03.11.11 – ARDITI DEL POPOLO

F.O.A. BOCCACCIO 003 (via Rosmini 11, Monza) presenta

GIOVEDI’ 3 NOVEMBRE 2011, ore 21.30

ARDITI DEL POPOLO

Andrea Staid presenta il suo libro “Arditi del popolo. La prima lotta armata contro il fascismo” (Ed. La Fiaccola, Ragusa, 2007) con proiezione di filmati inediti.

La storia la scrivono i vincitori si sa, ma questo non basta a  spiegare l’oblio che l’arditismo popolare ha incontrato dalla sua morte  ai giorni nostri. E’ interessante parlare di Arditi del popolo anche per tracciare un parallelo tra “ieri” e “oggi”: tra il ruolo che ebbero le  direzioni centrali dei partiti della sinistra di allora  nell’annientamento del movimento antifascista degli arditi del popolo e  quello del centrosinistra di oggi il relazione ai movimenti che  contrastano la diffusione dei gruppi neo-fascisti sul territorio e  denunciano le connivenze tra questi e gli apparati dello stato.
Perchè parlare di arditi del popolo oggi?
Per diversi motivi, siamo convinti che purtroppo la storia la scrivono i vincitori, ma non si può spiegare così l’oblio che l’arditismo popolare ha incontrato dalla sua morte ai giorni nostri.

Sorti su iniziativa di Argo Secondari nell’estate del 1921 con  l’intento di difendere le masse lavoratrici dalle azioni squadristiche  dei fascisti, gli Arditi del popolo si diffondono rapidamente su quasi  tutto il territorio nazionale.
Vi aderiscono migliaia di giovani e di lavoratori di varia tendenza  politica, che vedono nel movimento un efficace strumento di opposizione  alla violenza delle camicie nere.
Furono uno dei fenomeni più interessanti e di breve durata del primo antifascismo.
Ne vogliamo parlare perchè sono caduti nell’oblio della storiografia  istituzionale e solamente da pochi anni si sono sviluppati studi su  questo
fenomeno: quindi per non dimenticare.
Ma non basta. Ci interessa parlare di Arditi del popolo oggi perchè  possiamo capire attraverso la loro esperienza come i partiti con il loro autoritarismo e settarismo portano oggi come ieri alla morte dei  movimenti autogestionari che credono nell’azione diretta.
Perchè possiamo capire come ci si deve opporre a qualsiasi egemonia  politica e che solo nella differenza attraverso l’affinità si possono  sviluppare lotte vincenti.

“Ricordare il passato può dare origine ad intuizioni pericolose e la  società stabilita sembra temere i contenuti sovversivi della memoria”

Questa voce è stata pubblicata in Eventi. Contrassegna il permalink.