Presidio permanente contro la via d’acqua

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La Via d’Acqua che d’acqua non è … ma di solido cemento armato! Si è parlato della cosiddetta opera strategica di Expo2015, ieri sera alla Biblioteca di Baggio che non ha saputo contenere le centinaia di persone intervenute. Un’opera tecnicamente insensata e politicamente priva di significato, proposta da EXPO che svilisce e annulla il senso dello stesso tema dell’esposizione: nutrire il pianeta energia per la vita. I diversi «politici» che si sono dichiarati incompetenti per non aver capito (non sono un tecnico, si scherniscono), ieri sera avrebbero potuto capire di tecnica e di politica. Le persone, i cittadini amano i parchi perché li vivono, li conoscono e, nel caso della cosiddetta Via d’Acqua che li vorrebbe attraversare, ne parlano, approfondiscono e avanzano proposte alternative. 
I cittadini non assumono il principio dell’opera «strategica», ma dei parchi, della loro natura e funzione di Bene Pubblico.
In buona sostanza ragionano con il buon senso della politica finalizzata all’interesse generale.
Ieri sera in Biblioteca a Baggio si è analizzata prevalentemente l’eventuale attraversamento della Via d’Acqua nel Parco delle Cave. Il Parco delle Cave è un bene unico per storia, bellezze naturali, paesaggistiche e faunistiche con al suo interno tracciati di rogge, chiuse e marcite medioevali. Un Bene pubblico riconosciuto dall’Unesco che una «tecnica» insensata vorrebbe attraversare con un canale di cemento per portare meno di 2 metri cubi al secondo di acqua al Naviglio.
Inoltre, si prevede una «pista ciclabile» ad ampio scorrimento, naturalmente in asfalto, a completare il non senso di tali interventi. Ed è ancora la saggezza politica dei cittadini che, mentre solleva motivate critiche, inascoltate da chi è chiamato a governare il bene pubblico, avanza proposte per un’altra via possibile. Una proposta avanzata da Italia Nostra, confortata dal parere (questo sì tecnico) del Politecnico di Milano, appoggiata dalla Consulta milanese per i referendum (votati dal 95% dei cittadini) e che ha trovato suggerimenti in tal senso anche dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Se la responsabilità politica della Giunta milanese tace, i cittadini si fanno carico di quella responsabilità che deve essere posta in difesa del Bene Pubblico attivandosi in forme di protesta vigorose anche con il presidio dei cantieri. Il Sindaco e la Giunta non possono venirci a dire che questa è un’opera che hanno ereditato per dire che non possono farci nulla. I Parchi e in particolare il Parco delle Cave sono sì la vera opera strategica per la cittadinanza. Da proteggere, non da invadere con opere/manufatti che ne  snaturano la bellezza e i valori paesaggistici, proposti da una società privata,  Expo2015, che opera con i soldi pubblici.

Milano, 5 febbraio 2014

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