Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori

Una nuova occupazione – Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori, 83
Qui di seguito postiamo il comunicato relativo a una recente occupazione avvenuta in Ticinese, a Milano!

<<Associazione di malfattori>> – così si intitolava l’articolo del
codice penale con cui l’Italia umbertina, alla fine dell’Ottocento,
tentava di cancellare ogni attività sovversiva. Ancora oggi – a 150 di
distanza – i <<malfattori>> rendono vivi luoghi annichiliti dalla crisi
e dalla speculazione per costruire un futuro migliore e rendere il
presente degno di essere vissuto. E’ per questo che sabato 12 ottobre
siamo entrati all’interno dello stabile di Ripa di Porta Ticinese 83,
applicando uno dei metodi che stanno alla base del nostro operare:
l’azione diretta. Fino al giugno del 2013 ci siamo riuniti presso il
Circolo dei Malfattori, in via torricelli 19, e andandocene ci siamo
voluti portare dietro il nome; per cui abbiamo “battezzato” la nuova
occupazione: Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori. Circolo anarchico
perché d’ora in poi la vita interna dello spazio sarà regolata da
principi antiautoritari sintetizzabili nella vecchia formula, ma a noi
ancora cara: <<né servi, né padroni>>. Molti già ci conoscono, e di
conseguenza conoscono le attività che intendiamo portare avanti:
presentazioni di libri e dibattiti, corsi e autoformazione variamente
declinata, musica e teatro, proiezioni, cene e aperitivi a prezzi
popolari (e, alle volte, senza prezzi). Siamo aperti a chiunque, tramite
l’autogestione, abbia voglia di sperimentare uno spazio politico basato
sul consenso e la democrazia diretta. L’unica differenza rispetto al
passato è che potremo permetterci di stiracchiare di più gli orari e i
decibel, visto che non abbiamo vicini a portata d’orecchio.

Sceriffi, vincoli e schifezze

Qualche parola va spesa per lo spazio che ci siamo scelti. Lo stabile di
Ripa di Porta Ticinese 83 è un edificio popolare della prima metà del
Novecento affacciato sul Naviglio Grande, di proprietà del comune di
Milano. Gli inquilini originari sono stati allontanati nel 2009 per
decisione comunale, e gli occupanti che gli erano subentrati sono stati
sgomberati nel giugno 2010 su mandato di un detestabile
vicesindaco-sceriffo che si distingueva per le tendenze fasciste e
l’ascella pezzata. Da allora la casa è stata lasciata a marcire,
divenendo un precario rifugio per senza casa e tossicodipendenti, e
ghiotta occasione di imbosco per gli spacciatori. L’edificio è
sottoposto a vincolo storico-artistico (in pratica il comune non può
abbattere e ricostruire, come senz’altro preferirebbe fare), e quindi le
istituzioni hanno tentato di trovargli una destinazione nell’avvilente
farsa di Expo 2015; nel caso specifico, sarebbe dovuto diventare un
albergo low-cost per il turismo giovanile. Nell’attesa di trovare
investitori, per contrastare eventuali nuove occupazioni
l’amministrazione comunale si è impegnata a distruggere le scale
interne, tagliare i servizi, murare le finestre, saldare le porte; oltre
a questo, bisogna aggiunge la quantità di schifo accumulato in un
triennio di abbandono e il deterioramento delle strutture. Dal canto
nostro, ritenendo inutile spreco l’abbandono dello stabile, aborrendo
qualunque scelta speculativa e senza aver alcuna fiducia in chi governa
la città, abbiamo cominciato i lavori.

Sicuri da morire

Chi governa ama riempirsi la bocca di parole come degrado e sicurezza. E
in questo caso, come in molti altri, proprio i corifei della legge e
dell’ordine si sono dimostrati la causa prima del degrado e della
mancanza di sicurezza. Dallo sgombero del giugno 2010, nello stabile e
nel parco adiacente si sono avuti due stupri, mentre una persona
tossicodipendente è morta in un incendio. Non possiamo avere la certezza
che certe brutture non si verificheranno più grazie alla nostra
presenza, ma non c’è dubbio che saremo un forte disincentivo.

Malfattori in circolo

Al momento la nostra occupazione si concentra negli spazi dell’ex
gommista che fra il 2009 e il 2010 avevano già ospitato il Laboratorio
Zero. Stiamo inoltre faticosamente pulendo il cortile interno, ed
eventualmente ci allargheremo ad altri locali al piano terra, con vari
progetti ancora in fase di determinazione (orto, ciclofficina, sala
prove, infoshop, e chissà cos’altro). Siamo aperti a suggerimenti e
intenzionati a rimanere. Le nostre assemblee sono pubbliche e si
svolgono il martedì sera.

malfattori.noblogs.org

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