3 anni di libertà vigilata e
interdizione permanente dai pubblici uffici (ovvero dopo aver scontato
la pena dovranno scontare anche 3 anni di libertà vigilata).


Per il capitano Antonio Bruno, il tenente Paolo Faedda, il Primo
Dirigente Angelo Gaggiano, il Primo Dirigente Mario Mondelli è stata
chiesta la trasmissione degli atti per falsa testimonianza.


A parte il pagamento delle spese processuali e di alcune limitate
provisionali, i danni patrimoniali sono stati lasciati a un successivo
giudizio civile. La beffa finale è che in ogni caso sempre in sede
civile saranno da determinare e pagare i danni non patrimoniali – anche
noti come danni di immagine – alla Presidenza del Consiglio (e questi
dovranno pagarli tutti i 24 condannati o quasi).
In pratica la tesi per cui a offendere l’immagine dell’Italia sono stati i manifestanti è stata accolta.

SUPPORTOLEGALE.ORG – COMUNICATO STAMPA
IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO


La sentenza del processo contro 25 manifestanti per gli scontri
avvenuti durante le proteste contro il g8 a Genova, ha deciso qual è il
prezzo che si deve pagare per esprimere le proprie idee e per opporsi
allo stato di cose presenti: 110 anni di carcere. Il tribunale del
presidente Devoto e dei giudici a latere Gatti e Realini, non ha avuto
il coraggio di opporsi alla feroce ricostruzione della storia
collettiva ad uso del potere che i pm Andrea Canciani e Anna Canepa gli
ha richiesto di avvallare.
Anzi, ha fatto di peggio. Ha scelto di sentenziare che c’è un modo
buono per esprimere il proprio dissenso e un modo cattivo, che ci sono
forme
compatibili di protesta e forme che vanno punite alla stregua di un reato di guerra.
Per completare l’opera ha anche fornito una consolazione a fine
processo per i difensori e gli "onesti cittadini", chiedendo la
trasmissione degli atti per le false testimonianze di due carabinieri e
due poliziotti, un contentino con cui non si allevia il peso della
sentenza e il cui senso di carità a noi non interessa.


Il tribunale di Genova ha scelto di assecondare tutte quelle forze
politiche, tutti quei benpensanti, tutti quegli avvocati, che –
coscientemente – speravano che pochi, ancora meno dei 25 imputati,
fossero condannati per poter tirare un sospiro di sollievo, per poter
sapere dove puntare il proprio dito grondante morale e coscienza
sporca. L’uso del reato di devastazione e saccheggio per condannare
fatti avvenuti durante una manifestazione politica apre la strada a
un’operazione pericolosa, che vorrebbe vedere le persone supine alle
scelte di chi governa, inermi di fronte ai soprusi quotidiani di un
sistema in piena emergenza democratica, prima ancora che economica.
Nessuno di coloro che era a Genova nel 2001 e che ha costruito carriere
sulle parole d’ordine di Genova, salvo poi tradirle con ogni voto e
mezzo necessario, ha voluto schierarsi contro questa operazione assurda
e strumentale: nessuno, o quasi, in tutto l’arco del centro sinistra al
governo ha saputo dire che a Genova, tra coloro i quali oggi sono stati
condannati ad anni di galera, avrebbe dovuto esserci tutti quanti hanno
partecipato a quelle giornate.


La stessa cosa è stata portata avanti anche da molti dei movimenti,
e molte delle persone che hanno cercato di sabotare i contenuti della
manifestazione che solo tre settimane fa, il 17 novembre, ha riempito
le strade di Genova: hanno voluto annebbiare le persone su chi fossero
coloro che si battevano per un modello di vita e di società diverso, e
chi difendeva il modello che viviamo sulla nostra pelle tutti i giorni;
hanno voluto confondere le acque, forse perché anche la loro dignità è
confusa. E allora decine di comunicati sulle possibili Commissioni
Parlamentari, sulla Verità e sulla Giustizia, e troppe poche parole su
25 persone che stavano avviandosi a diventare capri espiatori di un
potere che ha avuto paura.
Genova però non si cancella con il revisionismo a mezzo procura, né con
le pelose scelte di comodo e gli scheletri nascosti negli armadi. Le
80.000 persone che lo scorso 17 novembre hanno sfilato per le vie di
Genova, non chiedevano una Commissione Parlamentare, bensì che 25
persone non diventassero il paravento dietro cui seppellire un
passaggio storico scomodo, che ha messo in discussione l’attuale
sistema di vita e di società. Siamo convinti che quelle 80.000 persone
ci ascoltano e non permetteranno a un’aula di tribunale di espropriare
la propria memoria e devastare le vite di 24 persone.
A maggior ragione oggi, con una sentenza che cerca di schiacciarci e
farci vergognare di quello che siamo stati e quello che abbiamo
vissuto, di dipingere quei momenti di rivolta a tinte fosche anziché
con la luce e la dignità che meriterebbero i momenti più genuini che
esprimono la volontà popolare, noi diciamo che non ripudieremo nulla,
che non chiederemo scusa di nulla, perché non c’è nulla di cui ci
pentiamo o di cui sentiamo di dover parlare in termini diversi che del
momento più alto della nostra vita politica.


