Sta succedendo qualcosa

Rete CLIMATE CAMP Milano

Sta succedendo qualcosa. In tutta la cerchia milanese, lungo le province limitrofe, oltre regione, i focolai di protesta si moltiplicano. E più focolai di protesta si accendono, più è facile leggere il disegno nascosto: non c’è “solo” una infrastruttura né “solo” una piccola grande opera. La realtà è diversa: ogni grande opera ne legittima e giustifica un’altra, in un gioco di specchi teso a deformare la realtà. Un gioco che mira a imporre una specifica e interessata lettura del territorio: uno spazio a due dimensioni, una superficie d’appoggio per unire un punto di partenza e uno di arrivo, dimenticando la storia sociale, il lavoro, le biografie, la vita che rende invece complessi, poliedrici e vivi i territori. Un gioco che ha già assegnato i suoi ruoli: i Treni dell’Alta Velocità trasporterebbero milioni di visitatori in pellegrinaggio a EXPO 2015, richiedendo nuove strade, infrastrutture e sedi di logistica e le due tangenziali esterne milanesi, TOEM e TEEM, interverrebbero proprio in questo senso, legandosi a Bre.Be.Mi. e Pedemontana. E si potrebbe continuare.

Noi rifiutiamo questo modello di sviluppo: non saranno le grandi opere e i grandi eventi a risollevare l’economia italiana. Non saranno i palazzinari e le multinazionali del cemento, né quelle della logistica che stoccheranno merci e precarietà lavorativa, né i petrolieri e gli specialisti del traffico e dei caselli a pagamento. Un paio di esempi correlati: i Treni ad Alta Velocità stanno già ridisegnando il trasporto ferroviario nazionale, inficiando la nostra mobilità quotidiana, senza offrire un’alternativa alla gomma per il trasporto delle merci; EXPO 2015, grande evento astratto e improbabile quanto il Corridoio N. 5 da Lisbona a Kiev, con la folle aspettativa dell’arrivo di oltre 20 milioni di visitatori serve a giustificare e rilanciare necessità infrastrutturali che hanno un unico scopo: fare di grandi opere e di grandi eventi il cuore di una operazione destinata a tenere in piedi un blocco economico e di potere ben definito, sull’orlo del collasso.

 

Dal Climate Camp 2012 svoltosi al Presidio Martesana No TEM di Pessano, lavoriamo per legare i focolai di protesta, così che da singole letture territoriali nascano collaborazione, complicità e visione politica, appoggiando le lotte territoriali ovunque siano, a fianco, partecipi e complici, di chi per queste lotte sta subendo la repressione di uno governo neoliberista di uno Stato colluso. Per questo, dopo oggi, rilanciamo: le occasioni per dialogare, organizzarci e mobilitarci purtroppo non mancano. Ci vediamo mercoledì 19 settembre alle 21.00 a Piano Terra (via Confalonieri 3, Milano) per preparare la manifestazione di domenica 30 settembre a Desio (MB) contro la costruzione della strada Pedemontana e chiarire i modi con cui si scenderà a Ravenna il 13 ottobre per partecipare al corteo NO CMC (Coop. Muratori e Cementisti, negli appalti di TEM, TAV, Expo 2015, etc etc).

Rete Climate Camp Milano

No Expo 2015

Presidio Permanente Martesana No TEM

Laboratorio Off Topic

SOS Fornace

FOA Boccaccio 003

ClimateCamp@inventati.org http://www.inventati.org/climatecamp/

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