COSA C’ENTRA L’AUTORECUPERO con la lotta contro cemento e speculazione.
Domenica #AGISCI, secondo appuntamento di LABYRINTHUS, si concretizzerà in una giornata di lavori di autorecupero dello stabile di via Timavo 12.
Cosa c’entra un’iniziativa di questo tipo con la lotta alle trasformazioni urbanistiche in atto?
1) Occupare un’area abbandonata da decenni, su cui la proprietà si immagina di costruire un quartierino di palazzine di lusso da 3 piani, significa affermare esplicitamente la nostra contrarietà a un modello di sviluppo urbano basato esclusivamente sul cemento e il nuovo residenziale.
2) Innescare un processo di coinvolgimento della comunità per la ristrutturazione degli stabili e la loro riconversione ad attività di stampo aggregativo, costituisce un efficace esempio di partecipazione diretta da parte degli abitanti di una città (nella fattispecie i più giovani) nella ridefinizione di uno spazio proprio a essi dedicato.
3) I processi di autorecupero avvengono in maniera completamente autofinanziata e autorganizzata, sottraendo questo tipo di intervento a meccanismi di valorizzazione economica, che stanno alla base di ogni operazione di speculazione.
Insomma tutti/e ci sporchiamo le mani, ma nessuno/a lo fa per i soldi, bensì per provare a ridisegnare un angolo di città su principi ecologici e solidali. Continua a leggere