Noi pensiamo che tutti coloro che erano a Genova dovrebbero gridare:
in ogni caso nessun rimorso. Nessun rimorso per le strade occupate
dalla rivolta, nessun rimorso per il terrore dei grandi asserragliati
nella zona rossa, nessun rimorso per le barricate, per le vetrine
spaccate, per le protezioni di gommapiuma, per gli scudi di plexiglas,
per i vestiti neri, per le mani bianche, per le danze pink, nessun
rimorso per la determinazione con cui abbiamo messo in discussione il
potere per alcuni giorni.
Lo abbiamo detto il giorno dopo Genova, e in tutti questi anni: la
memoria è un ingranaggio collettivo che non può essere sabotato. E per
tutto quello che Genova è stata e ha significato noi non proveremo
nessun rimorso. Oggi, come ieri e domani, ripeteremo ancora che la
Storia siamo Noi. Oggi, come ieri e domani, diremo di nuovo: in ogni
caso nessun rimorso.


SUPPORTOLEGALE
info@supportolegale.org

 

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ancora su genova, come l’abbiamo vista noi

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sabato a genova

mi sembra dica già abbastanza. 

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17/11 TORNIAMO A GENOVA – STAZIONE FS ORE 10:00

*"Da Milano e Lombardia Tornare a Genova *
*con i treni speciali e di movimento. La Storia siamo noi :*

Perché un evento storico come la mobilitazione contro il G8 del 2001,
di straordinaria potenza e di innovazione delle forme di partecipazione
politica, non venga riscritto nelle aule di tribunale.
Per impedire che 25 persone a Genova e 13 a Cosenza paghino,
con secoli di carcere e milioni di euro, la volontà di
rivalsa sul fatto che 300.000 persone scesero in piazza
nel 2001 contro i padroni del mondo.
Perché questi processi con imputazioni assurde e anacronistiche
come il reato di "devastazione e saccheggio" e con le loro
prossime sentenze, non diventino un'ipoteca sulla libertà
di manifestare di tutti i movimenti.
Perché Genova, come nel 2001, si faccia portatrice di un mondo senza
frontiere, contro ogni forma di razzismo, contro politiche securitarie
ed espulsioni di massa che mettono a rischio le libertà di tutti.
Le promozioni di De Gennaro e di molti altri dirigenti delle
forze dell'ordine coinvolti nei fatti di Genova, la sicura prescrizione
dei processi contro i poliziotti imputati per il massacro della scuola
Diaz e le torture della caserma di Bolzaneto, l'archiviazione del
processo per l'omicidio di Carlo Giuliani, così come la bocciatura
della commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'ordine
pubblico in quelle giornate, rappresentano un'ulteriore offesa ai
movimenti e uno schiaffo alla città di Genova.
*Ripartiamo da Genova per mobilitarci contro chi devasta la
nostra storia e saccheggia le nostre vite*.
*Tutti a Genova Sabato 17 Novembre La Storia Siamo noi*
*Treno di movimento da Milano e Lombardia ore 11 Stazione Centrale di 
Milano.*
*Meeting points locali per raggiungere Milano e prendere questo treno : *
*Stazioni FFSS Brescia ore 9,30; Monza ore 10; Magenta ore 11; Pavia ore 
11.30. *
** 
*Altre stazioni per raggiungere in tempo il treno che partirà da Milano :*
*Sondrio ore 9.00; Varese ore 9.45; Saranno ore 10.00; Abbiategrasso ore 
10.00 (bus sostitutivo del treno); Cremona ore 10.15; Como ore 10.30; 
Bergamo ore 10.45*
** 
*Altri appuntamenti per prendere il treno di movimento : ore 10 @ Il 
Molino Via cassarate 8, Lugano.
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C’E’ CHI DICE Gods.



La free free press dei precari e delle precarie torna per lo
sciopero
generale e generalizzato dei sindacati di base del
9novembre007

**** Fuori e Dentro a Questo Numero ****
****
articoli, commenti ed inchieste su: ****

– Il pacchetto in-sicurezza
sociale;
– In difesa del Made in Italy: Pacciani, Franzoni, Bilancia;

Come chiudere un quotidiano calcistico e lasciare i giornalisti in
panchina;
– Tutto sui maiali olimpici in Cina;
– La cospirazione solare
dei precari e delle precarie;
– Si può essere contessa, modella e giornalista
allo stesso tempo?
– Reportage tragicomico del 20 ottobre: "Abbattiamo il
precariato";
– Ritorno a Genova. Togliamoci qualche sasso dalla scarpa;

Professione cecchino: dibattito Placanica – Spagnoli. Terrazzo o
defender?;
Continua a leggere

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venerdì 9 ore 21:30

Sei anni fa eravamo tutti a genova, ora 25 persone prese a caso tra il
milione che eravamo rischiano di passare un pezzo di vita in carcere,

e un altro pezzo a lavorare per pagare la lesa dignità dell’allora
presidente del consiglio.

