15 maggio a Monza: forme di autorecupero e rivendicazioni

15 maggio a Monza: forme di autorecupero e rivendicazioni

 

Durante la giornata mercoledì 15 maggio 2013 abbiamo ribadito che l’emergenza abitativa a Monza è grave, dimostrando tuttavia che esistono soluzioni: ne abbiamo messe in pratica alcune.

 

FOTORACCONTO: http://boccaccio.noblogs.org/post/2013/05/16/fotoracconto-15m-a-monza/

CRONISTORIA: sfy.co/r6aY

 

 

Durante la giornata del 15 maggio un nutrito gruppo di autorecuperatori composto, oltre che da attivisti e militanti della Foa Boccaccio, da famiglie del Comitato Monzese per il Diritto alla Casa, dai collettivi studenteschi e membri dell’Unione Inquilini hanno pulito, imbiancato e arredato un ufficio in disuso del secondo piano della sede dei Servizi Sociali di Monza in via Appiani 17. Abbiamo voluto così ribadire quanto l’emergenza abitativa a Monza sia grave, mostrando al contempo come l’autorecupero sia una pratica virtuosa e possibile se supportata da forte volontà politica.

All’ingresso degli uffici è stato diffuso un volantino informativo su quanto stava accadendo (http://boccaccio.noblogs.org/post/2013/05/15/occupata-la-sede-dei-servizi-sociali-di-monza-in-via-appiani-17/) e abbiamo raccolto numerosi contatti di persone sotto sfratto interessate all’attività del Comitato e alle sue rivendicazioni.

Richiediamo risposte concrete per quanto riguarda il progetto di autorecupero ERP presentato a gennaio e chiediamo di ampliare la casistica degli edifici utilizzabili includendo lo sfitto pubblico non residenziale, come la palazzina di via Appiani 17 o la ex ASL di via Padre Giuliani, entrambe di proprietà comunale. Vogliamo aprire inoltre un nuovo fronte vertenziale sullo sfitto privato che a Monza costituisce una contraddizione inaccettabile rispetto a bisogni primari quali la casa.

Vediamo nell’utilizzo dello sfitto un obiettivo da perseguire e se la giunta non saprà adattare il proprio sistema normativo alla necessità di risolvere questa contraddizione il ruolo del Comitato sarà quello di supportare le famiglie nell’accesso agli alloggi sfitti attraverso la pratica dell’occupazione che si sta diffondendo sempre di più sul territorio nazionale come risposta concreta allo status quo.

La giornata si è conclusa con la conferenza stampa in cui sono stati presentati gli esiti dei lavori di autorecupero e le prospettive di intervento in città del Comitato per il Diritto alla Casa. La presenza a questo momento pubblico del sindaco, dell’assessore alla casa e alle politiche sociali e dei dirigenti dei servizi sociali ha trasformato la conferenza stampa in un acceso dibattito tra soggetti e famiglie autorganizzati e istituzioni. Un confronto che ha messo in luce ancora una volta l’attualità e la complessità del tema in cui si intrecciano emergenza sfratti, carenza di case popolari e una congiuntura economica sfavorevole, problematiche alle quali le istituzioni non riescono a far fronte.

Ciascuno si è pubblicamente assunto le proprie responsabilità rispetto all’approccio pratico e teorico alla questione abitativa. L’emergenza corre molto più veloce rispetto ai tempi della politica e necessita di soluzioni più coraggiose di quelle che la giunta ha adottato finora.

Reagiremo alla crisi e allo strapotere della rendita fondiaria urbana, lo faremo con forza creando solidarietà, riempiendo i vuoti di politiche sociali con una nuova mutualità e opponendo la legittimità delle nostre idee e azioni alla legalità degli sfratti.

FOA Boccaccio 003
Comitato monzese per il Diritto alla Casa

boccaccio.noblogs.org

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