Noi crediamo che tutto questo sia profondamente ingiusto, perchè in quei
giorni a Genova abbiamo provato a immaginare un mondo diverso,

non a devastare il mondo.

Perchè , come al solito, una giustizia cieca e sorda si accorge soltanto
dei manifestanti, mentre i blindati lanciati a folle velocità contro le
persone diventano semplici cariche,

il reato di tortura non esiste, e anche quando le forze del dis-ordine
vengono portate in giudizio non serve a nulla, tanto la prescrizione è
già qui.

Così il massacro della Diaz non esiste più, Bolzaneto torna ad essere un
luogo qualunque e non il posto in cui la gente veniva torturata e
costretta a cantare "123 viva viva pinochet".

Noi il 17 novembre torneremo a genova, perchè tutto questo non può
succedere come se nulla fosse, perchè non vogliamo continuare ad essere
complici del silenzio che da genova in poi  sta calando su quei fatti.

Perchè noi abbiamo fatto quella storia, e noi dobbiamo raccontarla, non
i tribunali, non altri.

A genova eravamo per cambiare il mondo, magari sbagliando ma facendolo
insieme,

a genova torniamo per riprovarci.

Ci troviamo *venerdì 9 alle 21:30* per parlare insieme a un esponente di supporto

legale dei processi e organizzare la giornata di sabato 17

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10 novembre The Night Of Gods

"The night of Gods" è un'idea nata per sostenere concretamente il progetto
CITY OF GODS: Tutta la città l'ha letto e molti ne hanno parlato. Ha
intrigato chi produce tutti i giorni, per tutto il giorno, cultura,
informazioni, flussi di conoscenza e chi resiste ai riflussi di coscienza.
Ha affascinato quella parte della città che ne ha compreso il senso
profondo. Che non è disposta a rassegnarsi. Che non vuole farsi succhiare
l'anima, farsi stressare i nervi, rovinarsi il fegato, il cervello ed ogni
sentimento. Il tutto rigorosamente al minor prezzo possibile.
"City Of Gods": una free free press, 2 volte free perché non solo è a
distribuzione gratuita, ma è anche e soprattutto libera per quel che
riguarda i contenuti e i modi in cui questi vengono trattati. Continua a leggere
Pubblicato in Eventi | Commenti disabilitati su 10 novembre The Night Of Gods

17 novembre tutti a Genova

Qui sotto l'appello di Supporto Legale ( http://www.supportolegale.org/) per la manifestazione del 17 novembre a Genova, a breve ulteriori aggiornamenti 

LA STORIA SIAMO NOI
Un appello alla mobilitazione di tutti per il 17 novembre

"La storia siamo noi" non è uno slogan. E' un approccio preciso: da un lato la storia sociale, dall'altro la storia del potere. Chi lo ha cantato in questi anni lo ha fatto con l'istinto di chi sa di aver vissuto un pezzo importante della storia, ufficiosa o ufficiale che sia. E lo ha fatto pensando a Genova 2001. Con ogni mezzo necessario.
Dal 21 luglio 2001 in poi la giustizia e la politica hanno cominciato la revisione della storia che ognuno di noi ha vissuto sulla nostra pelle: coloro che si sono ribellati a una certa visione del mondo sono diventati terroristi; coloro che hanno seminato il panico nelle strade di Genova sono diventati i paladini dell'ordine e della giustizia.
Per sei lunghi anni tutto questo è serpeggiato nelle aule di tribunale, mentre la nostra voce collettiva si affievoliva, con un processo di rimozione collettiva che ha fatto sì che in molti dimenticassero che Genova non è stata solo il terrore in divisa, ma anche e soprattutto la forza e l'energia di centinaia di migliaia di persone che almeno per pochi giorni hanno pensato che il mondo potesse essere diverso da come ce lo hanno sempre raccontato e rappresentato.
Per sei lunghi anni il teatrino delle corti penali si è sostituito alla presa di parola delle persone vive, nella convinzione che verità giuridica e
realtà storica in qualche modo convergessero, nella speranza che in qualche modo tutto si sistemasse e non fossero in pochi a pagare la stizzosa vendetta del potere. Continua a leggere

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Proposta indecente: City of gods ti vuole!

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Squat! HC Resistance Fest – II Edizione

 
 

Tutt'altro che due semplici serate di musica – LEGGERE ATTENTAMENTE !!! Continua a leggere

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